Turismo: Moretuzzo (Patto), il clima cambia: progetti incompatibili
(ACON) Trieste, 15 giu - "È impensabile che l'Amministrazione
regionale si appresti ad avviare progetti per oltre 57 milioni di
euro sugli impianti sciistici quando lo studio conoscitivo,
condotto da Arpa-Osmer Fvg nel 2018, evidenzia dati
impressionanti. Tra questi, si stima una riduzione dei giorni
innevati di 15-30 all'anno e una previsione, nei prossimi anni,
di una quota neve stabile sopra i 1800 metri di altitudine,
stante un aumento medio della temperatura invernale, nel migliore
dei casi, di 2 gradi centigradi".
Lo rimarca in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia
nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo
Moretuzzo, prendendo la parola a margine della seduta della II
Commissione consiliare che ha ospitato le audizioni
dell'assessore regionale al Turismo e del direttore generale di
PromoTurismoFvg sugli investimenti turistici nel settore montano.
"Quasi un anno fa - ricorda Moretuzzo, insieme al consigliere
Giampaolo Bidoli - eravamo stati primi firmatari di una richiesta
di audizione sul tema degli investimenti relativi ai poli
sciistici regionali. La richiesta nasceva all'indomani
dell'approvazione in sede di assestamento di una norma che
stanziava 6 milioni di euro, finalizzati a lavori relativi a
impianti sportivi interessati dalla manifestazione di Eyof 2021,
accanto ai quali si annunciavano ulteriori investimenti da parte
di PromoTurismoFvg, destinati a sostenere finanziariamente
interventi su impianti sportivi invernali".
"Già allora - dettaglia la nota - avevamo chiesto che il
Consiglio regionale fosse portato a conoscenza delle
progettualità che si intendevano realizzare rispetto ai vari
impianti per gli sport invernali, anche alla luce dei cambiamenti
climatici che necessariamente imporrebbero un ripensamento
generale delle politiche sul turismo invernale montano".
"A distanza di quasi un anno, però, l'audizione non si è svolta e
pare che Arpa-Osmer Fvg - evidenziano Moretuzzo e Bidoli - non
sia stata ascoltata nella redazione di questa progettualità e che
non abbia potuto rappresentare quali scenari si prefigurino,
rispetto ai singoli interventi, tenuto conto dei cambiamenti
climatici".
"Risorse così importanti - conclude la nota del Patto - devono
essere investite solo se vi è la garanzia che i benefici per il
territorio e per la popolazione regionale saranno garantiti anche
nel lungo periodo. È finita l'era della politica miope che spende
qui e ora: bisogna, piuttosto, puntare sulle progettualità in
grado di cogliere i cambiamenti che si stanno registrando a
livello climatico".
ACON/COM/db