Covid: Piccin (FI), no Comm speciale ma riforme salute e assistenza
(ACON) Trieste, 19 mag - "Considerando la natura politica di
carattere accusatorio delle premesse sulle quali si fonda la
richiesta di una Commissione speciale Covid-19, nonostante tutte
le Opposizioni dicano il contrario sui propri intenti, Forza
Italia risponde no".
Questa la posizione espressa, in una nota, dalla consigliera
regionale Mara Piccin di Forza Italia sulla mozione 251, a latere
della sua presentazione all'Aula.
"Abbiamo rilevato come, alla base della richiesta - osserva la
Piccin -, vi siano argomentazioni su aspetti sanitari spesso
slegati tra loro e già affrontati ma che, messi insieme, nelle
intenzioni dei proponenti vogliono evidentemente arricchire un
fascicolo della pubblica accusa (composta dai firmatari) contro
gli imputati (Giunta e Mggioranza regionali). Ma qui non siamo in
un'aula di giustizia, né i consiglieri regionali sono pubblici
ministeri, tanto meno giudici o medici o rappresentanti di
qualsiasi altra professione".
"I consiglieri sono stati chiamati dai cittadini, che li hanno
eletti principalmente per proporre e votare leggi - sottolinea la
forzista - che corrispondano alla soluzione delle problematiche
che emergono dalla società. L'attività ispettiva o di indirizzo
non è secondaria, ma sulla gestione dell'emergenza Covid e sui
singoli aspetti sollevati nelle premesse crediamo si sia già
detto abbastanza. Le conclusioni o, meglio, le convinzioni dei
proponenti di questa commissione speciale non cambierebbero".
"Abbiamo ora due possibilità - aggiunge -. Una è quella di
continuare a guardare al passato, in maniera fine a se stessa, in
una caccia alle streghe senza senso, perché il nemico è soltanto
uno e si chiama Coronavirus. L'altra possibilità è quella di
andare avanti, cercando di far tesoro di quanto accaduto per
migliorare il nostro sistema della salute. Leggendo le premesse
della mozione 251, sottoscritta da tutte le Opposizioni, viene da
pensare che queste abbiano scelto di guardare indietro, sempre
con gli stessi argomenti triti e ritriti".
"Giova ricordare come la pandemia esplose, lo scorso anno, a
poche settimane dall'approvazione della riforma del nostro
sistema salute - sottolinea la Piccin -, ancora pressoché tutta
da applicare e che comporterà una ridefinizione rilevante della
nostra sanità e dei ruoli attuali di ospedali e medicina
territoriale. Perché spendere ulteriori energie per ottenere dei
risultati destinati a essere letti, ancora una volta, alla luce
della propria appartenenza politica? Davvero le Opposizioni
necessitano ancora di Commissioni e audizioni per riproporre il
proprio mantra accusatorio nei confronti di Giunta e
Centrodestra? Preferiamo di gran lunga guardare avanti, con
l'applicazione della riforma del sistema della salute voluta e
approvata dal Centrodestra e con quella che guarderà al sistema
dell'assistenza e della residenzialità delle persone anziane.
Facendo tesoro, certo, dell'esperienza Covid e dei punti deboli e
di forza che ha messo in risalto".
ACON/COM/rcm