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Beni religiosi: Piccin (FI), in nostra pdl contributi restauro opere

06.05.2021
12:46
(ACON) Trieste, 6 mag - "In Friuli Venezia Giulia possediamo un vasto patrimonio di piccoli ma significativi manufatti religiosi, che dobbiamo preservare quali testimonianze della nostra storia, per il loro pregio artistico e per l'importanza valoriale che hanno per le comunità. Forza Italia ritiene corretto che la Regione Fvg stanzi risorse per la manutenzione e il restauro di questi beni, che vanno valorizzati".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin (FI), presentando la proposta di legge 135 ("Contributi per la conservazione e valorizzazione di beni mobili e immobili a vocazione religiosa"), depositata da prima firmataria insieme alle sigle dei colleghi forzisti Giuseppe Nicoli e Franco Mattiussi, ma aggiungendo anche che "un ruolo decisivo nell'ispirare questa iniziativa è stato rivestito dal presidente del Cr, Piero Mauro Zanin".

"Il riferimento - specifica Piccin - va a oggetti quali affreschi, pitture murali, dipinti, statue, stemmi, lapidi, pale d'altare, tarsie, mobilio, organi e ogni altro elemento artistico d'arredo, nonché materiale librario e archivistico, manufatti cartacei e pergamenici che contribuiscano a caratterizzare e a impreziosire il luogo in cui sono custoditi".

"Riteniamo necessario - aggiunge la nota di Forza Italia - che l'Amministrazione regionale elabori una strategia di intervento dedicata a progetti di conservazione e valorizzazione di questi beni di piccole dimensioni, che si trovano in edifici religiosi e in complessi monumentali. Questo perché mancano politiche ad hoc che abbiano come oggetto tali beni, veicolo di valori carichi di importanza per le comunità, nonché testimonianze preziose della storia e della cultura regionali".

"La proposta è incentrata sulla possibilità, per l'Amministrazione regionale, di concedere contributi - dettaglia Piccin - per realizzare interventi di conservazione di beni immobili di piccole dimensioni e beni mobili di interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico, ai sensi del decreto legislativo 42 del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), in proprietà, in possesso o in detenzione agli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti e ai Comuni".

"Gli interventi previsti sono di manutenzione o restauro. Si demanda a un regolamento della Giunta regionale - conclude la nota forzista - il compito di stabilire ogni aspetto su contributi, criteri, termini e modalità". ACON/COM/db



Mara Piccin (FI)