Fibromialgia: Piccin (FI), Commissioni Parlamento esaminino pdln Fvg
(ACON) Trieste, 12 mag - "Il Parlamento lavori per dare
risposte ai problemi dei cittadini: speriamo che lo faccia, ora
che il Governo è sostenuto da un'ampia Maggioranza, anche sulla
fibromialgia, sul cui riconoscimento come malattia cronica e
invalidante giace, ancora non esaminata dalle Commissioni di
Camera e Senato, una proposta di legge nazionale (pdln) che il
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato oltre
due anni fa".
Questo l'auspicio espresso dalla consigliera regionale Mara
Piccin (Forza Italia) in una nota, nella Giornata mondiale della
fibromialgia.
"Il 4 settembre 2018 - ripercorre le date la consigliera - in
qualità di prima firmataria avevo depositato la pdln 3, approvata
all'unanimità dall'Aula il 26 febbraio 2019 e trasmessa alle
Camere il 31 maggio 2019, contenente disposizioni per il
riconoscimento della fibromialgia, dell'encefalomielite mialgica
benigna e della sensibilità chimica multipla quali malattie
croniche e invalidanti. Nella scorsa legislatura, sono stata
prima firmataria di un analogo progetto di legge, trasmessa alle
Camere ma decaduta allo scioglimento delle stesse".
"Dopo due anni, le Commissioni parlamentari non hanno ancora
iniziato l'esame del provvedimento - aggiunge la consigliera -.
Non vogliamo che su una problematica di tale importanza tutto
resti fermo, considerando che è la seconda proposta su questo
importante tema che il Consiglio del Fvg fa pervenire alle
Camere. L'attuale larga Maggioranza parlamentare dev'essere
un'occasione per dare risposte ai cittadini e alle comunità sui
loro bisogni. Per questo chiederemo ai nostri onorevoli di
riferimento, presenti nelle Commissioni interessate, di
sollecitare l'avvio dei lavori".
"In considerazione della frammentarietà della normativa regionale
sulla fibromialgia, encefalomielite mialgica benigna e
sensibilità chimica multipla - conclude la Piccin -, resta
necessario un intervento legislativo nazionale, volto a
riconoscere a tali patologie in modo omogeneo e in tutta Italia
lo status di malattie invalidanti, assicurando così ai soggetti
che ne sono affetti l'esenzione dalla compartecipazione alle
spese sanitarie e dando effettivo seguito alle raccomandazioni
dell'Organizzazione mondiale della sanità".
"La situazione attuale rappresenta un evidente pregiudizio del
diritto alla salute dei cittadini - chiosa l'esponente forzista
-, che dispongono per ora di trattamenti differenziati tra
Regioni".
ACON/COM/rcm