Contrasto violenza: III Comm, audizioni confermano validità pdl tutela
(ACON) Trieste, 17 giu - Fondamentalmente un testo di legge
molto buono, pur con delle sbavature, e che da tempo si
attendeva: si sono espressi in tal senso gli intervenuti in
audizione sulla proposta di legge in tema di tutela delle donne
vittime di violenza o di minaccia, inclusi i figli minorenni.
Il comitato istituito all'interno della III Commissione
consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega) la sta predisponendo
accorpando due progetti, quello della pentastellata Ilaria Dal
Zovo e quello della forzista Mara Piccin, e inserendo nel testo
anche la previsione della consigliera Simona Liguori (Cittadini)
per quanto attiene un fondo per gli orfani causa femminicidio. Il
provvedimento sarà esaminato dalla Commissione, nella sua
interezza, lunedì prossimo 21 giugno, in una seduta
calendarizzata per il pomeriggio a Udine.
Sugli aspetti da limare si sono trovati tutti in sintonia, dai
rappresentanti dei Centri antiviolenza a quelli dei Servizi
sociali dei Comuni, delle Aziende sanitarie, delle associazioni
per i diritti dei transgender.
Il primo punto emerso è la necessità di trattare separatamente i
centri antiviolenza che assistono le donne da quelli che seguono
gli uomini maltrattanti, perché le finalità delle due tipologie
di struttura non sono uguali.
Altri punti fondamentali, l'indipendenza di cui si parla per la
donna deve essere garantita anche economicamente, va specificato
che gli interventi sui minori possono essere fatti anche in
assenza del consenso paterno, va eliminata la previsione di aiuti
solo ai Comuni con più di 25mila abitanti perché vorrebbe dire
risorse solo ai quattro Comuni ex capoluogo di provincia e
Monfalcone, vanno previsti interventi anche contro il matrimonio
forzato così come contro il grave sfruttamento lavorativo con
cenni sulla legge sul caporalato, va esplicitato chi ha la regia
dei progetti antiviolenza, non vanno esclusi i casi in cui la
relazione con il padre non risulti dannosa per il figlio
minorenne e, infine, va istituito un osservatorio sul fenomeno
della violenza sulle donne e sui loro figli che aiuti a farla
emergere.
Inoltre, serve riconoscere la violenza sul luogo di lavoro,
prevedere situazioni specifiche quando si tratti di donne in
stato di gravidanza, istituire un tavolo di medicina di genere,
analizzare la transgenerazionalità del trauma, introdurre
disposizioni mirate con case rifugio dedicate ai transgender e
alle donne straniere per la loro regolarizzazione, non
dimenticando il lavoro degli enti anti-tratta, degli operatori
giudiziari e dei mediatori linguistici.
Da parte delle consigliere regionali Piccin e Dal Zovo, massima
disponibilità a verificare le eventuali modifiche al testo base.
In particolare, l'esponente di FI ha specificato che l'intenzione
è di creare un fondo unico di appoggio per tutti i Comuni e che
le dotazioni finanziarie saranno decise sulla base della
disponibilità della direzione Salute, in accordo con il
vicegovernatore Riccardo Riccardi.
Furio Honsell (Open Fvg) si è comunque chiesto se non sarebbe di
aiuto aumentare la presenza degli psicologi nel sistema
scolastico, mentre Mariagrazia Santoro (Pd) ha suggerito la
previsione di un reddito di libertà regionale, da affiancare a
quello nazionale, per aiutare economicamente le donne fragili.
ACON/RCM-fc