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Salute: sindacati e Riccardi in III Comm, 4 criticità da risolvere

13.05.2021
18:21
(ACON) Trieste, 13 mag - Poca integrazione tra Ospedali e sanità territoriale. Sistema informatico da ripensare. Troppi facenti funzione tra i primari e molti medici in fuga verso migliori opportunità. Protocollo d'intesa con l'Università da sottoscrivere al più presto. Sono questi i principali problemi portati all'attenzione della politica dai sindacati Anaao, Anpo, Fesmed, Fp Cgil e Cimo nel corso dell'audizione di oggi in Terza Commissione.

I sindacalisti hanno sottolineato lo scopo costruttivo delle loro osservazioni e, in effetti, il dibattito - moderato in aula dal presidente leghista Ivo Moras - ha assunto fin da subito toni pacati, a dispetto delle accese discussioni che nelle ultime settimane si erano sviluppate sulla gestione della pandemia in regione.

Così la seduta di due ore ha trovato diversi sbocchi: è maturata la richiesta di audire in Commissione i rappresentanti dei medici territoriali (avanzata da Furio Honsell di Open Fvg), di approfondire i compiti dell'Arcs (Simona Liguori dei Cittadini) e di affrontare il problema delle liste d'attesa (Mariagrazia Santoro del Pd). Mentre il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha aderito all'invito del sindacalista Valterio Fregonese prendendosi l'impegno ad affrontare due-tre intoppi di sistema entro la fine della legislatura, con particolare attenzione alla scelta del modello di gestione dell'emergenza.

"Non abbiamo una visione manichea per cui, in questo anno abbondante di pandemia, tutto è andato bene o tutto è andato male - ha sottolineato Fregonese, parlando a nome di Anaao-Assomed -. Il punto di forza è l'impegno di tutti gli operatori, mentre le debolezze sono tre: il sistema informatico di collegamento tra Aziende che non funziona, compiti e funzioni di Arcs da definire meglio, la scarsa integrazione tra sistema ospedaliero e territoriale".

Il collega Antonio Miotti (Anpo-Ascoti-Fials medici) ha aggiunto il tema dei troppi responsabili di reparto incaricati e non stabilizzati, mentre Stefano Floris (Fesmed) ha sottolineato il problema della mancanza di attrattività dei nostri poli medici: "Dobbiamo creare centri di eccellenza perché nel 2019 tanti professionisti hanno scelto il privato e non possiamo permetterci che in Fvg i concorsi per i medici vadano deserti".

Calogero Anzallo della Fp Cgil ha insistito sull'esigenza di potenziare i servizi sul territorio per fornire "assistenza omogenea in tutte le zone", chiedendo alla Regione un confronto più assiduo con l'Intersindacale. Giulio Andolfato (Cimo-Cida), intervenendo da remoto dall'ospedale di Udine, ha messo in risalto le difficoltà di primari e dirigenti "che gestiscono soltanto una parte del personale e devono fare lunghe trafile anche solo per comprare una scrivania".

Al termine delle audizioni, Andrea Ussai (M5S) ha sottolineato "la preoccupazione per lo stallo di alcuni temi, come il protocollo tra Ospedali e Università, gli atti aziendali e il piano di emergenza-urgenza", mentre Walter Zalukar (Misto) ha puntato il dito sull'Arcs, "un'agenzia di coordinamento che non coordina: cosa ce ne facciamo?", auspicando la valorizzazione dei piccoli ospedali "che non vanno chiusi ma riorganizzati". "Mi ha colpito l'immagine dell'oca che corre senza la testa, evocata per chiedere più coordinamento", ha detto Honsell. "E' emersa - ha osservato invece Simona Liguori dei Cittadini - la fatica quotidiana dei dirigenti medici, e di questa dovremo tenere conto nel dopo-Covid". La dem Santoro ha invece auspicato "un piano straordinario, con orari e risorse inedite, per affrontare il problema delle liste d'attesa troppo lunghe".

Riccardi, nell'apprezzare il "clima positivo" del dibattito, ha risposto a molte sollecitazioni, precisando alla Cgil i limiti d'azione della Regione: "Non possiamo risolvere qui il problema dei contratti di lavoro, né gestire da soli i fondi europei del Recovery: sono temi che si affrontano nel dialogo tra Regioni e Governo". Il vicegovernatore è d'accordo sulla necessità di aumentare specializzazione e attrattività degli ospedali, ma ha fatto notare che questa impostazione si scontra con l'idea ("legittima ma antitetica") di ripristinare i Pronto soccorso periferici.

Quanto ad Arcs, "è uno strumento operativo utile, che razionalizza i processi, ma definire la programmazione non è tra i suoi compiti". Riccardi, che condivide la preoccupazione espressa dai sindacati per il vasto ricorso ai dirigenti facenti funzione, ha detto infine che si augura "di essere arrivato al miglio finale per il protocollo con le Università". ACON/FA-fc



Ivo Moras (a destra) con il vicegovernatore Riccardo Riccardi
Furio Honsell (Open) e Simona Liguori (Cittadini)
Un momento delle audizioni in III Commissione
Mariagrazia Santoro (Pd)