Cultura: ricerca in V Comm, giovani protagonisti festival post Covid
(ACON) Trieste, 17 giu - Il più consistente campione tematico
mai somministrato in Italia e, al tempo stesso, anche l'ultima
massiccia istantanea pre Covid-19 scattata a livello nazionale
per analizzare un bacino culturale che oggi, ovviamente, risulta
profondamente modificato dalla pandemia sia in termini
organizzativi che di fruizione.
Sono questi i due elementi principali emersi dai lavori della V
Commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Lega),
riunita a Trieste per assistere alla presentazione dei risultati
di uno studio sugli impatti degli eventi culturali in Friuli
Venezia Giulia caratterizzato anche da un'analisi degli scenari
pre e post Covid-19.
Un meticoloso esame sul comparto regionale, legate alla
profilazione del pubblico dei festival, commissionato dalla
direzione regionale Cultura e Sport in collaborazione con
PromoTurismoFvg e realizzato dal professor Guido Guerzoni
(docente dell'Università Bocconi) nell'ambito di un progetto
scientifico di ricerca ormai pronto per presentare anche un
software per il calcolo e l'analisi delle conseguenze economiche
e fiscali.
"Ogni volta che mi è possibile - ha evidenziato l'assessore
regionale a Cultura e Sport, Tiziana Gibelli - cerco di
evidenziare come l'impresa culturale sia davvero impresa, produca
reddito e partecipi allo sviluppo economico. Ecco perché, dopo
essere riusciti a tutelare i nostri referenti delle produzioni
culturali e delle associazioni sportive dilettantistiche durante
un periodo terribile, volevamo verificare l'impatto concreto sul
settore. Molti organizzatori sono stati comunque attivi
nonostante i tagli di pubblico e di finanziamenti con dati
importanti e confortanti che confermano la capacità di proporre,
rimodulando con pazienza e tenacia. Senza mai dimenticare che,
ciò che si investe su questo tipo di imprese, rientra sotto forma
di imposte e di tasse".
"Il Fvg - ha esordito Guerzoni - diventa la prima Regione a
dotarsi di un sistema organico per la valutazione degli impatti
attraverso un progetto iniziato in epoca pre Covid che ora ci
consente di appurare quanto successo nel 2020, cosa stia
accadendo nel 2021 e cosa potrà verificarsi in futuro. Tre gli
impatti esaminati: economici, occupazioni e fiscali".
Per raggiungere l'obiettivo si è rivelata preziosa la
collaborazione degli organizzatori dei 16 festival (2 di
approfondimento culturale, 8 musicali, 1 performativo e 5
cinematografici, quelli più facilitati all'approdo on line)
archiviati nel 2019 (3.437 i questionari somministrati),
diventati 9 nel 2020 (2.564), che hanno messo a disposizione le
rispettive mailing list per la profilazione del pubblico in tre
categorie (turisti, escursionisti e residenti) in grado di
definire gli aspetti socio-anagrafici, comportamentali ed
economici.
"È emersa la necessità di riappropriarsi degli spazi e delle
relazioni fisiche. Molti organizzatori - ha dettagliato Guerzoni
- hanno detto che non torneranno più indietro e che, accanto
all'edizione fisica, ve ne sarà sempre anche una digitale
parallela, promuovendo così la Regione a costi contenuti".
Lo scenario post Covid parla di eventi regionalizzati (dal 65% al
77% con le presenze straniere ovviamente in drastico calo) e
assai ringiovaniti (da un 38% di 51-65enni a un 32% di
21-35enni), ma con la garanzia di un'offerta sempre di alto
livello, nonostante le difficoltà che hanno avvicinato un
pubblico locale spesso alla prima esperienza (quasi il 30%) ma
ben disposto a ripeterla, grazie a un rapporto quasi fiduciario.
"Un lavoro svolto con professionalità e passione - ha commentato
Gibelli - con una prossima puntata già in programma, dedicata a
musei ed esposizioni per un quadro quanto più possibile completo".
Secondo il consigliere Mauro Capozzella (M5S) la ricerca "solleva
il tema della quantificazione dell'azione politica e
amministrativa, bussola che dovrebbe guidare tutte le nostre
azioni. Si è parlato di osmosi tra cultura e turismo: quindi, non
sarebbe forse opportuno rendere più efficaci le azioni unendo di
due assessorati?".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha evidenziato "dati
confortanti, ma nessuna sorpresa nell'aumento dei giovani
fruitori, più abili con lo strumento digitale. Il turismo di
prossimità può costituire un tesoro, mentre rendere accessibili
in streaming certe tipologie di eventi può diventare un'esca
preziosa".
Il dem Franco Iacop ha infine parlato di "iniziativa utile e
interessante nella logica della valutazione delle politiche
pubbliche. Il software prospettato - ha chiesto a sua volta -
sarà uno strumento per misurare anche il grado reale di efficacia
di un evento, comprendendone gli effettivi titoli di merito e di
concretezza? Servono, infatti, reali parametri per un
ragionamento concreto sull'uso del denaro pubblico a sostegno di
queste attività".
ACON/DB-fc