Tutela donne: Dal Zovo (M5S), su Lr antiviolenza visione limitata Cdx
(ACON) Trieste, 31 mag - "Una partenza negativa dove, a
emergere, è la visione limitata del Centrodestra sul fenomeno
della violenza e della discriminazione".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Ilaria Dal Zovo, prendendo la parola dopo la riunione del
Comitato ristretto, convocato in seno alla III Commissione, che
si è occupato della proposta di legge del Gruppo pentastellato
"per la promozione della cultura dell'inviolabilità e per il
contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione" e della
pdl di Forza Italia contenente "interventi per la tutela delle
donne vittime di violenza".
"Abbiamo sostenuto la necessità di utilizzare la nostra proposta
come testo base, in quanto più organica e fondata su principi più
ampi per quanto concerne il contrasto alla violenza di genere e a
ogni forma di discriminazione. Altre Regioni - spiega Dal Zovo,
prima firmataria del documento presentato dal M5S - sono già
intervenute in questo senso con norme e finanziamenti ad hoc.
L'ultimo esempio è l'Emilia Romagna, che ha stanziato 2 milioni
di euro a questo scopo".
"La Maggioranza, al di là delle dichiarazioni di facciata sulla
volontà di combattere violenze e discriminazioni sotto qualsiasi
aspetto, al momento di votare - sottolinea la consigliera - ha
scelto come testo base la proposta di FI. Il tema della violenza
sulle donne è sicuramente importante e va affrontato, tanto più
che la legge regionale in materia è del 2000, ma anche la cronaca
recente ci dice come le vittime non siano soltanto le donne".
"Un tema così delicato andrebbe affrontato con una visione aperta
e nella maniera più inclusiva possibile. Dal Centrodestra,
invece, abbiamo riscontrato da subito un atteggiamento ambiguo,
che rischia di lasciare fuori dai possibili beneficiari della
legge tante persone che sono bersaglio di atti violenti. Siamo
nel 2021 - conclude la nota - e il tema della lotta alle
discriminazioni deve entrare nelle agende politiche dei Consigli
regionali".
ACON/COM/db