Covid: Patto, sospendere diritti vaccini anteponendo salute a profitti
(ACON) Trieste, 19 mag - "Il diritto alla salute viene prima
dei profitti di Big Pharma".
Da questa premessa, muove la mozione del Gruppo consiliare del
Patto per l'Autonomia approvata all'unanimità dall'Aula e che
"impegna la Giunta e il presidente del Consiglio regionali a far
valere in ogni sede statale ed europea il supporto dell'Assemblea
legislativa del Friuli Venezia Giulia a tutte le iniziative volte
a garantire la trasparenza dei rapporti tra istituzioni pubbliche
e aziende farmaceutiche, una deroga temporanea alla disciplina su
brevetti e altri diritti di proprietà intellettuale sui vaccini
anti Covid-19 e il conseguente accesso equo e universale ad
essi".
"Non possiamo permettere che i profitti enormi delle
multinazionali farmaceutiche vengano prima del diritto alla
salute della maggioranza della popolazione mondiale - affermano
in una nota Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli -. La gestione
globale della pandemia da Covid-19 e la relativa campagna
vaccinale ci hanno dimostrato in modo eclatante come la politica
e le istituzioni statali e internazionali siano ostaggio del
mercato, e di come la massimizzazione dei profitti di pochi
prevalga sui diritti fondamentali di molti. È una situazione
inammissibile, anche rispetto alla mancanza di trasparenza sui
contratti stipulati fra l'Unione europea e le case
farmaceutiche".
"Non possiamo accettare che il Governo italiano, come ha ammesso
il precedente commissario all'emergenza Arcuri, dica
semplicemente che i contratti sono tutelati per la natura
altamente competitiva di questo mercato globale. Il dibattito a
livello internazionale su questo tema si è finalmente acceso -
evidenziano ancora Moretuzzo e Bidoli - e molti sono i capi di
Stato che stanno raccogliendo l'appello alla sospensione dei
brevetti lanciato da tanta parte della società civile
internazionale e, già nello scorso ottobre, da diversi Paesi fra
i quali l'India, che sta subendo in modo pesantissimo l'impatto
della pandemia con centinaia di migliaia di morti e decine di
milioni di contagiati".
"È un bene che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
si sia espresso all'unanimità su questo tema - concludono - e
solleciti il Governo Italiano e l'Unione europea a prendere una
posizione netta a favore del diritto universale alla salute.
Serve un impegno concreto affinché i cittadini di tutti i Paesi
del mondo possano avere accesso a questo presidio vitale".
ACON/COM/rcm