Salute: Zalukar (Misto), nuova torre Cattinara occasione da cogliere
(ACON) Trieste, 21 mag - "La vicenda edilizia dell'Ospedale di
Cattinara si arricchisce di un nuovo episodio: il progetto,
sembra, sarà rivisitato alla luce della proposta della ditta
costruttrice di erigere un'ulteriore torre alla due già presenti
e da ristrutturare".
Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale del Gruppo
Misto, Walter Zalukar. "E' abbastanza normale che questo tipo di
progetti siano sottoposti a rivisitazioni e l'impatto della
pandemia ha giocato la sua parte. Certo, i tempi di realizzazione
appaiono esageratamente lunghi, ma forse grazie al nuovo corso di
Draghi si potrà accelerare".
"Per essere propositivi e operativi - continua Zalukar - proviamo
a dire che le opere previste offrono una grande occasione di
rilancio della sanità triestina. Dal "come" sarà il rinnovato
polo ospedaliero dipenderà il futuro del comparto sanitario della
città: semplice satellite della sanità udinese o veneta o
autentico polo di alta specialità attrattivo e moderno?"
Sempre secondo il consigliere, "il modello di ospedale elaborato
da Renzo Piano sarebbe a portata di mano. Un ospedale cioé capace
di garantire: l'umanizzazione (comfort, benessere e privacy);
l'urbanità (l'integrazione funzionale con la città);
l'innovazione (la flessibilità secondo le esigenze terapeutiche);
l'affidabilità (la sicurezza tecnico-costruttiva); la ricerca
(gli spazi dedicati alla ricerca clinico-scientifica); la
formazione (spazi dedicati all'aggiornamento professionale dei
sanitari)".
"Ciascuno di questi elementi è in grado di garantire alta qualità
di assistenza, capacità attrattiva e ritorno economico per la
città - osserva ancora Zalukar - In particolare, si pensi alla
progettazione di stanze singole, un autentico elemento
caratterizzante: verrebbe garantita la privacy, si limiterebbero
le infezioni intraospedaliere (non si pensi solo al Covid) e
l'alto livello di albergaggio costituirebbe un elemento in più di
attrazione. Si pensi alla ricerca, magari quella traslazionale
(quella, per intenderci, con implicazioni cliniche dirette, già
applicata dall'Irccs Burlo) che, unitamente all'Università e agli
altri Istituti presenti in città potrebbe fare di Trieste un polo
delle scienza attrattivo di cervelli e industrie (ad esempio le
farmaceutiche)".
"Non si tratta - conclude il consigliere - del libro dei sogni
come qualcuno è tentato di liquidare queste proposte, ma di una
serie di azioni molto concrete dietro le quali ci dovrebbe essere
una strategia di crescita della città che vada oltre al piccolo
cabotaggio".
ACON/COM/fa