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Omnibus: Dal Zovo (M5S), chiusura Centrodestra su politiche abitative

29.04.2021
20:30
(ACON) Trieste, 29 apr - "E' incomprensibile la chiusura del centrodestra sul tema delle politiche abitative e del criterio della residenza per accedervi".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, che ha presentato un emendamento al disegno di legge 130 Omnibus in tal senso, che però è stato bocciato dall'Aula. "Considerate le numerose sentenze della Corte costituzionale, a cui si aggiunge un'ordinanza del Tribunale di Udine, che sanciscono la natura discriminatoria del requisito dei cinque anni di residenza in regione per accedere ai bandi dell'edilizia pubblica sovvenzionata o al contributo per gli affitti - ricorda la Dal Zovo -, è urgente rivedere la norma di settore". "La nostra proposta era quella di prevedere, in regolamento, punteggi aggiuntivi legati agli anni permanenza nelle graduatorie degli aventi diritto - spiega la consigliera del M5S -. In questo modo si sarebbe potuto conciliare in maniera equilibrata il criterio del radicamento territoriale con quello del bisogno abitativo". "Il nostro emendamento chiedeva inoltre di eliminare l'obbligo, a sua volta nel mirino delle sentenze già citate e a carico dei soli cittadini extra Ue, di presentare documenti per attestare l'assenza di proprietà immobiliari nei Paesi di origine e di provenienza. A tal proposito, avevamo proposto la stipula di appositi protocolli con la Guardia di Finanza, le forze di Polizia municipale e l'Agenzia delle Entrate, per aumentare i controlli sulle documentazioni presentate da parte dei richiedenti, prevedendo anche un aumento della percentuale di domande da controllare. Purtroppo, però - conclude la Dal Zovo - la Maggioranza non ha voluto cogliere l'occasione di mettere mano a una normativa che necessita immediatamente di una modifica. Ma forse si capisce, ancora una volta, l'orientamento del Centrodestra rispetto a cittadini extracomunitari". ACON/COM/rcm



Ilaria Dal Zovo (M5S), Chiara Da Giau (Pd) e Cristian Sergo (M5S)