Ambiente: Moretuzzo (Patto) assicurata attenzione a progetto Kronospan
(ACON) Trieste, 29 apr - Esprime preoccupazione, il capogruppo
del Patto per l'Autonomia in Consiglio regionale, Massimo
Moretuzzo, nella sua nota sul "progetto di ampliamento della sede
della multinazionale Kronospan nella zona industriale Ponte
Rosso, a San Vito al Tagliamento, contro il quale c'è stata una
forte mobilitazione per i numerosi interrogativi circa gli
effetti sulla salute e sull'inquinamento. Il piano prevede la
realizzazione di una nuova linea per la produzione di pannelli
truciolari con legno riciclato, un impianto per la macinazione e
un camino".
"Un progetto ecosostenibile per la società, non per il comitato
'Ambiente bene per le comunità' - fa sapere Moretuzzo -, che teme
ripercussioni per la salute dall'emissione di quantitativi
rilevanti di sostanze nocive nell'aria e l'aumento del traffico
pesante conseguente alla movimentazione degli scarti legnosi da
tutta Italia per alimentare la centrale".
Moretuzzo ha incontrato a Trieste, assieme ad altri consiglieri
di Opposizione e all'assessore regionale ad Ambiente ed Energia,
Fabio Scoccimarro, i rappresentanti del comitato "assicurando
loro tutta l'attenzione necessaria alla vicenda. Qualsiasi
progetto di insediamento e di ampliamento aziendale non può
prescindere dal controllo dei suoi effetti sul territorio e sulle
comunità. È necessario, dunque, che anche in questo caso siano
avviate tutte le azioni utili ad assicurare la massima tutela
della salute, dei lavoratori e dei cittadini, e dell'ambiente.
Altrimenti è inutile candidare il Friuli Venezia Giulia a regione
pilota per il Green Deal europeo con l'obiettivo di raggiungere
la neutralità climatica al massimo entro il 2045, addirittura in
anticipo rispetto alle indicazioni dell'Unione europea".
"Aumentando la potenzialità della Kronospan e dunque del suo
inceneritore per bruciare scarti di legno, anche trattati, le
emissioni investiranno certamente le aziende della zona
industriale e i centri abitati del circondario - riflette il
consigliere -, per cui è lecito chiedersi quali saranno le
conseguenze. Servono risposte a tutela dei cittadini e
indicazioni chiare per le imprese che investiranno e opereranno
in regione. Non si dimentichi poi che l'impianto prevede un
camino alto 40 metri situato a 150 metri dall'argine del
Tagliamento".
Moretuzzo ricorda di essere già stato promotore, con il collega
Giampaolo Bidoli, di "una mozione per chiedere alla Regione di
proporre la candidatura del fiume a Patrimonio mondiale
dell'umanità Unesco, sottoscritta da tutti i consiglieri di
Opposizione e bocciata dalla Maggioranza regionale, e primo
firmatario di una petizione pubblica per il riconoscimento Unesco
che ha raccolto oltre 15mila firme di cittadini che vedono nel
fiume Tagliamento un'occasione paradigmatica per immaginare un
futuro diverso e più sostenibile per la nostra terra".
ACON/COM/rcm