Terremoto: Zanon (Regione Futura), una lezione di coesione sociale
(ACON) Trieste, 6 mag - - Quarantacinque anni dopo, il sisma
del 6 maggio 1976 e la successiva ricostruzione sono ancora vivi
nel ricordo degli abitanti della nostra regione.
"Il primo pensiero - scrive in una nota Emanuele Zanon,
consigliere di Regione Futura - va al migliaio di morti e al
dolore che la loro tragica e improvvisa scomparsa ha provocato ai
famigliari e ai loro cari. Vi è poi la memoria degli edifici
distrutti, i cumuli di macerie, la rovina del patrimonio
immobiliare e infrastrutturale di tanti paesi, le tende, le
baracche e gli anziani trasportati nelle colonie marine. Il
terremoto del Friuli non viene rievocato solo per il dolore e la
devastazione che ha provocato, ma anche come un momento epico
degli abitanti di questa terra, come modello virtuoso e grande
opportunità di trasformazione e progresso in ambito economico,
sociale e culturale".
"È inevitabile - continua Zanon - fare un paragone tra
quell'esperienza e quella odierna della pandemia Covid-19. Vi
sono molte analogie tra i due avvenimenti ma anche molte
differenze". "Molte cose sono cambiate rispetto ad allora: la
politica, i rapporti istituzionali tra Stato, Regioni, Autonomie
locali, l'abnorme impianto legislativo, il sistema economico
globalizzato, le sovrastrutture degli apparati amministrativi e
burocratici - prosegue il consigliere - Esistono però delle
comunanze endemiche all'indole e al temperamento degli abitanti
di questa regione, che ci spingono a chiederci quale sia
l'eredità che ci ha lasciato il virtuoso modello di ricostruzione
post-terremoto, modello che potremo adottare per le odierne sfide
che la pandemia e la post pandemia da Covid-19 ci presentano".
La risposta e la lezione che deriva dalla memoria del
post-terremoto, è "anzitutto la coesione sociale e l'unità di
intenti che deve coinvolgere tutti i cittadini, perché di fronte
a una sfida diffusa, vanno date risposte globali e organiche. Vi
è poi la massima collaborazione tra forze politiche, tra queste e
le Istituzioni, tra apparati e organismi esecutivi, corpi
intermedi e rappresentanze sociali, a tutti i livelli. Dare
immediati e concreti supporti all'economia, per garantire lavoro,
sviluppo, crescita e benessere. Sostenere le famiglie, i soggetti
deboli e i giovani, soprattutto nella ripresa di un regolare
corso di studi. Ridurre drasticamente la burocrazia e avviare
concretamente un percorso di semplificazione legislativa,
organizzativa e amministrativa".
"Com'è noto, l'Italia, così come la nostra Regione, beneficeranno
nei prossimi anni di una grande e forse unica opportunità di
rinascita, crescita e sviluppo, attraverso i cospicui fondi
europei del Pnrr", aggiunge il consigliere regionale.
"L'eredità più importante che dobbiamo affiancare a queste
risorse è la fiducia nel futuro, la volontà di riscatto, la
voglia di rinascita e la tenacia contro le avversità. Il rilancio
dell'economia avverrà anche attraverso la riqualificazione
edilizia a partire proprio dalle sfide poste dall'efficientamento
energetico e dalla transizione ecologica".
"Perché non cogliere le opportunità di questa fase storica - tra
cui la grande chance offerta dalla partita del bonus 110%, dal
bonus bellezza e dagli altri provvedimenti - per recuperare il
patrimonio edilizio cui dare una nuova vita, mettendo in atto
alcune delle linee guida del Recovery Plan? Con il medesimo
spirito di allora, occorre promuovere una maggiore velocizzazione
dei processi, lo snellimento delle procedure burocratiche,
mettere in prima linea soprattutto giovani professionisti, forze
creative e tecniche che possano apportare una visione nuova
destinata a lasciare il segno nella società di domani", conclude
Zanon.
ACON/COM/fa