Omnibus: ok Aula a ritorno in Commissione norme su cda Ausir
(ACON) Trieste, 30 apr - Sono stati stralciati su richiesta dei
Gruppi consiliari di Maggioranza gli articoli del disegno di
legge 130 Omnibus espressamente dedicati all'Autorità unica per i
Servizi idrici e i Rifiuti (Ausir). L'intenzione è infatti quella
di riproporli in sede di Commissione permanente ai fini di una
più approfondita valutazione dei contenuti, legati anche alla
composizione del consiglio di amministrazione e alla
remunerazione dei suoi componenti.
È stato questo il più significativo passaggio della prima parte
dei lavori che hanno caratterizzato la quarta e ultima giornata
d'Aula dedicata all'esame del ddl 130 Omnibus, iniziata con il
proseguimento del Capo VIII contenente disposizioni in materia di
ambiente e energia.
Via libera, dunque, anche agli articoli dal 108 al 131 al termine
di una sessione dell'Assemblea legislativa caratterizzata da
svariati ritiri degli emendamenti presentati in attesa di
condizioni più idonee per una valutazione compiuta, quasi sempre
di concerto con l'assessore regionale a Difesa dell'ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro.
Soddisfatto, dunque, l'auspicio iniziale espresso da Furio
Honsell (Open Sinistra Fvg) che, nell'illustrare un suo
emendamento soppressivo, aveva definito gli articoli 105, 106 e
107 "non idonei per affrontare il tema relativo al completamento
delle opere necessarie al ciclo integrato dell'acqua. Viene
fraintesa la funzione dell'Ausir e, piuttosto, sarebbe necessario
accelerare l'esecuzione dei progetti".
Al capogruppo leghista Mauro Bordin, poco dopo, il compito di
chiedere e ottenere il loro stralcio "al fine di riportare in
Commissione sia la composizione che la remunerazione dei
componenti del cda dell'Ausir. Riteniamo sia necessario un
confronto più ampio e condiviso per avviare un ragionamento
complessivo più ampio entro l'Assestamento di luglio". Per questo
motivo, quindi, non sono stati presi in considerazione alcuni
emendamenti e subemendamenti tematici che, oltre a Honsell,
avrebbero coinvolto anche gli esponenti di Patto per l'Autonomia,
Pd, Lega e M5S.
Accolta, invece, la tripla istanza dem (portata avanti dal
capogruppo Diego Moretti con il collega Nicola Conficoni) per
offrire ai Comuni distanti al massimo 500 metri da un'area di
estrazione la possibilità di esprimere un parere non vincolante
sull'attività per gli aspetti connessi alla tutela della
popolazione residente, della viabilità e del riassetto ambientale.
Disco rosso per la richiesta del Movimento 5 Stelle (prima
firmataria Ilaria Dal Zovo) di abrogare, a vantaggio dell'accesso
ai contributi regionali da parte delle associazioni e dei gruppi
speleologici, il limite del 10% sul numero totale degli iscritti
ad altri sodalizi al fine di assicurare equità contributiva.
L'assessore Scoccimarro, in tal senso, ha evidenziato che si
tratta "di un percorso già condiviso con gli stessi interessati
che la ritengono, altresì, condizione necessaria". Stessa sorte
avversa ai pentastellati (in questo caso con Cristian Sergo)
nella doppia richiesta, in tema di grandi derivazioni
idroelettriche, di togliere qualsiasi indicazione specifica ai
singoli ministeri onde evitare "la possibile insorgenza di
confusione riguardo l'attribuzione delle competenze".
Sempre per quanto concerne le istanze di ammissione alla gara per
l'assegnazione della concessione e, in particolare, sulle
modalità di indicazione dei punteggi a vantaggio della tutela del
personale, dell'occupazione e del trattamento economico degli
addetti, ancora Honsell ha ritirato due emendamenti con
l'intenzione di riproporli come ordini del giorno. Subito imitato
da M5S e Pd su una questione per la quale Massimo Moretuzzo
(Patto per l'Autonomia) ha invitato "a mandare avanti il più
velocemente possibile l'applicazione della norma, perché ci
aspettano delle gare importanti per la montagna e per il Friuli
Occidentale".
Passando al Piano regionale di gestione dei rifiuti, considerando
anche le previsioni del Piano paesaggistico regionale, niente da
fare per l'emendamento presentato dal M5S che, richiamandosi al
caso di Porcia, chiedeva soluzioni sui criteri inerenti le
distanze dalle abitazioni per la realizzazione di discariche
destinate allo smaltimento di materiale contenente amianto. Igor
Gabrovec (Ssk), su invito di Scoccimarro, ha invece trasformato
in odg l'auspicata possibilità di estendere i contributi per la
rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati da ignoti sul
territorio anche alle comunioni familiari.
I lavori sul Capo VIII si sono conclusi con il passaggio dedicato
alle disposizioni transitorie in materia di sostegno all'acquisto
di carburanti che hanno visto respingere un'iniziativa di
Honsell, critico riguardo "la scelta di offrire fiumi di danaro
anche a Comuni lontani dal confine con la Slovenia, ma con un
piccolo lembo entro la distanza stabilita, andando contro le
indicazioni dell'Unione europea che chiede di limitare il più
possibile la corsa ai combustibili fossili".
Stessa sorte, infine, per l'invito di Sergo ad allargare i
beneficiari del provvedimento anche in base a un Indicatore di
situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 50mila
euro e al possesso di un veicolo a benzina o diesel di cilindrata
non superiore a 1800 cc".
ACON/DB-fc