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Ripartenza: V Comm a Udine, audizione parlamentari su Sessione europea

21.06.2021
13:49
(ACON) Udine, 21 giu - L'emergenza migranti con "la necessità di perseguire le reti dei trafficanti" (Marco Dreosto, europarlamentare della Lega), ma anche di stabilire "una politica comune di asilo nell'ambito dell'Ue, per non far ricadere gli oneri solo sull'Italia e sugli altri Paesi di approdo" (Tatjana Rojc, senatrice del Pd).

E poi i temi economici come l'extradoganalità del Porto di Trieste, su cui Elena Lizzi - eurodeputata della Lega - chiede di verificare la compattezza della posizione italiana prima di affrontare la "battaglia" in sede Ue. E la tutela dell'ambiente, con il richiamo del deputato del M5S, Luca Sut, che invita la Regione a coadiuvare lo Stato negli incentivi all'acquisto di veicoli elettrici.

Sono questi alcuni degli spunti emersi nel corso dell'audizione dei rappresentanti istituzionali nazionali ed europei, intervenuti all'auditorium Comelli di Udine nel corso di una seduta congiunta del Tavolo per la terza ripartenza e della V Commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis. È stato proprio il consigliere leghista a moderare l'ampio dibattito nell'ambito della Sessione Europea del Consiglio regionale, tutta dedicata ai rapporti tra Fvg e Ue e che sfocerà mercoledì in una risoluzione dell'Aula.

Dopo il saluto dell'assessore alle Finanze, Barbara Zilli - che ha preannunciato nuove risposte al sistema produttivo regionale con la manovra di assestamento che la Giunta sta elaborando - l'europarlamentare Dreosto ha toccato il tema spinoso della "dipendenza" europea nei confronti di "prodotti strategici realizzati in altri continenti".

Quanto alla biodiversità, l'esponente della Lega ha auspicato che l'idea di destinare il 25 per cento dei terreni all'agricoltura biologica non venga imposta ai produttori, ma sia condivisa con chi opera sul mercato. L'eurodeputato si è poi soffermato sul tema migranti, elencando i dati del basso numero di rimpatri e auspicando, al di fuori del territorio Ue, "campi di raccolta per migranti, in cui le persone siano trattate con dignità e rispetto, per verificare chi ha i requisiti per l'accesso e chi invece è solo in cerca di fortuna economica in Europa".

Anche la senatrice Rojc si è soffermata sulla sfida delle politiche migratorie e ha auspicato "un sostegno all'allargamento della Ue nei Balcani, utile a stabilizzare quell'area". L'esponente del Pd ha poi auspicato un dialogo a livello europeo tra Centrosinistra e Centrodestra per arrivare a una revisione dei Trattati e definire i punti cardine del futuro dell'Ue.

"Io da tempo mi chiedo se saremo mai in grado di andare verso una federazione di Stati, è questa la vera domanda", le ha risposto l'europarlamentare leghista Elena Lizzi, che si è poi soffermata sui temi economici e sociali. A cominciare dal dibattito sulla Carta europea del lavoratore, "un tema che riguarda tanti transfrontalieri in Fvg", e dalla proposta di direttiva su salari minimi adeguati e standard per i contratti collettivi di lavoro.

Lizzi ha poi sviluppato il tema dell'extradoganalità del Porto di Trieste, invitando "chi si è espresso di recente ad andare al di là delle dichiarazioni di intenti: l'Italia deve chiarirsi al suo interno prima di andare a reclamare questi benefici in sede europea". L'eurodeputata ha infine dialogato con i consiglieri Mauro Capozzella (M5S), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Franco Iacop (Pd) sull'architettura istituzionale della Regione e in particolare sulla soppressione delle Province, sostenendo che quella scelta andasse meglio ponderata in quanto avrebbe privato il Fvg di importanti risorse europee destinate appunto agli enti intermedi.

Luca Sut, deputato del M5S, si è soffermato sui temi ambientali, lodando la legge votata compattamente dal Consiglio regionale sulle grandi derivazioni idroelettriche e auspicando la massima "regionalizzazione" possibile a livello di politiche di tutela idrogeologica. Sut ha a cuore anche gli incentivi alla mobilità sostenibile, "che in breve tempo hanno fatto lievitare le immatricolazioni di veicoli a bassa emissione dall'1 al 9 per cento", chiedendo alla Regione di unirsi allo sforzo finanziario in atto a livello nazionale.

Hanno partecipato al dibattito anche i rappresentanti di Aiccre e Anci. Franco Brussa, presidente dell'Associazione italiana dei Comuni e delle Regioni d'Europa, ha invitato i consiglieri regionali a "non dimenticare il ruolo dei Comuni come ente più vicino ai cittadini. È importante che il governatore Massimiliano Fedriga e il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, abbiano un ruolo nel Comitato delle Regioni, che deve diventare il secondo Parlamento europeo. Purtroppo invece gli Stati centrali spesso dimenticano le tante realtà locali al loro interno". Brussa ha espresso anche il suo cruccio per l'ufficio del Fvg a Bruxelles, che a suo avviso "non ha ancora espresso le potenzialità che può e deve avere".

"Il 90 per cento della realtà del Fvg - ha osservato invece il presidente dell'Anci Fvg, Dorino Favot - è costituito da piccoli Comuni che non hanno la struttura organizzativa per verificare le tante opportunità che vengono dall'Europa. Ci aspettiamo perciò - ha proposto Favot - una struttura, una sorta di anello di congiunzione tra progettazione europea e occasioni di sviluppo per gli enti locali. Intanto Anci sta mettendo a disposizione la sua struttura per arrivare a questo obiettivo". Favot ha anche sottolineato il problema del digital divide, sottolineando come l'accesso alle reti informatiche sia oggi "una precondizione per lo sviluppo del Fvg". ACON/FA



L'intervento di Tatjana Rojc, senatrice del Pd
Diego Bernardis, presidente della V Commissione,al tavolo con gli europarlamentari Elena Lizzi e Marco Dreosto
Dorino Favot, presidente dell'Anci Fvg, oggi all'auditorium Comelli a Udine