Beni religiosi: Piccin (FI), in nostra pdl contributi restauro opere
(ACON) Trieste, 6 mag - "In Friuli Venezia Giulia possediamo un
vasto patrimonio di piccoli ma significativi manufatti religiosi,
che dobbiamo preservare quali testimonianze della nostra storia,
per il loro pregio artistico e per l'importanza valoriale che
hanno per le comunità. Forza Italia ritiene corretto che la
Regione Fvg stanzi risorse per la manutenzione e il restauro di
questi beni, che vanno valorizzati".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin (FI),
presentando la proposta di legge 135 ("Contributi per la
conservazione e valorizzazione di beni mobili e immobili a
vocazione religiosa"), depositata da prima firmataria insieme
alle sigle dei colleghi forzisti Giuseppe Nicoli e Franco
Mattiussi, ma aggiungendo anche che "un ruolo decisivo
nell'ispirare questa iniziativa è stato rivestito dal presidente
del Cr, Piero Mauro Zanin".
"Il riferimento - specifica Piccin - va a oggetti quali
affreschi, pitture murali, dipinti, statue, stemmi, lapidi, pale
d'altare, tarsie, mobilio, organi e ogni altro elemento artistico
d'arredo, nonché materiale librario e archivistico, manufatti
cartacei e pergamenici che contribuiscano a caratterizzare e a
impreziosire il luogo in cui sono custoditi".
"Riteniamo necessario - aggiunge la nota di Forza Italia - che
l'Amministrazione regionale elabori una strategia di intervento
dedicata a progetti di conservazione e valorizzazione di questi
beni di piccole dimensioni, che si trovano in edifici religiosi e
in complessi monumentali. Questo perché mancano politiche ad hoc
che abbiano come oggetto tali beni, veicolo di valori carichi di
importanza per le comunità, nonché testimonianze preziose della
storia e della cultura regionali".
"La proposta è incentrata sulla possibilità, per
l'Amministrazione regionale, di concedere contributi - dettaglia
Piccin - per realizzare interventi di conservazione di beni
immobili di piccole dimensioni e beni mobili di interesse
artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico
e bibliografico, ai sensi del decreto legislativo 42 del 2004
(Codice dei beni culturali e del paesaggio), in proprietà, in
possesso o in detenzione agli enti ecclesiastici civilmente
riconosciuti e ai Comuni".
"Gli interventi previsti sono di manutenzione o restauro. Si
demanda a un regolamento della Giunta regionale - conclude la
nota forzista - il compito di stabilire ogni aspetto su
contributi, criteri, termini e modalità".
ACON/COM/db