Fvg-Ue: III Comm, in arrivo green pass e ricette bianche digitali
(ACON) Trieste, 14 giu - La nostra Regione sta lavorando per l'emissione del certificato verde collegato al Coronavirus, per arrivare presto alla digitalizzazione anche della ricetta bianca dopo che da tempo è stata digitalizzata quella rossa e per innovare la cartella clinica digitale che ormai ha 20 anni di vita.
È quanto emerso dai lavori della III Commissione consiliare,
presieduta da Ivo Moras (Lega), riunitasi alla presenza del
vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
per analizzare le parti di competenza del programma di lavoro
della Commissione europea 2021.
Il Servizio sanitario regionale del Friuli Venezia Giulia è tra gli unici, a livello
europeo, ad avere un sistema informativo sanitario e sociale
integrato, con un'importante storicità presente nelle banche dati
e nei registri, è quindi stato detto alla Commissione. Tra gli
obiettivi del decennio digitale europeo che guarda al 2030 è
previsto che il 100% delle cartelle cliniche siano digitalizzate
e disponibili online. Considerato l'elevato livello di
informatizzazione del nostro Ssr, nonché i prossimi investimenti
che utilizzeranno anche il contribuito dei fondi del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la Regione presidierà
gli interventi proposti a livello europeo.
Per quanto attiene l'aspetto delle banche dati e della tutela
della privacy in sanità, la direzione Salute ha fatto sapere di
aver istituito e di coordinare un gruppo regionale sulla privacy
formato da tutti i referenti di settore delle Aziende sanitarie e
degli istituti di ricerca Irccs.
Quanto ai documenti scaricabili dalla piattaforma elettronica di
Servizi salute in mobilità (Sesamo), che oggi interessano il
cittadino in particolare per quanto attiene la Covid-19, dai
ricoveri ai tamponi e alle vaccinazioni, si è appreso che, dagli
11.015 cittadini per 57.633 accessi e 12.487 fascicoli sanitari
elettronici (Fse) consultati nel 2019, si è passati a 158.855
cittadini a maggio 2021, per 2.235.410 accessi e 191.227 Fse
consultati, registrando il 71% in più di accessi rispetto al
medesimo periodo del 2020.
La sfida ora è il caricamento automatico, tramite Sesamo, nel Fse
del Digital Green Certificate (Dgc), il certificato verde che
attesterà la vaccinazione, la guarigione e l'effettuazione di
test molecolari o antigenici per la ricerca del Sars-Cov-2.
Sperimentale a livello nazionale dal 15 giugno prossimo e dal
primo luglio a livello di Unione europea, conterrà un codice a
barre bidimensionale (QRcode) e avrà un identificativo unico
nazionale. Il Dgc sarà gratuito e disponibile in due lingue,
italiano e inglese.
Guardando all'aspetto internazionale, la direzione Salute ha
parlato anche dei nuovi servizi sanitari elettronici
transfrontalieri che entreranno gradualmente in funzione in 25
paesi dell'Ue entro la fine del 2025, oltre al progetto, iniziato
il primo aprile 2017 e che terminerà il 30 giugno 2022 per la
costruzione di un network di servizi sanitari transfrontalieri
voluto per dare ai cittadini dell'area del Gruppo europeo di
cooperazione territoriale Gorizia-Nova Gorica (Gect GO) la
possibilità di utilizzare servizi sanitari da entrambe le parti
del confine, indipendentemente dallo stato di provenienza.
Nell'ambito della discussione generale con i consiglieri, i
tecnici hanno replicato a Simona Liguori (Cittadini)
sull'importanza di snellire le procedure per le prenotazioni
delle vaccinazioni presso gli ambulatori dei medici di base, ma
anche che il portale Insiel di continuità della cura, su cui
sempre i medici di famiglia registrano le attività vaccinali, si
interfacci meglio con il sistema di prenotazione Cup Web
regionale e con il sistema di registrazione e comunicazione
nazionale vaccini.
Da parte di Furio Honsell (Open Fvg), in primis ancora una volta
la richiesta che il software di Insiel sia Open Source, mentre
Andrea Ussai (M5S) ha puntato il dito sull'aspetto della
condivisine dei dati tra più soggetti sanitari e la tutela della
privacy, sulla sperimentazione del Centro unico di prenotazione
(Cup) transfrontaliero e sull'aggiornamento dei certificati verdi.
Walter Zalukar (Misto) si è informato sulla possibilità di
riprendere il progetto, fermo al 2015, che prevedeva un sistema
di soccorso transfrontaliero per cui i servizi di emergenza
sanitaria potevano essere utilizzati scambievolmente tra Fvg e
Slovenia.
In chiusura, il vicegovernatore Riccardi ha evidenziato copme il
Friuli Venezia Giulia possieda un grande patrimonio di dati
informatizzati che, però, viene utilizzato in modo limitato.
Inoltre, la gestione della pandemia ha messo in evidenza come non
ci si possa limitare a creare un sistema interconnesso a livello
regionale, ma deve essere nazionale se non internazionale. Anche
la questione della vaccinazione dei turisti impone una
interconnessione tra tutte le Aziende sanitarie delle Regioni. Il
fatto, poi, che il Fvg possieda sui ricoveri dati digitalizzati
già a partire dal 1979 dimostra come sia una Regione da sempre
all'avanguardia. Riccardi, quindi, confida che l'esperienza Fvg
sia esposta nella sessione europea affinché ne possano trarre
beneficio altre realtà.
ACON/RCM-fc