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Omnibus: Capozzella (M5S), norma su domicilio fiscale resta discrimine

29.04.2021
14:58
(ACON) Trieste, 29 apr - "La norma che inserisce il criterio del domicilio fiscale continuativo in Friuli Venezia Giulia per modulare i contributi per assunzioni e stabilizzazioni non risolve il problema di legittimità della disciplina che prevedeva i cinque anni di residenza in regione, bocciata dalla Corte costituzionale".

Lo sottolinea il consigliere regionale Mauro Capozzella (M5S) in una nota. "A nostro avviso - continua l'esponente pentastellato -, l'articolo approvato all'interno del disegno di legge Omnibus va oltre i vincoli imposti sia dall'ordinamento europeo sulla libera circolazione dei lavoratori, sia dall'articolo 117 della Costituzione italiana. Ma non solo". "Così come impostata - conclude Capozzella -, rischia di creare uno svantaggio competitivo anche per il cittadino italiano che abbia lavorato in altre regioni del nostro Paese o in altri Stati dell'Unione europea, interrompendo il domicilio fiscale continuativo in Fvg. E la rassicurazione dell'assessore Rosolen sul fatto che si tratterebbe non di un'esclusione dal contributo, ma di una diversa quantificazione, non basta a fugare i dubbi sulla natura discriminatoria dell'intervento". ACON/COM/rcm



Mauro Capozzella (M5S)