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Vino: Zanin riapre la guerra del Tocai, fa parte della nostra storia

17.06.2021
16:17
(ACON) Udine, 17 giu - Riaprire il dossier del Tocai dopo la storica sconfitta nella guerra legale con l'Ungheria, che ha privato il Friuli di uno dei suoi prodotti-simbolo. È questo l'obiettivo che il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, ha annunciato oggi per la prima volta durante la presentazione della Festa del vino di Bertiolo. "Mi piacerebbe - ha detto Zanin - che il Consiglio riprendesse in mano la questione, anche se non si tratta di una battaglia facile. Ma noi siamo una Regione autonoma e abbiamo un ruolo e una tradizione che l'Europa deve riconoscerci. Il Tocai friulano fa parte della nostra storia e della nostra cultura, e anche se al termine della disputa legale sono arrivati dei fondi compensativi per la promozione del nuovo nome del vitigno, io dico che la storia e la tradizione non si comprano con il denaro".

La "battaglia" di Zanin rientra in una più ampia valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti: "Bisogna incentivare - ha detto il presidente durante la conferenza stampa a Udine - i vitigni autoctoni come Ribolla, Pignolo, Refosco e Picolit, perché Chardonnay e Sauvignon si trovano dappertutto. Solo così si esalta l'identità del territorio e il vino diventa il filo conduttore del turismo lento. Non dimentichiamo - ha aggiunto Zanin - che abbiamo un patrimonio naturale e culturale di altissimo livello, e con i nostri cinque siti Unesco siamo la prima regione al mondo in rapporto al numero di abitanti". Ecco allora l'invito ai consiglieri a riaprire il dossier Tocai, sulla base della considerazione che "sulle grandi questioni questo Consiglio regionale si è sempre mostrato compatto, come dimostra anche la recente legge che restituisce l'onore ai fucilati di Cercivento, approvata da tutte le forze politiche". ACON/FA



Il presidente Piero Mauro Zanin con il sindaco di Bertiolo, Eleonora Viscardis