Omnibus: ok Aula ad articoli su Corpo forestale, funghi e caccia
(ACON) Trieste, 28 apr - Al termine di un'ampia discussione
l'Aula ha approvato un articolo che disciplina le funzioni del
Corpo forestale regionale (Cfr) e mette nero su bianco l'esigenza
di una futura legge in materia.
L'emendamento sostitutivo proposto dal consigliere Leonardo
Barberio (FdI) - nell'ambito del Capo II del disegno di legge
Omnibus dedicato alle materie di competenza dell'assessore
Stefano Zannier - definisce il Cfr come "organo tecnico che
esercita sul territorio regionale le attività finalizzate alla
tutela delle risorse naturali e forestali e dell'ambiente", e
prevede che una successiva norma ne disciplini organizzazione e
funzionamento.
Proprio quest'ultimo aspetto ha suscitato le critiche delle
Opposizioni, che con Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)
hanno formalizzato una richiesta di stralcio, poi bocciata a
maggioranza. "Prevedere una futura legge con un emendamento non
va nella direzione della semplificazione", ha protestato Franco
Iacop (Pd), e il collega di gruppo Enzo Marsilio ha osservato che
"serve tempo per sviluppare una norma organica". Opinione
condivisa da Furio Honsell (Open).
A tutti i rilievi ha risposto Zannier: "Il punto fermo è la
definizione della natura del Cfr, corpo tecnico con possibili
funzioni di polizia in materia forestale, per evitare quel che è
successo a livello nazionale. Dico no - ha aggiunto Zannier -
alle richieste di stralcio perché tutti elogiano i forestali ma
non c'è mai stato il meritato riconoscimento delle loro
funzioni". Sempre in quest'ambito, è stato approvato anche un
emendamento del capogruppo Pd Diego Moretti che prevede anche
l'esame della Commissione competente.
Via libera dell'Aula anche a un emendamento proposto da Alberto
Budai (Lega) che fornisce un'interpretazione autentica sul
divieto di cumulare sovvenzioni nel campo della tutela dei prati
stabili. Approvato - nonostante l'aperta perplessità di Marsilio
e Ilaria Dal Zovo (M5S) e il voto contrario delle Opposizioni -
pure l'emendamento aggiuntivo presentato dal leghista Antonio
Lippolis, che agevolerà l'accesso dei mezzi a motore impegnati
nella raccolta funghi a fini scientifici.
Sempre a proposito di funghi, il Consiglio ha dato il via libera
a due correzioni del testo di legge che vengono incontro alle
associazioni micologiche, posticipando i termini e allungando il
periodo in cui può regolarmente raccogliere funghi chi abbia già
superato le prove scritte e orali ma sia ancora in attesa della
formale autorizzazione. Bocciata invece la proposta di Igor
Gabrovec (Ssk) sull'obbligo di autorizzazione dei proprietari per
la raccolta in terreni privati. "E' già previsto - gli ha
risposto Zannier - che il proprietario possa escludere il suo
terreno dalla raccolta funghi".
E' stato poi approvato l'emendamento della Giunta che prevede la
possibilità di pagare senza applicazione di aumenti la quota
associativa della Riserva di caccia, in relazione alle difficoltà
legate all'emergenza Covid. E sempre legata al rischio Covid è la
deroga concessa ai Distretti venatori sulla realizzazione di
mostre dei trofei dei capi ungulati, emendamento proposto da Mara
Piccin e dal gruppo di Forza Italia.
Approvato infine a maggioranza l'emendamento del capogruppo Mauro
Bordin (Lega) che prevede una riperimetrazione della Riserva
naturale regionale delle Valli Grotari e Vulcan, "con un
ampliamento di fatto - ha spiegato l'esponente del Carroccio -
della zona soggetta a riserva". Tesi che non ha convinto i
consiglieri M5S Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo: "L'area che
esce dal perimetro era una di quelle dedicate alla nidificazione:
avete anteposto gli interessi economici alla tutela della
biodiversità, nonostante proprio ieri avessimo votato tutti
insieme quel principio nel documento sul Recovery Plan".
ACON/FA-fc