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Confini: Gabrovec (Ssk), Governi si coordinino su regole spostamenti

24.05.2021
14:56
(ACON) Trieste, 24 mag - "Potremmo definire pandemia di confine la sfilza di disagi, complicazioni e assurdità che nel corso dell'annus horribilis che ci stiamo - speriamo - lasciando alle spalle hanno visto tristi protagonisti le genti di confine, quelle che per vari motivi si trovano a varcare i valichi interstatali con ritmo quotidiano o comunque molto frequente".

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale della Slovenska Skupnost, Igor Gabrovec: "L'ingresso della Slovenia in area Schengen con il conseguente superamento dei controlli ai confini ci avevano abituati a vivere questi luoghi in modo molto più rilassato, sviluppando relazioni personali e professionali che non consideravano più le divisioni politico/amministrative. Con l'esplodere della pandemia da Covid gli Stati europei hanno iniziato fin da subito e ciascuno a modo suo ad assumere ogni tipo di provvedimento per il contenimento della diffusione del virus, facendo così mancare l'indispensabile visione d'insieme e soprattutto la coerenza logica ed operativa delle azioni".

"Vittime di quello che potremmo comunemente definire un danno collaterale - prosegue il consigliere - le popolazioni che vivono a ridosso del confine, che si vedevano così calare con ritmo incessante e variazioni quasi settimanali obblighi e regole diverse a seconda dell'autorità - italiana, slovena, regionale - che andava ad emanarle. Provvedimenti a senso unico, quasi mai concordati tra le diverse autorità. Eravamo così arrivati a vari estremi e per fortuna solo temporanei, come la chiusura dei valichi minori con conseguenti grossi disagi soprattutto alle migliaia di lavoratori e studenti che attraversano quotidianamente il confine italo-sloveno, i tamponi obbligatori con cadenza settimanale, i diversi periodi di quarantena per chi oltrepassava, eccetera".

"Per arrivare all'ultima, in ordine cronologico, delle assurdità: da pochi giorni a fronte del libero ingresso dall'Italia dei cittadini del Fvg in Slovenia ci si trova invece a dover presentare un tampone negativo ad ogni rientro in Italia, addirittura a prescindere dal possesso o meno del certificato di avvenuta vaccinazione - fa notare Gabrovec - o superamento recente dell'infezione da Covid".

"I Governi dimostrano di conoscere poco le condizioni e le esigenze di chi vive ai confini. È forte la sensazione di assistere a provvedimenti alquanto affrettati e decisi senza sentire e men che meno coinvolgere Regioni e sindaci a ridosso del confine. Da qui - conclude il consigliere - un forte appello ai Governi affinché provino a coordinare il regime degli spostamenti transfrontalieri, altrimenti affronteremo soltanto un caos a singhiozzo e disagi per tutti, con forti ripercussioni anche a medio-lungo termine sui rapporti ed equilibri sociali ed economici di tanti cittadini, famiglie ed imprese in una stagione che, tra l'altro, vede di giorno in giorno migliorare i successi nel contenimento dell'epidemia". ACON/COM/fa



Igor Gabrovec (Slovenska Skupnost)