Covid: Zalukar (Misto), Commissione aveva finalità collaborative
(ACON) Trieste, 19 mag - "La mozione che richiedeva
l'istituzione di una Commissione speciale sulla gestione
dell'emergenza sanitaria Covid-19 è stata respinta dalla
maggioranza perché considerata pretestuosa e con finalità
politiche. In realtà la richiesta di una Commissione in seno al
Consiglio per affrontare le problematiche legate all'emergenza
pandemica aveva finalità collaborative e, certo, di controllo
sull'operato della Giunta".
Lo scrive, in una nota, il consiglere regionale del Gruppo Misto,
Walter Zalukar. "Già un anno fa - ricorda il consigliere - era
stata proposta una Commissione per approfondire le modalità di
gestione della prima ondata pandemica, al fine di evidenziarne le
criticità e poter adottare per tempo le idonee azioni correttive.
Le strutture sanitarie, almeno in gran parte, non sembravano
improntate ai modelli di gestione per la qualità, caratterizzati
dalla valutazione continua dei servizi e dal riscontro dei
problemi, sempre con la massima trasparenza, elementi necessari
per poter reagire adeguatamente agli eventi avversi".
"Va detto, pertanto, che se ci fosse stata la commissione
speciale richiesta già alla fine della prima ondata - prosegue
Zalukar - ci saremmo risparmiati più d'uno dei problemi
riscontrati nella seconda e terza ondata, che significa
verosimilmente meno contagi, meno ricoveri, forse meno morti, e
forse avremmo potuto evitare il periodo di area rossa".
"Del resto, che il sistema non abbia sempre risposto come si deve
lo hanno denunciato con toni pacati, ma a chiare note, le
organizzazioni sindacali della dirigenza medica in Terza
Commissione - sottolinea ancora il consigliere - E infatti dal
complesso dei loro interventi emerge: un sistema informatico
largamente deficitario; la mancanza di coordinamento delle
Aziende sanitarie (cos'ha fatto l'Arcs invece di coordinare?); la
mancanza di coordinamento all'interno delle stesse Aziende
soprattutto tra fase ospedaliera e fase territoriale; la
sofferenza degli Ospedali per carenza di personale e mancata
valorizzazione dei piccoli ospedali; le liste di attesa fuori
controllo col blocco delle agende di prenotazione e lo sforamento
dei tempi anche per patologie maligne tempodipendenti; la
mancanza di adeguata programmazione in tutte le fasi della
pandemia".
"E ciò che è peggio - conclude Zalukar - è che la programmazione
sembra latitare anche adesso che stiamo uscendo faticosamente
dall'emergenza, e senza programmazione non c'è futuro".
ACON/COM/fa