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Strage Capaci: Zanin, drappo bianco per continuare a combattere mafie

20.05.2021
17:6
(ACON) Trieste, 20 mag - "Ci sono fatti che restano nella memoria anche se non ti toccano direttamente, anche se accadono a mille chilometri di distanza: uno di questi è la strage di Capaci". Così Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, introduce la sua riflessione sull'anniversario del drammatico omicidio di mafia che il 23 maggio 1992 costò la vita al giudice Giovanni Falcone, a sua moglie e agli uomini della scorta.

"Sono passati 29 anni - ricorda Zanin - ma quell'attentato resta una delle pagine più nere della storia italiana. Un momento buio reso ancora più cupo due mesi dopo da un tragico secondo atto a cui nessuno avrebbe voluto assistere: l'uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta a Palermo. Sembrava che lo Stato fosse in ginocchio, impotente di fronte alle organizzazioni della criminalità organizzata".

"E invece per fortuna una reazione ci fu, merito della volontà politica di combattere le mafie, di altri magistrati coraggiosi e del lavoro delle Forze dell'ordine. Ma sappiamo tutti - continua il presidente dell'Aula di piazza Oberdan - che quella battaglia non è finita, non l'abbiamo ancora vinta".

Nel giorno dell'anniversario di Capaci, anche i palazzi del Consiglio regionale Fvg esporranno un drappo bianco. E' un modo simbolico per ricordare, scelto al posto delle tradizionali manifestazioni pubbliche che l'emergenza Covid ancora non consente.

"Lo esporremo con orgoglio - assicura Zanin - pensando non solo alla vicenda di Falcone ma anche alle sfide di oggi che coinvolgono tutti, compresa la nostra regione. La recente relazione annuale dell'Osservatorio antimafia, uno degli organismi di garanzia del Consiglio - ricorda infatti il presidente - ha certificato la presenza della criminalità organizzata in Friuli Venezia Giulia, definendo fissa e stabile l'attività delle cosche in svariati settori economici".

"Bisogna perciò comprendere non solo che la guerra alle mafie deve continuare, ma anche che riguarda tutti, a cominciare dai cittadini, chiamati a segnalare ogni situazione sospetta all'Osservatorio. In particolare in un momento come questo, quando la crisi legata alla pandemia - conclude Zanin - porta con sé problemi di liquidità per liberi professionisti e imprese, aumentando il rischio di infiltrazioni attraverso prestiti di denaro sporco". ACON/FA



Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale