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Dragaggi: Scoccimarro in IV Comm, domani protocollo d'intesa in Giunta

27.05.2021
16:30
(ACON) Trieste, 27 mag - "Domani porteremo in sede di Giunta l'accordo per il protocollo d'intesa relativo ai dragaggi. Per la prima volta in Italia ci saranno le firme delle Capitanerie di porto insieme a quelle di Ogs, Arpa, Soprintendenza, Autorità portuale e Provveditorato ai Lavori pubblici. Si tratta di un atto molto importante che potrà aiutarci a evitare futuri blocchi istituzionali".

Lo ha anticipato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, intervenendo on line durante i lavori della IV Commissione consiliare, presieduta da Mara Piccin (Forza Italia), dedicati alle audizioni sul tema della controversa gestione delle attività di dragaggio nel periodo 2013-21. All'incontro hanno partecipato per diretta competenza anche alcuni componenti della II Commissione, presieduta da Alberto Budai (Lega).

"Tutti vogliamo lo stesso risultato - ha aggiunto Scoccimarro, da gennaio assessore con specifica competenza sul tema - e l'esempio di Marano è ormai lampante: delibere firmate, fondi stanziati e progetti pronti ma poi arriva uno stop che ferma le draghe perché, se si muovono, vengono sequestrate. Sono comunque convinto che troveremo una soluzione".

Il collega di Giunta con deleghe a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, da remoto ha ricordato che "prima del commissariamento tra Grado e Marano si era scavato davvero molto. Per quanto complessa, esiste ora una sola soluzione: portare l'attenzione a livello governativo nazionale per trovare una corretta strada giuridica e legislativa verso un'attività di escavo fruttifera per il lavoro e tranquilla riguardo eventuali avvisi di garanzia".

Le difficoltà a eseguire gli indispensabili dragaggi nelle lagune del Friuli Venezia Giulia e altre opere ad essi funzionalmente collegate (come lo stato dei canali d'accesso) sono fondamentalmente legate a una serie di progressivi passaggi di competenze e responsabilità tra Regione Fvg e Stato centrale. Questa, in sintesi, la principale chiave di lettura emersa a margine della richiesta di audizione che aveva visto la dem Mariagrazia Santoro in veste di prima firmataria (affiancata dai colleghi di partito Diego Moretti e Nicola Conficoni), insieme al forzista Giuseppe Nicoli, Tiziano Centis (Cittadini), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Cristian Sergo (M5S).

Il compito di illustrare l'articolata vicenda è stato affidato al direttore centrale Attività produttive e Turismo, Magda Uliana, già ai vertici della direzione centrale Infrastrutture nei giorni del passaggio delle competenze dal Commissario delegato per la gestione dell'emergenza nella Laguna di Marano e Grado alla Regione Fvg.

"Nel 2013 avevo accettato l'incarico - ha sottolineato Uliana - nella logica di risolvere i problemi e non solo di studiarli, per quanto passaggio fondamentale. Sono ottimista sul fatto che le cose possano essere sistemate, perché patrimoni enormi devono essere messi nelle condizioni di esprimersi. Il tema dei dragaggi è economico e solo con una maggiore condivisione tra le strutture deputate a intervenire potrà avere un altro esito".

Il dibattito è stato aperto dal capogruppo dem Moretti che ha parlato di materia "molto complessa con risvolti penali non banali. Non ci interessa cercare colpevoli, ma i problemi vanno risolti. L'economia legata al turismo marino è ambito fondamentale e non si può pensare di affrontarlo con sopralluoghi e incontri senza mettere le mani nel fango, prendendosi le proprie responsabilità".

Il capogruppo forzista Nicoli si è detto "d'accordo con Uliana quando sostiene che, alla fine, queste questioni determinano la vita o la morte di infrastrutture importanti, come quelle portuali, intorno alle quali si sviluppano attività industriali e commerciali. Come Regione non possiamo delegare le scelte a enti dello Stato per un destino che, invece, è il nostro. Serve perciò una collaborazione leale con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mit) per una serie di accordi che risolvano i problemi con gli uffici periferici".

Il leghista Lorenzo Tosolini (Lega), affiancato dai colleghi Maddalena Spagnolo e Stefano Turchet, ha ribadito le "difficoltà nei rapporti con lo Stato centrale e suoi organi periferici che mantengono competenze non reali e ritardano i lavori. La soluzione dev'essere politica, ma anche amministrativa: lo Stato non può con una mano chiudere un accordo e con l'altra dare via libera a realtà locali che ne impediscono l'efficacia". Honsell, dal canto suo, ha auspicato "una forte volontà politica per superare le difficoltà, affrontandole senza limitarsi a guardare e prendendosi anche qualche rischio".

Sergo (M5S) ha suggerito che "a parte l'emergenza da Covid-19, niente potrebbe giustificare di più la convocazione di una Commissione speciale", mentre Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha rimarcato che "è mancato il Sistema regione. Il presidente Massimiliano Fedriga ha ribadito la volontà di mettere mano ai patti con lo Stato: se è vero, nella prossima trattativa la Giunta deve rivendicare fino in fondo una competenza che ci è stata data e per la quale si è lavorato, dimostrando anche la capacità di gestirla".

Santoro, assessore regionale alla Pianificazione territoriale e ai Lavori pubblici nei giorni del passaggio delle consegne dal Commissario, ha infine evidenziato di "aver sentito troppo spesso raccontare una realtà non vera. Anch'io, come la presidente Piccin, sono contro la cultura del sospetto, promuovendo altresì quella dell'operatività. Nelle parole di Uliana ho ritrovato tutte le difficoltà per riuscire a fornire risposte concrete, nonostante dedizione e operosità. Nel 2013 - ha concluso - era stato però attuato un trasferimento di responsabilità e operatività, concretamente attuato dal Centrosinistra attraverso interventi per quasi 32 milioni di euro". ACON/DB-fa



Mara Piccin (FI), presidente della IV Commissione, insieme a Magda Uliana
Mariagrazia Santoro, Diego Moretti e Nicola Conficoni (Pd), insieme a Furio Honsell (Open Fvg), durante l'intervento dell'assessore Fabio Scoccimarro
Cristian Sergo (M5S) e Giuseppe Nicoli (FI)
Maddalena Spagnolo e Stefano Turchet (Lega)