News


Viabilità: Centis (Citt), su Ferrata rinnovato l'impegno della Regione

19.05.2021
18:05
(ACON) Trieste, 19 mag - "La strada Ferrata e i suoi annosi problemi di sicurezza sono tornati al centro del Consiglio regionale e lo hanno fatto ancora una volta grazie al Gruppo dei Cittadini, che con una mozione accolta dall'Aula ha chiesto e ottenuto l'impegno della Giunta Fedriga a continuare a valutare ulteriori interventi di messa in sicurezza della strada per indurre le centinaia di veicoli che quotidianamente la percorrono a diminuire la velocità".

Lo riporta in una nota il primo firmatario della mozione e capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis. "Una situazione difficile e pericolosa, quella della Ferrata, che si trascina da tempo. La strada extraurbana ad alto scorrimento che taglia la Bassa Friulana in diagonale da Udine Ovest, attraversa il Friuli occidentale fino a giungere a Portogruaro (assumendo la denominazione di ex SP95 nel tratto di Udine e ex SP40 nel tratto pordenonese), è sempre più spesso al centro delle cronache nere: negli anni - ricorda Centis - si sono susseguiti incidenti con esiti tragici e mortali, tanto da farle guadagnare il soprannome di strada maledetta". "Le caratteristiche della Ferrata - ha spiegato il consigliere - possono trarre in inganno: è una arteria che taglia in diagonale la Bassa Friulana su di un tracciato pianeggiante e sostanzialmente rettilineo, senza incontrare nessun centro abitato, quindi apparentemente sicura. Una strada scorrevole, facile, rapida per gli spostamenti, che porta direttamente verso le località turistiche come Lignano, Bibione, Caorle, da chi proviene dal Friuli centrale o addirittura dall'Austria o Germania, evitando così pedaggi autostradali. Diversi studi di sicurezza stradale hanno dimostrato che tratti rettilinei eccessivamente lunghi, invece di migliorare la sicurezza grazie alla loro semplicità, generano un aumento di incidenti poiché inducono gli autisti ad aumentare la velocità e a ridurre l'attenzione. L'elevata velocità unita con incroci a raso sono un'abbinata notoriamente mortale".

"La Ferrata rispecchia purtroppo queste caratteristiche, ovvero lunghi rettifili come quelli che vanno dall'inizio dell'arteria alla rotatoria di Talmassons e Bertiolo (7 chilometri), dalla rotatoria di Varmo, Codroipo e Rivignano a quella di Morsano (5 chilometri) e dalla rotatoria di Morsano a quella di Teglio Veneto (7 chilometri). A questi vanno aggiunti 5 incroci a raso e una rotatoria sul versante Pordenonese, 7 incroci a raso e 4 rotatorie sul versante Udinese. Nonostante la presenza di due autovelox posizionati in località Ponte sul Tagliamento in comune di Varmo e fra Pozzecco e Virco in comune di Bertiolo, la pericolosità e la sua attitudine ad essere percorsa ad elevata velocità sono rimaste troppo elevate".

"In passato - ha concluso Centis - si è tentato di ridurre la pericolosità della strada attraverso interventi strutturali come le rotatorie e con il posizionamento dei rilevatori di velocità. Strumenti che sicuramente si sono rivelati utili ma non risolutivi: la Ferrata rimane una delle strade più pericolose del Friuli Venezia Giulia e continuare a intervenire per risolvere il problema è l'impegno che oggi si è assunta nuovamente la Regione". ACON/COM/rcm



Tiziano Centis (Cittadini)