Alpini: in V Comm primo passo condiviso verso Giornata riconoscenza
(ACON) Trieste, 26 mag - Un apprezzamento trasversale per
ringraziare gli alpini, auspicando di pervenire a una legge priva
di etichette politiche e in grado di rappresentare il Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia nella sua completezza. Una
condivisione a 360° per ora auspicata da tutti gli schieramenti a
patto, ovviamente, che nelle prossime occasioni di valutazione
vengano accolti ed elaborati i suggerimenti e gli spunti attesi
anche da una serie di audizioni.
Massima condivisione, dunque, durante i lavori della V
Commissione che, presieduta da Diego Bernardis (Lega), era
chiamata a seguire l'illustrazione della proposta di legge 137
dedicata alla Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli
alpini.
Per procedere all'esame del documento, invece, sarà necessario
attendere una successiva convocazione, giacché è necessario anche
il parere preventivo per le parti di competenza da parte della VI
Commissione, rappresentata nella circostanza dal suo presidente
Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar).
L'iniziativa è stata illustrata dal suo primo firmatario Elia
Miani (Lega) che, inizialmente affiancato da altri dieci colleghi
del Carroccio, ha trovato progressivamente anche le adesioni del
Gruppo del Progetto Fvg/Ar (Mauro Di Bert, Edy Morandini e lo
stesso Sibau) e, in aula, anche del capogruppo di Forza Italia,
Giuseppe Nicoli.
Attraverso i suoi 10 articoli (suddivisi in 2 titoli che
disciplinano, rispettivamente, i principi e le finalità, nonché
le azioni di promozione e gli interventi di sostegno), la pdl
mira a promuovere lo spirito di solidarietà e di volontariato che
anima l'Associazione nazionale Alpini (Ana), trasmettendone i
valori storici, sociali e culturali, soprattutto alle giovani
generazioni. Inoltre, viene suggerito che il 6 maggio di ogni
anno venga celebrata la Giornata della riconoscenza per la
solidarietà e il sacrificio degli alpini in ricordo del terremoto
del 1976.
"Il testo proposto - ha spiegato Miani - sostiene e promuove
attività dirette a diffondere, tenere vive e tramandare le
tradizioni degli alpini, difenderne le caratteristiche,
illustrarne le glorie e le gesta, valorizzarne il patrimonio
storico e culturale. Un intervento incisivo e sistematico - così
lo ha definito - diretto a riconoscere le attività degli alpini,
corpo indissolubilmente legato alla nostra terra".
Un obiettivo da raggiungere attraverso la promozione nelle
scuole, l'istituzione di borse di studio e il finanziamento di
viaggi di istruzione e di eventi per incentivare lo studio della
cultura letteraria, storica e musicale legata al corpo degli
alpini. Vengono previste anche la conservazione e la
valorizzazione di numerosi rifugi e bivacchi presenti in regione,
nonché la concessione di contributi per raduni, cerimonie,
manifestazioni, mostre, convegni e pubblicazioni.
Antonio Calligaris (Lega), prima di approfondire l'articolato e
anticipando la massima apertura davanti a eventuali idee per il
suo miglioramento, ha auspicato che "possa essere concesso il
giusto valore alla proposta e, al tempo stesso, al contributo
dell'Ana. Inoltre, mi auguro che sia possibile procedere a una
serie di audizioni con i suoi rappresentanti a vantaggio di tutti
i commissari".
La discussione generale è stata aperta da Franco Iacop (Pd) che
ha evidenziato come "per avere davvero un senso, a questa pdl
serve l'unanimità dell'intero Cr. Ritengo però necessario
coinvolgere anche gli altri corpi che si sono adoperati in
seguito al terremoto. Noi siamo disponibili a lavorarci sopra".
Di Bert, subito dopo, si è detto "sicuro dell'apertura da parte
dei promotori verso riflessioni condivisibili per una legge che,
qualora non pienamente condivisa dall'Aula, risulterebbe sgradita
anche ai destinatari".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha invece suggerito di "rendere
i contenuti più specifici, evitando elementi retorici che
rischiano di fare torto ad altre realtà. Sono perplesso riguardo
la data del 6 maggio, mentre auspico il coinvolgimento delle
donne". Tiziano Centis (Cittadini), a sua volta, ha caldeggiato
"la possibilità di procedere alle audizioni, senza dimenticare
altri importanti gruppi che hanno avuto un ruolo importante.
Purtroppo, gli anni passano e questo grande mondo si stringe".
Proprio a tale proposito, sottolineando le sue dirette esperienze
da alpino, il pentastellato Mauro Capozzella ha spiegato che "non
esiste una crisi di vocazione ma, piuttosto, un problema
strutturale: l'assenza della leva obbligatoria, infatti,
pregiudica il ricambio e lo spirito di corpo degli alpini che
nasce solo dalla frequentazione e dal vissuto. Cercherò di
arricchire questa pdl, affinché non venga svilita e ridotta a una
bandierina politica. Gli alpini, infatti, sono sempre stati una
realtà apolitica che affonda le sue radici nel territorio".
Ancora Miani, chiudendo gli interventi, ha infine confermato la
massima disponibilità ad accogliere le varie istanze, perché
"questa legge deve diventare, se approvata, una legge dell'intero
Cr Fvg".
ACON/DB-fa