Covid: Ussai (M5S), bocciatura Comm speciale non fa emergere verità
(ACON) Trieste, 19 mag - "Le parole non si tramutano in fatti".
Lo sottolinea in una nota il consigliere regionale del Movimento
5 Stelle, Andrea Ussai, commentando il voto contrario della
Maggioranza alla mozione che chiedeva una commissione speciale
sulla gestione della pandemia da Covid-19, di cui è stato tra i
firmatari.
"Dopo aver sentito il presidente Fedriga parlare di 'massima
trasparenza', mi sarei aspettato - aggiunge l'esponente
pentastellato - l'accoglimento di questa mozione. Evidentemente,
però, ai cittadini si dice una cosa, ma poi il voto dimostra la
mancata volontà di fare chiarezza e di far emergere la verità".
"Quando abbiamo presentato la mozione per istituire una
commissione d'inchiesta dopo la prima ondata, furono accampate
delle scuse per bocciarla. La prima - ricorda Ussai - affermava
che, su certi temi, non si propongono commissioni di questo tipo.
Puro opportunismo, visto che è proprio il Centrodestra a proporre
e accogliere commissioni analoghe in altre regioni e a livello
nazionale".
"Inoltre, il ritornello era che il Friuli Venezia Giulia fosse
tra le migliori Regioni in Italia. Tuttavia, se la prima ondata
ci ha colpiti in maniera meno marcata, interessando soprattutto
l'area triestina, nella seconda e nella terza - continua il
consigliere del M5S - siamo stati travolti per quanto concerne
mortalità e ricoveri in ospedale. È preoccupante che l'assessore
abbia dichiarato in Commissione che è 'ingeneroso' suddividere i
dati in base alle ondate, quando in realtà è proprio l'Istat a
farlo".
"La Maggioranza ha respinto la mozione, sottolineando come ci sia
già una Commissione consiliare che si occupa di sanità. Dal 1°
ottobre - dettaglia Ussai - giace però una richiesta di
illustrazione dei piani pandemici; dal 30 settembre aspettiamo
l'integrazione delle audizioni sulle residenze per anziani; il 25
novembre abbiamo chiesto di ascoltare gli ordini delle
professioni sanitarie. Di fatto, non possiamo operare come
previsto dal regolamento, secondo il quale tali richieste
andrebbero evase dopo dieci giorni".
"L'Opposizione è stata accusata di alzare i toni. Se questo è
accaduto, è perché non ci sono state risposte, nemmeno quando
sono emersi dati preoccupanti o quando i professionisti hanno
sollevato questioni gravi, come quella relativa ai numeri
sottostimati nelle terapie intensive. Come sottolineato proprio
da chi opera in prima linea - conclude la nota - si ha la
sensazione che non si vogliano sentire i principali attori del
sistema e ascoltare i veri problemi".
ACON/COM/db