Convenzione Rai: Moretuzzo (Patto), minoranza friulana presa in giro
(ACON) Trieste, 13 mag - "La minoranza friulana è stata presa
in giro ancora una volta".
Non sono le prime parole dure che il capogruppo del Patto per
l'Autonomia in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo, riserva
alla proroga della convenzione integrata tra presidenza del
Consiglio dei ministri e Rai per la trasmissione di programmi
radiotelevisivi in lingua friulana, scaduta il 29 aprile scorso e
rinnovata per altri 6 mesi alle medesime condizioni.
Moretuzzo, infatti, aveva già espresso un giudizio negativo "per
il numero limitato di ore di trasmissioni previste all'anno,
appena una trentina quelle televisive, in aggiunta alle
'storiche' 90 ore di radiofonia".
"Soltanto un acconto rispetto a quanto spetta per legge alla
minoranza friulana", ribadisce il capogruppo del Patto per
l'Autonomia, che nella sua nota insiste anche sulla
"inaccettabile disparità di trattamento rispetto ad altre
minoranze linguistiche: andava sanata, ma si è preferito lasciare
le cose come sono".
"In Alto Adige/Südtirol - spiega Moretuzzo - a fronte di 40mila
parlanti il ladino, la Rai prevede 366 ore annue di trasmissioni
radiofoniche e 123 ore televisive, prodotte da una redazione
giornalistica e da una struttura di programmi ladini. La comunità
di lingua friulana (parlata da oltre 600mila persone) chiede
notiziari informativi radiofonici e televisivi nella sua lingua e
l'ampliamento dei programmi in friulano almeno nella misura
prevista per il ladino".
"Ricordo, inoltre, le oltre 1.800 firme della petizione che
sollecita una maggiore presenza della lingua friulana nella
programmazione radiotelevisiva della concessionaria del servizio
pubblico con lo slogan 'Basta minoranze di serie B', e la
creazione di una struttura autonoma dedicata alla radio e alla
televisione in lingua friulana a Udine, con l'assegnazione di una
redazione deputata alla ideazione e produzione di notiziari e
trasmissioni informative e programmi di approfondimento e la
conseguente assunzione di personale competente e formato".
"Ignorare la volontà popolare è un atto gravissimo - commenta il
consigliere -. Di fronte alla proroga della convenzione,
prendiamo atto di quanto poco peso abbia la Giunta Fedriga
nell'interlocuzione con il Governo e in particolare con i
ministri del suo stesso colore politico".
"L'assessore Pierpaolo Roberti grida allo scandalo, perché con la
conferma della convenzione in vigore sono stati disattesi tutti
gli impegni presi nei recenti incontri e non sono state prese
minimamente in considerazione le proposte della Regione. C'è poco
da scandalizzarsi se neppure con il ministro dello Sviluppo
economico, parte in causa della convenzione, riesce a far valere
le istanze della minoranza friulana sulle quali, è bene
ricordarlo - rimarca Moretuzzo - tutto il Consiglio regionale è
concorde avendo condiviso e approvato diverse mozioni per
l'effettivo riconoscimento dei diritti della minoranza
linguistica friulana nella programmazione radiotelevisiva della
Rai".
"Servono fatti, non parole e vuote promesse", conclude
preannunciando "la richiesta di un'audizione della Giunta e dei
vertici regionali della Rai in V Commissione consiliare per fare
chiarezza sulla vicenda".
ACON/COM/rcm