Montagna: Zanin con volontari Cai, rifugio Pordenone è ripartenza
(ACON) Cimolais, 20 giu - Novantun anni e non dimostrarli,
grazie all'amore dei volontari del Club alpino italiano (Cai). Il
rifugio Pordenone, quota 1.200 metri, in Val Cimoliana, nel cuore
del Parco naturale delle Dolomiti friulane, ha festeggiato il
traguardo raccontando la propria storia in un libro che ha
trovato il sostegno del Consiglio regionale, la cui vicinanza è
stata dimostrata dal presidente, Piero Mauro Zanin, e dalla
consigliera dem Chara Da Giau, intervenuti alla festa di
compleanno del rifugio.
"Si tratta di un presidio che rappresenta una splendida offerta
turistica regionale, in un contesto straordinario, dove tutto è
reso possibile da decenni per merito del Cai, che ne ha sempre
curato l'aspetto della fruibilità, a cominciare dalla sicurezza.
Il mio grazie, a nome dell'Assemblea legislativa ma dell'intera
amministrazione regionale, va ai tanti volontari che hanno sempre
amato questi luoghi e li hanno preservati per noi a cominciare
dalla costruzione della capanna alpina nel 1930", ha commentato
Zanin.
"Riaprire un rifugio dopo un anno di fermo forzato significa
ripartire a 360 gradi, dare una mano alla speranza che il peggio
è ormai alle spalle", ha aggiunto il presidente, a cui hanno
fatto eco le parole della responsabile del Cai di Pordenone,
Grazia Pizzoli: "Abbiamo organizzato questa cerimonia per dare un
segnale di rinascita e dire che la montagna è importante. E che
qui, dopo un periodo buio per tutti, possiamo ritrovare molti dei
valori della nostra comunità".
"Sono presidente del Cai Pordenone da tre anni - ha aggiunto la
Pizzoli - e da sempre mi batto per mandare un messaggio ai
giovani perché sono il nostro futuro, quindi sta a noi dare loro
l'esempio e donargli luoghi splendidi come questo, dove possano
ritrovarsi al di là della loro scuola e della loro città".
ACON/RCM