Ambiente: Gruppo M5S, falsa partenza su depuratore Lignano Sabbiadoro
(ACON) Trieste, 10 mag - "Siamo al punto di partenza: un
impianto che necessita di lavori di potenziamento e adeguamento,
ma senza nemmeno un progetto sul tavolo".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Cristian Sergo e
Ilaria Dal Zovo (Movimento 5 Stelle), riprendendo i contenuti di
una conferenza stampa che li ha visti protagonisti insieme alla
deputata pentastellata Sabrina De Carlo e al rappresentante
dell'Osservatorio civico contro le illegalità in Fvg, Marino
Visintini. L'incontro da loro organizzato era dedicato "alla
situazione del depuratore di Lignano Sabbiadoro, dopo il ritiro
da parte del Cafc, gestore dell'impianto, dell'istanza
concernente la verifica di assoggettabilità alla procedura di
Valutazione di impatto ambientale del progetto".
"Dopo avere a più riprese affermato che il depuratore è adeguato
e che rispetta le autorizzazioni, l'ultima volta lo scorso 8
gennaio, sei giorni dopo il Cafc ha presentato un progetto di
adeguamento e potenziamento. Le osservazioni, presentate non solo
da noi ma anche da Arpa Fvg, Asufc e Servizio Biodiversità della
Regione, hanno però rilevato carenze importanti - ricorda Sergo -
nella documentazione del gestore, che ha quindi proceduto al
ritiro del progetto per evitare un parere sfavorevole. Peccato
non si sia espresso il proprietario dell'impianto, il Comune di
Lignano".
"In particolare, il Servizio Biodiversità ha affermato che
l'impianto così come progettato potrebbe rivelarsi insufficiente
nei periodi estivi di maggior affluenza turistica, in cui le
presenze sono spesso superiori alla soglia di 100mila abitanti e
perciò verrebbe dimensionato. Noi - aggiunge l'esponente del M5S
- ci chiediamo dal 2017 se lo sia, senza potenziamenti. L'Asufc
si è soffermata sulle numerose segnalazioni per i forti odori
provenienti sulla struttura e le problematiche dei molluschi. Dal
dicembre 2020, inoltre, le zone di raccolta denominate Terrazza
Mare e Kursaal risultano declassificate per il ritrovamento di
escherichia coli oltre i limiti consentiti e vige il divieto di
immissione diretta dei molluschi. La cosa, tuttavia, non sembra
interessare al Comune".
De Carlo, dal canto suo, anticipa che "nelle prossime settimane
chiederò di poter visitare l'impianto, coinvolgendo anche il
ministero per la Transizione ecologica, in modo da garantire
maggiore rilievo alla vicenda e arrivare in tempi più brevi
possibili a una soluzione".
"Il nostro obiettivo - afferma invece Dal Zovo - è quello di
tenere alta l'attenzione e di essere propositivi per mettere
finalmente la parola fine a questa annosa questione. Purtroppo,
dalla controparte è stato innalzato un muro di gomma, ma ci
teniamo a ribadire che l'interesse da parte del M5S, dei comitati
e delle associazioni che si occupano della vicenda è quello di
garantire ai cittadini un servizio adeguato, che viene pagato, e
che non comporti impatti negativi per l'ambiente e la salute".
"Le osservazioni degli enti preposti, che hanno portato al ritiro
del progetto, sono serie - conclude la nota pentastellata - e ci
aspettiamo che il gestore dica quali sono ora le sue intenzioni,
perché il problema c'è e non si vede all'orizzonte nemmeno
l'inizio del percorso che dovrebbe portare a risolverlo".
ACON/COM/db