Cinghiali: Piccin (FI), vicinanza ad agricoltori in protesta a Meduno
(ACON) Trieste, 22 mag - "Esprimo vicinanza e solidarietà agli
agricoltori, impegnati nella loro protesta di fronte alla
devastazione dei terreni da parte dei cinghiali, non soltanto a
parole ma, come sempre, attraverso gli atti che produrrò in
Consiglio regionale. La loro battaglia è da anni anche la mia".
Lo rimarca in una nota la consigliera regionale Mara Piccin
(Forza Italia), commentando "il messaggio lanciato a Meduno da un
gruppo di agricoltori dello Spilimberghese in occasione del
passaggio del Giro d'Italia".
"Queste persone - prosegue l'esponente forzista - lamentano
l'attesa degli indennizzi regionali a fronte dei danni provocati
da ungulati. Un aspetto sul quale presenterò un'interrogazione
urgente. Inoltre, esiste il grave problema della devastazione dei
campi da parte dei cinghiali, sul quale da anni propongo
soluzioni a ogni livello. È ora di dire basta: è necessario
mettere in campo subito soluzioni efficaci e non fantasiose".
"Nel mese di marzo - ricorda Piccin - avevo sottoposto ad
assessorato regionale e uffici la portata rivoluzionaria di una
recente sentenza della Corte costituzionale sul tema del
controllo dei cinghiali. I cacciatori abilitati, attraverso
specifici corsi di formazione, potranno essere infatti coinvolti
da parte del Corpo forestale. Un'impostazione che era stata
confermata, tanto che prevedeva che la novità sarebbe stata
recepita nel quadro normativo regionale. È un aspetto cruciale
per risolvere il problema: la novità va recepita subito".
"Da anni - dettaglia ancora la consigliera di FI - promuovo atti
legislativi e ispettivi sul tema dei danni all'agricoltura e
degli incidenti provocati dagli ungulati. Su tutti, il Consiglio
aveva approvato a larga maggioranza, il 29 ottobre 2019, una
proposta di legge nazionale a mia prima firma che aveva
l'obiettivo di coinvolgere i cacciatori, sempre nel senso
indicato dalla Corte costituzionale, nel controllo dei cinghiali.
Trasmessa al Parlamento, è stata assegnata il 15 ottobre 2020
alla Commissione Agricoltura della Camera e il 2 novembre 2020 a
quella del Senato. L'esame non è ancora iniziato".
"Considerando le date, reputo grave questa tempistica, dettata
dall'avversità ideologica alla caccia da parte del M5s durante i
due governi Conte. Cercherò di far sì, interloquendo con
parlamentari e ministri, che questa proposta e altre giunte da
altre Regioni - conclude Piccin - possano essere esaminate e
portate al voto nelle Camere".
ACON/COM/db