Ripartenza: rapporti con Ue, le ricette delle eccellenze scientifiche
(ACON) Udine, 16 giu - Le eccellenze scientifiche del Friuli
Venezia Giulia nell'ambito dell'istruzione, della formazione e
della ricerca hanno recepito con esplicito apprezzamento e
auspici costruttivi gli stimoli e i contenuti legati alla
documentazione inerente le finalità della Sessione europea 2021.
Sia come suggeriti originariamente a livello internazionale che
come successivamente elaborati nel corso dei lavori dei vari
organismi del Consiglio regionale Fvg.
Lo hanno esplicitato i vari rappresentanti che hanno preso la
parola all'auditorium Comelli della sede udinese della Regione
Friuli Venezia Giulia durante le audizioni che il Tavolo per la
Terza ripartenza del Fvg e la V Commissione consiliare hanno
organizzato per approfondire ulteriormente i temi della Sessione
europea con i portatori di interesse.
Roberto Pinton, rettore dell'Università di Udine, ha esordito
ringraziando "per il dossier ricevuto, ricco di sollecitazioni e
di approfondimenti". Quindi, ha toccato il tema della formazione
che "deve essere il luogo primario anche per il continuo
aggiornamento delle categorie. Elevata competitività,
divulgazione scientifica, competenza allargata, sostenibilità e
cambiamenti climatici sono altri elementi fondamentali, ma è
necessario anche fornire un contributo alla conoscenza dei
cittadini e un supporto scientifico alle decisioni". Infine,
Pinton ha indicato l'utilità di "percorsi interdisciplinari e
competenze trasversali, nonché di un rafforzamento del rapporto
università-impresa attraverso la creazione di luoghi di incontro
fisico e poli di laboratori come i tavoli tematici".
Anche il presidente dell'Istituto nazionale di oceanografia e di
geofisica sperimentale (Ogs), Nicola Casagli, ha dichiarato di
aver "apprezzato sia il documento che il programma, constatandone
le affinità con i contenuti del Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr). È necessario curare i rapporti tra ricerca e
impresa, ma un occhio di riguardo dovrebbe essere rivolto a mare
e oceani che rientrano nell'azione sul clima e che non trovano
molto spazio. Infine, attenzione anche alla riduzione dei rischi
naturali, fattore che può incidere in maniera rilevante a livello
sociale ed economico".
I lavori, moderati dal presidente del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, affiancato dal
presidente della V Commissione, Diego Bernardis, sono proseguiti
con il contributo del direttore della Scuola internazionale
superiore di studi avanzati (Sissa), Stefano Ruffo, che ha
parlato di "sfide rivolte al futuro", sottolineando l'importanza
dell'esperienza legata al "dottorato che va ulteriormente
implementata. La Sissa è una realtà piccola, ma ben incastonata a
livello regionale e capace di ottimi rapporti con gli atenei: può
costituire un elemento dell'alta formazione, catalizzando
iniziative e valorizzando la conoscenza che si sviluppa nei
nostri laboratori in un'ottica di collaborazione con il mondo
industriale".
Il Centro di ingegneria genetica e biologica (Icgeb) è stato
invece rappresentato da Luciana Zanier che ha confermato "la
piena disponibilità a supportare la Regione in tutte le attività
correlate alla collaborazione nelle aree geografiche prese in
considerazione, ma anche attraverso un'agenzia biomedica di
sviluppo in risposta alle emergenze sanitarie e per esaminare la
catena dell'approvvigionamento in termini di sicurezza".
Il direttore della struttura Innovazione di Area Science Park,
Stephen Taylor, ha rimarcato che "formazione, ricerca e
trasferimento dei risultati sono fondamentali quale investimento
per il futuro, ma importante è anche la diffusione della cultura
e della conoscenza scientifica tra la popolazione. I giovani
vanno incoraggiati a proseguire la formazione attraverso i
dottorati, allargando opzioni anche a collaborazioni in ambito
industriale. È necessario investire in ricerca e mobilità dei
ricercatori, sfruttando la posizione strategica della regione e
far venire i giovani ricercatori qui da noi".
Questa fase tematica delle audizioni è stata conclusa dal
presidente dello Ial Fvg, Umberto Brusciano (presente insieme al
dg Gabriele De Simone) che ha auspicato "un supporto sempre più
concreto da parte della Regione Fvg per non lasciare in un angolo
gli enti di formazione professionale, preziosi per l'intera
filiera, ma anche per affrontare il tema dell'abbandono
scolastico".
ACON/DB-fa