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Semplificazione: ok I Comm a ddl 133 auspicando coinvolgimento imprese

12.05.2021
13:42
(ACON) Trieste, 12 mag - Una legge regionale di semplificazione annuale, unico contenitore del processo di riforma del quadro giuridico e amministrativo del Friuli Venezia Giulia. Un documento chiamato a operare una prima azione di semplificazione legislativa in senso quantitativo (eliminando inutili riproduzioni di norme statali), ma anche qualitativo (una sola unica normativa di riferimento per alcuni istituti), compresa una definizione più precisa del ruolo e dei poteri del Rappresentante unico regionale, riferimento specifico per cittadini e imprese.

La I Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Basso (FdI), ha espresso parere favorevole a maggioranza (astenute le forze di Opposizione) al disegno di legge 133 relativo alla legge regionale di semplificazione per l'anno 2021. Modifiche alla Lr 7/2000. Relatori di maggioranza saranno lo stesso Basso, Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ed Elia Miani (Lega); quello di minoranza sarà Diego Moretti (Pd).

Il ddl 133 Semplificazione, presentato dalla Giunta regionale il 23 aprile 2021 e composto da 6 articoli, è stato valutato anche alla luce degli interventi illustrativi dell'assessore regionale a Patrimonio, Demanio, Servizi generali e Sistemi informativi, Sebastiano Callari.

"Questo è il frutto del lavoro del Comitato di semplificazione istituto l'anno scorso con la legge 1/2020, molto criticata dall'Opposizione. La semplificazione - ha ricordato Callari - è una montagna sulla quale si sono spesso arenate le amministrazioni statali e locali. Tuttavia, è preziosa per trovare soluzioni coerenti con la semplicità normativa e i valori utili per i cittadini. Quanto fatto durante l'emergenza, infatti, non potrà costituire una modalità operativa futura e, perciò, la Lr 7/2000 per il procedimento amministrativo doveva essere rivista. Sarebbe stato più facile abrogarla, visti i molteplici interventi del Governo centrale, ma avrebbe significato una rinuncia alla nostra potestà legislativa".

"Abbiamo comunque verificato le modalità per recepire le norme dello Stato, soprattutto quelle più garantiste, uniformando a esse il nostro quadro normativo. Ora - ha aggiunto l'assessore - vogliamo che territorio e aziende ci dicano di cosa hanno bisogno. Si è già svolto un primo incontro con gli stakeholders e, da qui a un anno, apporteremo ulteriori modifiche con il loro contributo".

Via libera, in sede di voto, anche all'emendamento tecnico di ispirazione giuntale che, abrogando 4 articoli di due leggi diverse, adegua il ddl Semplificazione all'esistenza delle catene normative e alla consapevolezza che l'abrogazione di un articolo si porta dietro la non più sussistenza di altri.

L'esame del documento ha richiesto un dibattito al quale hanno preso parte, oltre ai futuri relatori Di Bert e Moretti, anche i consiglieri Cristian Sergo (M5S), Sergio Bolzonello (Pd) e Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia), con quest'ultimo che si è limitato a chiedere alcune delucidazioni. Il capogruppo dem Moretti ha invece espresso grande perplessità, evidenziando che "è difficile per un cittadino districarsi tra norme regionali e nazionali: meglio, allora, una sola legge completa che valga per tutta la regione. Così, invece, non viene raggiunto l'obiettivo della semplificazione". Di parere opposto Di Bert, secondo il quale "è stato avviato un progetto virtuoso, primo passo assolutamente positivo e atto praticamente dovuto".

Il pentastellato Sergo, dal canto suo, si aspettava "un intervento più consistente. Vorrei capire se le modifiche apportate costituiscono una semplificazione rispetto la normativa nazionale, anche mettendomi nei panni di un imprenditore che viene da fuori regione e non sa a quale di esse adeguarsi". Bolzonello, intervenuto in modalità telematica, ha altresì auspicato "il coinvolgimento in sede di consultazione anche dei professionisti e un'attivazione specifica nei confronti degli ordini professionali".

Una proposta subito recepita da Callari che ha invitato il consigliere del Partito democratico ai prossimi tavoli con i portatori di interesse, specificando che si tratta di una norma "molto tecnica e complessa, ma non certo blindata. Pertanto, auspico proposte utili, perché interverremo di volta in volta ove necessario, senza creare differenze e disparità tra norme nazionali e regionali".

Nell'ambito dello sforzo per digitalizzare il sistema su tutto il territorio, l'assessore ha infine anticipato di aver presentato una delibera in sede di Giunta "per dare mandato a Insiel al fine di acquisire strumenti e piattaforme per migliorare e rendere interoperabili i siti istituzionali di tutti i Comuni del Fvg. Un programma importante da circa 6 milioni di euro nell'ottica della transazione digitale". ACON/DB-fc



Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione consiliare
L'assessore regionale Sebastiano Callari
Diego Moretti (Pd)
La I Commissione riunita in aula durante l'intervento di Cristian Sergo (M5S)