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Cultura: ricerca in V Comm, giovani protagonisti festival post Covid

17.06.2021
17:58
(ACON) Trieste, 17 giu - Il più consistente campione tematico mai somministrato in Italia e, al tempo stesso, anche l'ultima massiccia istantanea pre Covid-19 scattata a livello nazionale per analizzare un bacino culturale che oggi, ovviamente, risulta profondamente modificato dalla pandemia sia in termini organizzativi che di fruizione.

Sono questi i due elementi principali emersi dai lavori della V Commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Lega), riunita a Trieste per assistere alla presentazione dei risultati di uno studio sugli impatti degli eventi culturali in Friuli Venezia Giulia caratterizzato anche da un'analisi degli scenari pre e post Covid-19.

Un meticoloso esame sul comparto regionale, legate alla profilazione del pubblico dei festival, commissionato dalla direzione regionale Cultura e Sport in collaborazione con PromoTurismoFvg e realizzato dal professor Guido Guerzoni (docente dell'Università Bocconi) nell'ambito di un progetto scientifico di ricerca ormai pronto per presentare anche un software per il calcolo e l'analisi delle conseguenze economiche e fiscali.

"Ogni volta che mi è possibile - ha evidenziato l'assessore regionale a Cultura e Sport, Tiziana Gibelli - cerco di evidenziare come l'impresa culturale sia davvero impresa, produca reddito e partecipi allo sviluppo economico. Ecco perché, dopo essere riusciti a tutelare i nostri referenti delle produzioni culturali e delle associazioni sportive dilettantistiche durante un periodo terribile, volevamo verificare l'impatto concreto sul settore. Molti organizzatori sono stati comunque attivi nonostante i tagli di pubblico e di finanziamenti con dati importanti e confortanti che confermano la capacità di proporre, rimodulando con pazienza e tenacia. Senza mai dimenticare che, ciò che si investe su questo tipo di imprese, rientra sotto forma di imposte e di tasse".

"Il Fvg - ha esordito Guerzoni - diventa la prima Regione a dotarsi di un sistema organico per la valutazione degli impatti attraverso un progetto iniziato in epoca pre Covid che ora ci consente di appurare quanto successo nel 2020, cosa stia accadendo nel 2021 e cosa potrà verificarsi in futuro. Tre gli impatti esaminati: economici, occupazioni e fiscali".

Per raggiungere l'obiettivo si è rivelata preziosa la collaborazione degli organizzatori dei 16 festival (2 di approfondimento culturale, 8 musicali, 1 performativo e 5 cinematografici, quelli più facilitati all'approdo on line) archiviati nel 2019 (3.437 i questionari somministrati), diventati 9 nel 2020 (2.564), che hanno messo a disposizione le rispettive mailing list per la profilazione del pubblico in tre categorie (turisti, escursionisti e residenti) in grado di definire gli aspetti socio-anagrafici, comportamentali ed economici.

"È emersa la necessità di riappropriarsi degli spazi e delle relazioni fisiche. Molti organizzatori - ha dettagliato Guerzoni - hanno detto che non torneranno più indietro e che, accanto all'edizione fisica, ve ne sarà sempre anche una digitale parallela, promuovendo così la Regione a costi contenuti".

Lo scenario post Covid parla di eventi regionalizzati (dal 65% al 77% con le presenze straniere ovviamente in drastico calo) e assai ringiovaniti (da un 38% di 51-65enni a un 32% di 21-35enni), ma con la garanzia di un'offerta sempre di alto livello, nonostante le difficoltà che hanno avvicinato un pubblico locale spesso alla prima esperienza (quasi il 30%) ma ben disposto a ripeterla, grazie a un rapporto quasi fiduciario.

"Un lavoro svolto con professionalità e passione - ha commentato Gibelli - con una prossima puntata già in programma, dedicata a musei ed esposizioni per un quadro quanto più possibile completo".

Secondo il consigliere Mauro Capozzella (M5S) la ricerca "solleva il tema della quantificazione dell'azione politica e amministrativa, bussola che dovrebbe guidare tutte le nostre azioni. Si è parlato di osmosi tra cultura e turismo: quindi, non sarebbe forse opportuno rendere più efficaci le azioni unendo di due assessorati?".

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha evidenziato "dati confortanti, ma nessuna sorpresa nell'aumento dei giovani fruitori, più abili con lo strumento digitale. Il turismo di prossimità può costituire un tesoro, mentre rendere accessibili in streaming certe tipologie di eventi può diventare un'esca preziosa".

Il dem Franco Iacop ha infine parlato di "iniziativa utile e interessante nella logica della valutazione delle politiche pubbliche. Il software prospettato - ha chiesto a sua volta - sarà uno strumento per misurare anche il grado reale di efficacia di un evento, comprendendone gli effettivi titoli di merito e di concretezza? Servono, infatti, reali parametri per un ragionamento concreto sull'uso del denaro pubblico a sostegno di queste attività". ACON/DB-fc



L'assessore Fvg alla Cultura, Tiziana Gibelli, con Diego Bernardis (Lega), presidente della V Commissione
La V Commissione riunita in aula
Il professor Guido Guerzoni
Mauro Capozzella (M5S)