Vino: Zanin riapre la guerra del Tocai, fa parte della nostra storia
(ACON) Udine, 17 giu - Riaprire il dossier del Tocai dopo la
storica sconfitta nella guerra legale con l'Ungheria, che ha
privato il Friuli di uno dei suoi prodotti-simbolo. È questo
l'obiettivo che il presidente del Consiglio regionale, Piero
Mauro Zanin, ha annunciato oggi per la prima volta durante la
presentazione della Festa del vino di Bertiolo.
"Mi piacerebbe - ha detto Zanin - che il Consiglio riprendesse in
mano la questione, anche se non si tratta di una battaglia
facile. Ma noi siamo una Regione autonoma e abbiamo un ruolo e
una tradizione che l'Europa deve riconoscerci. Il Tocai friulano
fa parte della nostra storia e della nostra cultura, e anche se
al termine della disputa legale sono arrivati dei fondi
compensativi per la promozione del nuovo nome del vitigno, io
dico che la storia e la tradizione non si comprano con il denaro".
La "battaglia" di Zanin rientra in una più ampia valorizzazione
del territorio e dei suoi prodotti: "Bisogna incentivare - ha
detto il presidente durante la conferenza stampa a Udine - i
vitigni autoctoni come Ribolla, Pignolo, Refosco e Picolit,
perché Chardonnay e Sauvignon si trovano dappertutto. Solo così
si esalta l'identità del territorio e il vino diventa il filo
conduttore del turismo lento. Non dimentichiamo - ha aggiunto
Zanin - che abbiamo un patrimonio naturale e culturale di
altissimo livello, e con i nostri cinque siti Unesco siamo la
prima regione al mondo in rapporto al numero di abitanti".
Ecco allora l'invito ai consiglieri a riaprire il dossier Tocai,
sulla base della considerazione che "sulle grandi questioni
questo Consiglio regionale si è sempre mostrato compatto, come
dimostra anche la recente legge che restituisce l'onore ai
fucilati di Cercivento, approvata da tutte le forze politiche".
ACON/FA