Semplificazione: ok I Comm a ddl 133 auspicando coinvolgimento imprese
(ACON) Trieste, 12 mag - Una legge regionale di semplificazione
annuale, unico contenitore del processo di riforma del quadro
giuridico e amministrativo del Friuli Venezia Giulia. Un
documento chiamato a operare una prima azione di semplificazione
legislativa in senso quantitativo (eliminando inutili
riproduzioni di norme statali), ma anche qualitativo (una sola
unica normativa di riferimento per alcuni istituti), compresa una
definizione più precisa del ruolo e dei poteri del Rappresentante
unico regionale, riferimento specifico per cittadini e imprese.
La I Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Basso
(FdI), ha espresso parere favorevole a maggioranza (astenute le
forze di Opposizione) al disegno di legge 133 relativo alla legge
regionale di semplificazione per l'anno 2021. Modifiche alla Lr
7/2000. Relatori di maggioranza saranno lo stesso Basso, Mauro Di
Bert (Progetto Fvg/Ar) ed Elia Miani (Lega); quello di minoranza
sarà Diego Moretti (Pd).
Il ddl 133 Semplificazione, presentato dalla Giunta regionale il
23 aprile 2021 e composto da 6 articoli, è stato valutato anche
alla luce degli interventi illustrativi dell'assessore regionale
a Patrimonio, Demanio, Servizi generali e Sistemi informativi,
Sebastiano Callari.
"Questo è il frutto del lavoro del Comitato di semplificazione
istituto l'anno scorso con la legge 1/2020, molto criticata
dall'Opposizione. La semplificazione - ha ricordato Callari - è
una montagna sulla quale si sono spesso arenate le
amministrazioni statali e locali. Tuttavia, è preziosa per
trovare soluzioni coerenti con la semplicità normativa e i valori
utili per i cittadini. Quanto fatto durante l'emergenza, infatti,
non potrà costituire una modalità operativa futura e, perciò, la
Lr 7/2000 per il procedimento amministrativo doveva essere
rivista. Sarebbe stato più facile abrogarla, visti i molteplici
interventi del Governo centrale, ma avrebbe significato una
rinuncia alla nostra potestà legislativa".
"Abbiamo comunque verificato le modalità per recepire le norme
dello Stato, soprattutto quelle più garantiste, uniformando a
esse il nostro quadro normativo. Ora - ha aggiunto l'assessore -
vogliamo che territorio e aziende ci dicano di cosa hanno
bisogno. Si è già svolto un primo incontro con gli stakeholders
e, da qui a un anno, apporteremo ulteriori modifiche con il loro
contributo".
Via libera, in sede di voto, anche all'emendamento tecnico di
ispirazione giuntale che, abrogando 4 articoli di due leggi
diverse, adegua il ddl Semplificazione all'esistenza delle catene
normative e alla consapevolezza che l'abrogazione di un articolo
si porta dietro la non più sussistenza di altri.
L'esame del documento ha richiesto un dibattito al quale hanno
preso parte, oltre ai futuri relatori Di Bert e Moretti, anche i
consiglieri Cristian Sergo (M5S), Sergio Bolzonello (Pd) e
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia), con quest'ultimo che
si è limitato a chiedere alcune delucidazioni. Il capogruppo dem
Moretti ha invece espresso grande perplessità, evidenziando che
"è difficile per un cittadino districarsi tra norme regionali e
nazionali: meglio, allora, una sola legge completa che valga per
tutta la regione. Così, invece, non viene raggiunto l'obiettivo
della semplificazione". Di parere opposto Di Bert, secondo il
quale "è stato avviato un progetto virtuoso, primo passo
assolutamente positivo e atto praticamente dovuto".
Il pentastellato Sergo, dal canto suo, si aspettava "un
intervento più consistente. Vorrei capire se le modifiche
apportate costituiscono una semplificazione rispetto la normativa
nazionale, anche mettendomi nei panni di un imprenditore che
viene da fuori regione e non sa a quale di esse adeguarsi".
Bolzonello, intervenuto in modalità telematica, ha altresì
auspicato "il coinvolgimento in sede di consultazione anche dei
professionisti e un'attivazione specifica nei confronti degli
ordini professionali".
Una proposta subito recepita da Callari che ha invitato il
consigliere del Partito democratico ai prossimi tavoli con i
portatori di interesse, specificando che si tratta di una norma
"molto tecnica e complessa, ma non certo blindata. Pertanto,
auspico proposte utili, perché interverremo di volta in volta ove
necessario, senza creare differenze e disparità tra norme
nazionali e regionali".
Nell'ambito dello sforzo per digitalizzare il sistema su tutto il
territorio, l'assessore ha infine anticipato di aver presentato
una delibera in sede di Giunta "per dare mandato a Insiel al fine
di acquisire strumenti e piattaforme per migliorare e rendere
interoperabili i siti istituzionali di tutti i Comuni del Fvg. Un
programma importante da circa 6 milioni di euro nell'ottica della
transazione digitale".
ACON/DB-fc