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Ambiente: Gruppo M5S, falsa partenza su depuratore Lignano Sabbiadoro

10.05.2021
14:16
(ACON) Trieste, 10 mag - "Siamo al punto di partenza: un impianto che necessita di lavori di potenziamento e adeguamento, ma senza nemmeno un progetto sul tavolo".

Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo (Movimento 5 Stelle), riprendendo i contenuti di una conferenza stampa che li ha visti protagonisti insieme alla deputata pentastellata Sabrina De Carlo e al rappresentante dell'Osservatorio civico contro le illegalità in Fvg, Marino Visintini. L'incontro da loro organizzato era dedicato "alla situazione del depuratore di Lignano Sabbiadoro, dopo il ritiro da parte del Cafc, gestore dell'impianto, dell'istanza concernente la verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione di impatto ambientale del progetto".

"Dopo avere a più riprese affermato che il depuratore è adeguato e che rispetta le autorizzazioni, l'ultima volta lo scorso 8 gennaio, sei giorni dopo il Cafc ha presentato un progetto di adeguamento e potenziamento. Le osservazioni, presentate non solo da noi ma anche da Arpa Fvg, Asufc e Servizio Biodiversità della Regione, hanno però rilevato carenze importanti - ricorda Sergo - nella documentazione del gestore, che ha quindi proceduto al ritiro del progetto per evitare un parere sfavorevole. Peccato non si sia espresso il proprietario dell'impianto, il Comune di Lignano".

"In particolare, il Servizio Biodiversità ha affermato che l'impianto così come progettato potrebbe rivelarsi insufficiente nei periodi estivi di maggior affluenza turistica, in cui le presenze sono spesso superiori alla soglia di 100mila abitanti e perciò verrebbe dimensionato. Noi - aggiunge l'esponente del M5S - ci chiediamo dal 2017 se lo sia, senza potenziamenti. L'Asufc si è soffermata sulle numerose segnalazioni per i forti odori provenienti sulla struttura e le problematiche dei molluschi. Dal dicembre 2020, inoltre, le zone di raccolta denominate Terrazza Mare e Kursaal risultano declassificate per il ritrovamento di escherichia coli oltre i limiti consentiti e vige il divieto di immissione diretta dei molluschi. La cosa, tuttavia, non sembra interessare al Comune". De Carlo, dal canto suo, anticipa che "nelle prossime settimane chiederò di poter visitare l'impianto, coinvolgendo anche il ministero per la Transizione ecologica, in modo da garantire maggiore rilievo alla vicenda e arrivare in tempi più brevi possibili a una soluzione". "Il nostro obiettivo - afferma invece Dal Zovo - è quello di tenere alta l'attenzione e di essere propositivi per mettere finalmente la parola fine a questa annosa questione. Purtroppo, dalla controparte è stato innalzato un muro di gomma, ma ci teniamo a ribadire che l'interesse da parte del M5S, dei comitati e delle associazioni che si occupano della vicenda è quello di garantire ai cittadini un servizio adeguato, che viene pagato, e che non comporti impatti negativi per l'ambiente e la salute".

"Le osservazioni degli enti preposti, che hanno portato al ritiro del progetto, sono serie - conclude la nota pentastellata - e ci aspettiamo che il gestore dica quali sono ora le sue intenzioni, perché il problema c'è e non si vede all'orizzonte nemmeno l'inizio del percorso che dovrebbe portare a risolverlo". ACON/COM/db



Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo (M5S)