Scuola: Moretuzzo (Patto), assicurare presenza e numero insegnanti
(ACON) Trieste, 9 giu - "È passato quasi un anno e mezzo da
quando l'epidemia ha sconvolto le vite di tutti noi, eppure
mentre per tante categorie la politica ha avviato con
tempestività un ragionamento per individuare le migliori
soluzioni a loro sostegno, alla scuola non è stata riservata la
giusta attenzione. Anche in Friuli Venezia Giulia. Eppure la
scuola è il luogo in cui concretamente si disegna il futuro dei
nostri giovani e, dunque, della nostra terra: è un dato di fatto,
non retorica".
È quanto ha affermato il capogruppo del Patto per l'Autonomia in
Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo, a margine della seduta
della VI Commissione che ha visto l'audizione delle
rappresentanti del Movimento studentesco per il futuro (Mspf) il
cui "efficace intervento - dice Moretuzzo nella sua nota - ha
evidenziato nuovamente le tante criticità relative al mondo della
scuola, che vanno affrontate con urgenza".
"Come è stato sottolineato da mesi da gruppi spontanei come
Priorità alla scuola, le chiusure degli istituti scolastici sono
state fin troppe volte le scelte più facili, a fronte di dati e
tempistiche quasi mai chiari e trasparenti. Tutto ciò ha avuto un
impatto molto forte sugli studenti: secondo recenti ricerche nel
corso della pandemia il 16% della popolazione italiana ha
manifestato sintomi di depressione, ma fra i più giovani la
percentuale è pressoché raddoppiata, arrivando a toccare
l'altissima percentuale del 35%".
"Una situazione che va affrontata subito con strumenti adeguati -
ha sollecitato Moretuzzo -. La chiusura delle scuole ha costi
altissimi nel breve e nel lungo periodo. Per questa ragione, il
ritorno in classe a settembre dovrà essere assicurato mettendo
studenti e insegnanti nelle condizioni di superare una fase di
emergenza che è durata fin troppo a lungo. Si deve quindi
procedere con tempestività alle nomine degli aspiranti docenti,
evitando il ripetersi di situazioni di incertezza legate a
convocazioni e concorsi, così come è successo frequentemente
negli ultimi anni. Le classi affollate sono un problema che si
trascina da tempo: si velocizzino le assunzioni e si mettano in
campo tutte le strategie necessarie per superare questa
criticità".
"Servono adeguate risorse per l'edilizia scolastica, che in molte
aree del Fvg è vetusta: il 10% del patrimonio edilizio regionale
è stato costruito precedentemente al 1920 e il 41% tra il 1946 e
il 1960, quindi, come hanno evidenziato anche le rappresentanti
del Mspf, più della metà dell'esistente risale a più di 60 anni
fa".
Moretuzzo sottolinea quindi "l'inadeguatezza rispetto alle sfide,
a cominciare da quella demografica, che il futuro ci presenta.
Gli investimenti in edilizia scolastica sono necessari per
garantire la sicurezza, ma anche per rispondere alle nuove
esigenze di natura didattica, prevedendo per esempio lo
svolgimento di attività laboratoriali al passo con i tempi o
anche all'aperto, in spazi idonei".
ACON/COM/rcm