Tutela donne: gruppo ristretto III Comm individua percorso verso norma
(ACON) Trieste, 31 mag - Pervenire a una norma quanto più
aggiornata possibile, adatta ad affrontare i nuovi e preoccupanti
fenomeni di violenza emersi in epoca recente, al fine di
trasformare la preesistente legge regionale 17/2000 in un
documento ancor più efficace, inclusivo e moderno.
Questo l'obiettivo del percorso individuato dal Comitato
ristretto della III Commissione consiliare presieduta da Ivo
Moras (Lega) che, in occasione della sua prima seduta tematica
specifica, ha espresso a maggioranza la decisione di utilizzare
come testo base la proposta di legge 127 siglata dai
rappresentanti forzisti Mara Piccin (prima firmataria), Giuseppe
Nicoli e Franco Mattiussi.
Il documento, trasmesso anche alla Commissione regionale per le
pari opportunità (Crpo) e al Garante regionale dei diritti della
persona, ha come titolo quello di Testo unico degli interventi
per la tutela delle donne vittime di violenza.
Durante i lavori l'attenzione dei consiglieri, tuttavia, è stata
dedicata in egual misura anche alla pdl 6, istanza pentastellata
incentrata sulle Norme per la promozione della cultura
dell'inviolabilità e per il contrasto di ogni forma di violenza e
discriminazione, presentata da Ilaria Dal Zovo insieme agli altri
colleghi di partito.
"Affrontiamo un argomento molto importante che ruota intorno a
entrambe le due pdl. Oggi - aveva anticipato Moras - è necessario
dare un'impostazione precisa alla strada operativa da seguire,
elaborando i contenuti da presentare in sede di Commissione dopo
aver proceduto anche a una serie di audizioni intermedie. Lo
scopo, a fine percorso, è quello di portare in Aula un testo il
più condiviso possibile".
In sede preliminare Dal Zovo e Piccin hanno illustrato le
rispettive pdl (6 capi e 20 articoli complessivi per la 6, 23 per
la 127), iniziando da quella dell'esponente del Movimento 5
Stelle che "vuole suggerire alcune proposte - ha sottolineato -
che, partendo dalle donne, si allargano però a ogni forma di
violenza e discriminazione, ampliando il registro quanto più
possibile anche ad altri soggetti". Tra gli elementi maggiormente
caratterizzanti sono stati indicati la rete antiviolenza, la
formazione in ambito scolastico, la sensibilizzazione e la
comunicazione, oltre a un Piano triennale di prevenzione.
Piccin, dal canto suo, ha subito evidenziato "un'attenzione
specifica sulle donne, attraverso una serie di integrazioni e la
ripresa di alcune azioni già applicate". In questo caso si parla
anche di centri antiviolenza, case rifugio, rapporti e
convenzioni con le strutture pubbliche, istituzione di un fondo
di solidarietà e patrocinio legale anche per gli orfani di
femminicidio. "Il tutto - è stato ribadito - sempre in
coordinamento con i Comuni del Friuli Venezia Giulia".
La discussione è stata aperta da Maddalena Spagnolo (Lega) che ha
parlato di "un tema di estrema attualità. Io stessa avevo
presentato una pdl per l'istituzione del Garante a tutela delle
vittime di reato, evidenziando l'importanza di seguire con
attenzione la problematica al femminile. Sarebbe interessante
introdurre il tema anche in questo contesto per giungere a un
atto completo ai fini di un'azione regionale sempre più efficace".
Mariagrazia Santoro (Pd) ha chiesto indicazioni riguardo "i punti
innovativi della 127 rispetto la Lr 17/2000. Ritengo inoltre che
la programmazione vada pensata oltre al periodo limitante dei tre
anni e che eventuali audizioni possano aiutarci a individuare lo
strumento operativo più completo". Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg) ha invece auspicato "un intervento molto rapido e capace di
comprendere tutte le nuove forme di consapevolezza. Solo
allargando l'analisi della violenza di genere a tutte le sue
espressioni saremmo in grado di reagire alle necessità della
nostra epoca in maniera completa. Altrimenti, sarebbe
un'occasione persa".
Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar) ha invitato a portare "idee
importanti per creare la miglior legge possibile in vista
dell'esame dell'Aula. Serve un accordo politico, ma anche una
disponibilità tecnica. Sarebbe corretto - ha aggiunto - partire
proprio dalla pdl 127". Per contro, Dal Zovo ha rimarcato che "in
tal modo, però, verrebbero tagliati fuori tutti gli altri
contenuti fondamentali da noi suggeriti e ciò costituirebbe un
errore".
ACON/DB-fa