Covid: Conficoni (Pd), carenza addetti Asfo avvalora istanze sindacati
(ACON) Trieste, 10 mag - "La carenza di personale dell'Asfo è
sempre più marcata e la richiesta dei sindacati di rinnovare i
contratti in scadenza la scorsa estate era assolutamente fondata.
Il diniego del direttore Polimeni non può essere ignorato dalla
Giunta Fedriga, perché le difficoltà in cui versano alcuni
servizi vanno tempestivamente superate".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), commentando "la richiesta di risoluzione del contratto del
direttore generale dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale
(Asfo), Joseph Polimeni, che i sindacati hanno rivolto al
presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga".
"Lo scorso 31 dicembre - ricorda l'esponente dem, che è anche
componente della III Commissione consiliare - l'Asfo aveva in
dotazione 211 dipendenti e somministrati in meno rispetto a
quelli programmati a inizio 2020, 187 in meno rispetto a quelli
rideterminati in corso d'anno e 131 in meno di quelli a libro
paga alla fine del 2018. La carenza di personale, nonostante le
molteplici dichiarazioni di impegno anche in seguito allo
sciopero del comparto, non solo non è stata perciò risolta, ma è
addirittura peggiorata".
"Pure i rinforzi straordinari, arrivati lo scorso anno per
affrontare l'emergenza da Covid-19, lasciano a desiderare: a
fronte dei 58 infermieri e 56 oss tardivamente previsti a
novembre, solo sei persone sono entrate in servizio entro
dicembre. Nel Pal, inoltre, si afferma che le assunzioni mancanti
- dettaglia Conficoni - si sarebbero concretizzate quest'anno ma,
stando ai dati ottenuti con un accesso agli atti, al 31 marzo c'è
stato un aumento di sole 16 unità. Di fronte a questa situazione,
decisamente inadeguata per affrontare la pandemia, è davvero
inspiegabile che il direttore generale dell'Asfo non abbia voluto
dare ascolto alle legittime e condivisibili richieste delle
organizzazioni sindacali, obbligandole alla protesta".
"Finalmente, dopo il nostro pressing, è stata avviata
l'assunzione dei primari. I cinque concorsi finora andati a buon
fine, tuttavia, sono inferiori a quelli che avrebbero dovuto
essere espletati entro lo scorso anno. Per far sì che il servizio
risponda alle esigenze dei cittadini, oltre a reperire i numerosi
direttori di struttura complessa ancora vacanti, bisogna superare
- continua la nota del Partito democratico - la situazione di
sofferenza in cui ancora versano non solo la sanità territoriale,
ma anche alcuni reparti dell'ospedale di Pordenone, dove i medici
in organico si sono dimezzati negli ultimi mesi e anche il
primario facente funzioni ha deciso di andare altrove".
"In questi giorni, chi chiama per una vista si vede proporre un
appuntamento addirittura nel 2023. Una situazione inaccettabile
che va affrontata tempestivamente. Per mantenere alta
l'attenzione sul tema, chiederemo che i sindacati vengano
ascoltati in sede di Commissione. Infine, monitoreremo
l'effettivo raggiungimento degli obiettivi stabiliti per il 2021
- conclude Conficoni - perché l'encomiabile sforzo compiuto dagli
operatori sanitari merita di essere premiato con l'arrivo di
adeguati rinforzi".
ACON/COM/db