Salute: Cosolini (Pd), essere basagliani non diventi uno svantaggio
(ACON) Trieste, 25 mag - "Essere basagliani non deve costituire
un titolo di merito nei concorsi? Basta, però, che non diventi
invece uno svantaggio".
Lo auspica in una nota il consigliere regionale Roberto Cosolini
(Pd), commentando "le dichiarazioni dell'assessore regionale alla
Salute, Riccardo Riccardi, riguardo la lettera firmata da Roberto
Mezzina, Franco Perazza, Renzo Bonn, Mauro Asquini e Angelo
Cassin, già direttori dei dipartimenti di Salute mentale di
Trieste, Gorizia, Udine, Alto Friuli e Pordenone".
"È un dato di fatto - aggiunge l'esponente dem - che si colga da
tempo, nel Governo regionale, un clima non positivo verso
l'esperienza consolidata della psichiatria a Trieste e in
regione, fra tentativi di accorpamento, semplificazione e
ridimensionamento dell'esperienza delle micro aree. Sento troppo
spesso dire che la politica di chi guida oggi la Regione, a
differenza di ciò che sarebbe successo in passato, non si
occuperebbe di nomine in sanità e non vorrei che fossimo in
presenza di una excusatio non petita".
"All'assessore ricordo allora che l'esperienza partita da Trieste
con Franco Basaglia - continua Cosolini - è diventata un modello
innovativo riconosciuto ed emulato a livello internazionale.
Questa si è poi tradotta in un'esperienza di sanità territoriale
avanzata, capace di cogliere le cause di numerose patologie in
situazioni di malessere ed esclusione sociale, ponendo perciò in
atto interventi innovativi per promuovere la salute dei
cittadini. La salute mentale richiederà, nei tempi che verranno,
risorse e servizi, non certo ridimensionamenti, per far fronte
alle evidenti conseguenze della pandemia e della crisi economica
e sociale che ne è derivata".
"Sarebbe grave ritrovarsi di fronte a un arretramento di
esperienze - conclude la nota del Partito democratico - che hanno
liberato diritti delle persone e realizzato percorsi di recupero
e reinserimento a tutto campo, a vantaggio di scelte che
ripropongano sistemi a porte chiuse o, comunque, riducano e
accorpino i servizi di salute mentale. Andando così contro
decenni di storia a favore di utenti e famiglie: una storia di
eccellenza riconosciuta livello nazionale e internazionale.
Trieste ha vissuto una grande esperienza di innovazione a partire
dalla riforma Basaglia e, certo, non potrebbe accettare
passivamente una restaurazione".
ACON/COM/db