Turismo: Bini in II Comm, 57 milioni di investimento su montagna Fvg
(ACON) Trieste, 15 giu - Il gioco di parole è fin troppo
facile: la Regione sta per investire una montagna di soldi sui
poli turistici di alta quota. Si tratta, per la precisione, di 57
milioni e mezzo: ai 21,5 del precedente Piano Montagna 365 si
sono aggiunti infatti i 36 previsti dalla legge di Stabilità e
disciplinati da una delibera di Giunta del 7 maggio.
"È da 15 anni, dai 200 milioni messi in campo dalla Giunta Illy,
che non si faceva un simile sforzo finanziario per la montagna",
ha ricordato l'assessore Sergio Emidio Bini durante l'audizione
davanti ai consiglieri della II Commissione, radunati in aula dal
presidente Alberto Budai (Lega). Ma si tratta, gli hanno
contestato dall'Opposizione Enzo Marsilio (Pd), Sergio Bolzonello
(Pd) e Massimo Moretuzzo (Patto), di investimenti "poco coerenti
con Montagna 365, che creano disequilibrio tra i territori". In
parole povere, soldi che rischiano di essere spesi male.
Intervenendo da remoto, Bini ha riepilogato le cifre in ballo,
comprensorio per comprensorio. Sullo Zoncolan verranno investiti
10 milioni (7 dal Piano Montagna 365 e 3 dai fondi della
Stabilità), su Tarvisio 15 (5 dal precedente Piano, 10 dal
nuovo), su Sella Nevea 3,8 (rispettivamente 2,8 e 1), su Forni di
Sopra 7,3 (4,3 e 3), su Piancavallo 5,5 (2,5 e 3) e su Sappada 15.
L'assessore al Turismo ha poi spiegato la filosofia dei due
piani, che è quella di conferire una diversa personalità
turistica a ogni polo. Il Tarvisiano, oggi a vocazione
generalista, dovrà virare verso il no borders, Sella Nevea oggi
legato allo sci primaverile dovrà diventare il territorio degli
sport estremi e del freeride. Forni di Sopra, oggi meta di
famiglie e gruppi scolastici, dovrà sviluppare il brand Dolomiti,
lo Zoncolan dovrà attirare non solo i pendolari ma sviluppare i
servizi invernali ed estivi come Est Europa ski. Il polo di
Piancavallo, infine, è chiamato a consolidare la vocazione di
villaggio dello sport.
Alla relazione dell'assessore, che si è soffermato in dettaglio
anche sui singoli progetti, Marsilio ha contrapposto il dubbio
sulla sostenibilità di questi investimenti. "Sappiamo tutti - ha
detto il consigliere Pd - che la gestione ordinaria dei poli è in
passivo: per quanto tempo la Regione potrà continuare a
finanziarli? Dobbiamo pensare a interventi che riducano i costi o
aumentino le entrate, altrimenti lo sbilancio rischia di pesare
sempre di più. Sella Nevea ad esempio perde mediamente 900mila
euro all'anno".
Marsilio è preoccupato anche per la ricettività, "oggi
insufficiente a livello qualitativo e quantitativo: non si
possono aumentare gli impianti sciistici senza aumentare i posti
letto". E ha preso di mira il progetto di Sappada: "Sbagliato
riattivare Sappada 2000, si doveva progettare il collegamento con
Forni Avoltri grazie a una nuova pista da Cima Sappada".
Il collega pd Sergio Bolzonello ha invece messo in
contrapposizione Montagna 365, definito "un ottimo lavoro di
programmazione, ampiamente condiviso" agli investimenti decisi di
recente "che creeranno un disequilibrio complessivo. Sono
interventi contraddittori rispetto al piano precedente, che in
alcuni casi creeranno altro deficit e sembrano quasi risposte a
domande puntuali, al di fuori di una strategia".
Bolzonello è convinto che ne risulti penalizzato il polo di
Piancavallo, "per il quale l'investimento reale è di 1 milione
visto che 3,9 sono previsti per una pista di cui non è neanche
iniziata la progettazione". Il consigliere ha anche posto il tema
del restauro del Palapredieri, "che inizialmente doveva costare 1
milione e improvvisamente è passato a 4-5 milioni, con
conseguente trasferimento a Udine di numerose gare dei Giochi
Eyof 2023".
Secondo Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia,
si rischia invece di investire in poli dove tra una decina d'anni
sarà molto difficile sciare a causa dei cambiamenti climatici.
"La Giunta non ha tenuto conto del rapporto Arpa del marzo 2018,
che prevede un aumento della temperatura di 2-2,5 gradi nel 2050
e, già nel 2030, una diminuzione dei turisti invernali del 15 per
cento nel nordest".
Hanno invece difeso le scelte della Giunta Franco Mattiussi
(Forza Italia) e Alfonso Singh (Lega). "Dobbiamo rendere i nostri
impianti competitivi con Veneto e Alto Adige", ha detto il
forzista, che condivide l'appello di Mauro Capozzella. Il
consigliere M5S aveva chiesto alla Giunta di fare pressing sul
Governo per allargare al settore alberghiero i bonus edilizi. Il
consigliere leghista ha invece ricordato a Bolzonello che
"Piancavallo beneficia di investimenti per 5,5 milioni, e già ora
vive soprattutto di turismo estivo: è lì che si deve puntare".
Ha parlato di Piancavallo anche Bini nella sua controreplica: "A
questa località resta assegnato il 10 per cento dell'investimento
complessivo". L'assessore ha poi giustificato la scelta sul
Palapredieri ("Il restauro costa 4-5 milioni, spostare parte dei
Giochi a Udine 750mila euro, e lavoreremo comunque su quella
struttura") e ribadito che la montagna friulana ha interessanti
prospettive di sviluppo: "In questi mesi - ha riferito - abbiamo
avuto molte interlocuzioni con imprenditori veri, pronti a
investire sulle nostre località".
Citando i dati del margine operativo lordo nei vari impianti,
Bini ha fatto notare a Marsilio che i passivi sono diminuiti
negli ultimi anni. "Siamo già intervenuti per ridurre le
perdite", è la sua conclusione.
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