Viabilità: Patto, bene che bretella Cimpello-Gemona sia in alto mare
(ACON) Trieste, 19 mag - "La buona notizia è che il progetto
per la realizzazione della bretella autostradale Cimpello-Gemona
è in alto mare, visto che alla nostra interrogazione
sull'avanzamento del procedimento, l'assessore regionale Graziano
Pizzimenti ha risposto chiaramente che non è stato ancora
completato neppure lo studio di fattibilità, per il quale non è
prevista neanche una data per la sua conclusione. Siamo, quindi,
lontani anni luce dalle tempistiche imposte dall'Unione europea
per la realizzazione di opere da finanziare con i fondi del Next
Generation Eu nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr), che dovrebbero essere affidate entro il 2022 e
concluse entro il 2026. È, dunque, certo che quest'opera senza
senso, di grande impatto ambientale, che potrebbe devastare il
territorio compreso il Tagliamento e nella sua parte più bella,
non si farà con risorse europee".
È la considerazione del capogruppo Massimo Moretuzzo, riportata
in una nota, alla risposta dell'assessore Pizzimenti
all'interrogazione del Patto per l'Autonomia sull'argomento.
"La cattiva notizia - prosegue Moretuzzo - è che la Giunta
Fedriga ha inserito la Cimpello-Gemona fra i progetti regionali
presentati al Governo per il Pnrr chiedendo, non si capisce sulla
base di quali calcoli, la cifra di 387 milioni di euro. Lo ha
fatto consapevole che tale proposta non sarebbe mai stata
finanziata con questi fondi, proprio perché non ne ha i
requisiti. Una vera presa in giro non solo per il Governo, ma
soprattutto per i cittadini del Friuli Venezia Giulia cui è stata
detta una bugia colossale e ai quali è stata negata la
possibilità di ricevere risorse europee per progetti ben più
significativi, utili e soprattutto immediatamente cantierabili".
I consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia, Massimo
Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, ribadiscono ancora una volta "netta
contrarietà alla bretella autostradale Cimpello-Gemona, che, nei
progetti finora noti, prevede la posa di piloni alti 17 metri
alla confluenza con l'Arzino, l'interferenza con 9 siti di rete
Natura 2000 e 53 mila passaggi medi giornalieri stimati per
garantire la sostenibilità economica del tracciato: è quindi
chiaramente incompatibile con la transizione ecologica, cardine
del Next Generation Eu che rappresenta un'occasione storica per
cambiare i paradigmi del nostro modello di sviluppo".
"Evidentemente la Giunta regionale non la pensa così e sceglie un
futuro di asfalto e cemento e infrastrutture impattanti. Davvero
paradossale se pensiamo che l'Esecutivo nazionale ha candidato il
Friuli Venezia Giulia quale Regione pilota per la sperimentazione
del Green Deal europeo", concludono i due esponenti del Patto.
ACON/COM/rcm