News


Semplificazione: ok Aula a ddl 133, arriva il rappresentante unico

19.05.2021
17:52
(ACON) Trieste, 19 mag - Semplificare le procedure per avvicinarsi alle esigenze di cittadini e imprese. E' questo l'obiettivo del ddl 133 approvato a maggioranza dal Consiglio regionale presieduto da Piero Mauro Zanin. Il Pd ha scelto un'astensione "benevola e vigile" dopo che si è visto accogliere alcuni emendamenti mentre Furio Honsell (Open) ha votato contro e gli altri gruppi di Opposizione si sono astenuti. Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg/Ar e relatore di maggioranza, vede nel testo di legge "l'avvio di quel processo di riforma del quadro giuridico e amministrativo del Fvg, fortemente voluto da questa maggioranza". Tra i nuovi strumenti introdotti, Di Bert sottolinea "la costituzione del Comitato per la semplificazione" che si troverà "a operare in un contesto normativo e procedurale complesso e di difficile razionalizzazione, stante la stratificazione normativa avvenuta nel corso delle legislature".

Un altro relatore di maggioranza, il leghista Elia Miani, ha messo in rilievo la definizione più precisa del ruolo del Rappresentante unico regionale, grazie al quale "si eviterà che imprese e istituzioni coinvolte nei procedimenti di rilascio di autorizzazioni debbano interloquire con più referenti, facendo sì che la posizione regionale venga espressa da un unico interlocutore".

Di "un testo tecnico ma importante" ha parlato invece il relatore Alessandro Basso (FdI), convinto che "in futuro, come assicurato dall'assessore, ci sarà una collaborazione più puntuale non solo con i portatori di interesse, ma anche con i rappresentanti delle categorie degli ordini professionali che nella quasi totalità dei casi sono coloro che si interfacciano con le strutture per tutti gli adempimenti necessari". Assai più tiepida la relazione di minoranza di Diego Moretti: "Il primo esperimento legislativo di semplificazione è davvero deludente, la comunità regionale si aspetta ben altro - ha detto il capogruppo del Pd - . Le modifiche presentate sono di minima portata e ordinarietà e tanto valeva inserirle nel precedente disegno di legge Multisettoriale. Ritoccando qua e là la norma regionale, il rischio è quello di aumentare la confusione e la complessità normativa".

Di "operazione minimale" ha parlato anche Furio Honsell (Open), preannunciando il suo voto contrario: "La vera semplificazione sarebbe fare un testo unico. E il rappresentante unico era già previsto dalla legge 7 del 2000". Enzo Marsilio (Pd) è convinto che la norma sul rappresentante unico rischi di diventare "un passo indietro, perché in Conferenza dei servizi dovrebbe dare risposte su temi molto diversi. La vera semplificazione è la Conferenza, dove tutti gli attori in gioco si confrontano e trovano una mediazione".

Considerazioni riprese dal collega dem Sergio Bolzonello: "Chi rappresenta tutte le direzioni sarà davvero in grado di interloquire su ogni questione?". Non la pensa così Giuseppe Nicoli, capogruppo di Forza Italia: "Non credo che il rappresentante unico debba essere un tuttologo, ma starà a lui mettere assieme le tessere del mosaico sentendo gli altri interessati".

"La semplificazione è una montagna da scalare - ha osservato l'assessore Sebastiano Callari - e noi intanto ci siamo messi in moto. Non abbiamo abrogato la legge 7 perché avrebbe significato rinunciare a dire la nostra come Regione, utilizzando la nostra potestà legislativa". "Certo, il rappresentante unico esisteva già - ha proseguito Callari, rispondendo ai rilievi puntuali dei consiglieri - ma non erano chiare le sue funzioni. E non sarà obbligato a sapere tutto: dovrà votare ma potrà convocare e consultare i tecnici dei diversi settori". L'assessore ha promesso poi il massimo coinvolgimento dei consiglieri "nell'ascolto dei professionisti, per arrivare in futuro a testi il più condivisi possibile. Leggi di questo genere non hanno nulla di ideologico e devono essere espressione del Consiglio regionale". Il clima di dialogo ha favorito il via libera ad alcuni emendamenti presentati dalle Opposizioni, tra i quali il testo proposto da Moretti che prevede in modo esplicito all'articolo 1 il coinvolgimento di ordini professionali e consulenti di impresa rappresentativi.

Su richiesta di Mariagrazia Santoro (Pd) è stato emendato anche il testo dell'articolo 5, prevedendo che alla Conferenza dei servizi possano prendere parte, su richiesta del responsabile unico regionale, anche i funzionari delle strutture regionali coinvolte.

Via libera, infine, anche alla richiesta di ripristinare un articolo della legge 7 del 2000 che prevede la possibilità di individuare comitati e organi collegiali (Moretti) e di cancellarne un altro, su suggerimento di Cristian Sergo a nome del gruppo M5S, relativo alle possibilità di autocertificazione, "in quanto superato da una norma nazionale più favorevole al cittadino". ACON/FA



Mauro Di Bert (PrFvg/Ar)
L'assessore regionale Sebastiano Callari
Elia Miani (Lega)
Sergio Bolzonello e Cristiano Shaurli (Pd)
Alessandro Basso (FdI)