Viabilità: Moretuzzo (Patto), in montagna servono più manutenzioni
(ACON) Trieste, 24 mag - "La viabilità in montagna ha bisogno
di manutenzioni tempestive, non di opere inutili e costose",
commenta il capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo
Moretuzzo, annunciando in una nota un'interrogazione del Gruppo
consiliare sulle tempistiche per il ripristino regolare della
viabilità sulla strada che collega Forni Avoltri a Frasseneto,
Sigilletto e Collina, facendosi, in tal modo, portavoce di
numerose sollecitazioni pervenute da cittadini del territorio
interessato.
Dopo la frana dello scorso inverno, che ne ha causato la chiusura
per un mese, l'arteria è stata riaperta a senso unico alternato,
regolato da un semaforo, con il transito dei veicoli limitato a
una sola corsia "con comprensibili disagi per i residenti, ma
anche per i proprietari di seconde case e i turisti, diretti, tra
gli altri, al comprensorio del Coglians con il lago Volaia e il
rifugio Marinelli, e che saranno sempre più numerosi vista la
stagione estiva ormai alle porte".
"Da mesi, nulla si muove. La carreggiata in funzione è in grave
dissesto e, dunque, pericolosa per chi la percorre. Una
situazione che va sanata quanto prima - afferma Moretuzzo -: i
residenti e l'avvio della stagione turistica hanno bisogno di
risposte concrete. Mentre si discute del ripristino della
viabilità agro-silvo-pastorale tra Casera Val Collina e il
rifugio Marinelli, per il quale la Giunta Fedriga è disponibile a
investire oltre 1 milione di euro con l'obiettivo dichiarato di
metterla in sicurezza, anche nel tratto finale rispetto al quale
si è registrata una forte mobilitazione popolare contraria
all'intervento per il pesante impatto ambientale, la strada tra
Forni Avoltri e Collina - per la quale è evidente l'esigenza
immediata di messa in sicurezza - rimane ostruita per mesi".
"Una precarietà che caratterizza anche la viabilità di molte
altre zone montane, ma la Giunta Fedriga preferisce destinare le
risorse a nuovi impianti sciistici in buona parte dei quali, in
pochi anni, non sarà più possibile sciare per effetto della
diminuzione delle precipitazioni nevose e dell'aumento delle
temperature - osserva ancora il consigliere - . Ancora una volta
ribadiamo l'importanza di non disperdere risorse pubbliche
preziose che servirebbero per ben altri progetti finalizzati al
rilancio della montagna, anche dal punto di vista sociale, e
all'imprescindibile manutenzione e messa in sicurezza delle
strade esistenti".
ACON/COM/fa