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Question time: in Cr risposte su turismo, viabilità, lavoro e ambiente

23.06.2021
13:47
(ACON) Trieste, 23 giu - Dodici interrogazioni a risposta immediata sono state discusse oggi in Consiglio regionale, in apertura della seduta mattutina presieduta da Piero Mauro Zanin. Al centro del question time temi attinenti a turismo, viabilità, infrastrutture, lavoro, formazione, ambiente e rifiuti.

Igor Gabrovec (Ssk) ha chiesto alla Giunta di rafforzare la comunicazione turistica nelle lingue minoritarie, constatando che oggi solo sporadicamente si trovano negli uffici turistici regionali materiali promozionali in sloveno e in friulano. L'assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini, gli ha ricordato le numerose iniziative di Promoturismo e Arlef sulla promozione in lingua friulana, e ha spiegato che si sta valutando di tradurre in sloveno alcuni materiali culturali proposte con le audioguide. Gabrovec, solo parzialmente soddisfatto della risposta, ha invitato a pensare a tutte le comunità linguistiche, sottolineando che 'promuovendo le lingue facciamo un favore a noi stessi' e invitando a guardare all'esempio dell'Alto Adige. A Franco Iacop (Pd) stanno a cuore la concreta applicazione e gli effetti del bonus Turesta, e ha chiesto la Giunta dettagli sulla partecipazione del comparto alberghiero. L'assessore Bini, nel ricordare le finalità dell'iniziativa che è quella di attirare clientela aggiuntiva allungando la stagione turistica, ha ricordato che le strutture hanno ricevuto le linee guida sulle procedure burocratiche da seguire, che sono semplici e non costituiscono un aggravio. 'La procedura di accreditamento delle strutture non è completata - ha spiegato ancora Bini - in quanto non è previsto alcun termine temporale. A ieri erano comunque 60 le strutture accreditate, sufficientemente distribuite nel territorio, con 155 soggetti che hanno beneficiato del voucher'. L'assessore è convinto che si potrà verificare la bontà del progetto a fine anno, anche grazie agli effetti della campagna informativa e valutando le presenze fuori stagione. 'Le chiedo di venire con me da un operatore per verificare i problemi connessi alle procedure - ha replicato Iacop - : ci sono troppi carichi burocratici, ed è per questo che finora ha aderito solo una trentina di operatori montani'.

L'assessore a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, ha risposto all'interrogazione rapida di Enzo Marsilio (Pd), che chiedeva alla Giunta di attivarsi per garantire la copertura di segnale telefonico in molte zone della montagna friulana che ne sono ancora sprovviste, tra le quali anche importanti malghe. Pizzimenti ha ricordato che l'installazione dei tralicci delle antenne è di competenza degli operatori privati, che decidono autonomamente se coprire alcune zone. La Regione, ha riferito ancora l'assessore, ha anche ipotizzato di farsi carico del costo di realizzazione dei tralicci, ma non si intravvedono soluzioni rapide, ed è per questo che 'all'interno del Por Fesr pensiamo a una nuova proposta, che prevede di realizzare 'bolle' Fvg wi-fi in parcheggi, aree di sosta, rifugi e aree turistiche'. Marsilio però è pessimista: 'Se pensiamo di risolvere il problema con la nuova programmazione europea non succederà niente nei prossimi 5 anni. Dobbiamo obbligare gli operatori a dare copertura a quelle zone, facendo leva sulle agevolazioni che concediamo loro con la fibra regionale'.

Al centro dell'interrogazione di Mariagrazia Santoro (Pd) lo stralcio dei 48,5 milioni previsti per il nodo di Palmanova, nell'ambito del quarto lotto dei lavori per la terza corsia. La consigliera, che ha richiamato l'allarme dei sindaci di quell'area, si chiede che fine farà la prevista rotonda all'uscita del casello di Palmanova. 'La rotonda verrà realizzata e i soldi ci sono, circa 2 milioni', le ha risposto Pizzimenti. Che ha spiegato il dirottamento dei circa 50 milioni 'con l'urgenza di intervenire sui cavalcavia nel tratto veneto di San Donà e Portogruaro, dove troppo spesso si verificano incidenti'. L'allargamento del nodo di Palmanova, meno urgente, entrerà a far parte di un nuovo progetto che comprenderà anche l'uscita di Villesse. 'È una risposta preoccupante - ha replicato Santoro - per tutto il sistema-regione: sono stati distolti fondi per mandarli in Veneto, e questa decisione lascia il nodo di Palmanova nella situazione attuale'.

Il consigliere Francesco Russo (Pd) ha sollecitato la Giunta a impegnarsi per garantire il futuro lavorativo degli addetti di sala, le cosiddette 'maschere', del teatro Verdi di Trieste. L'assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, nel ricordare che la Regione non ha titolo per entrare in questa vertenza, ha ricordato che la Fondazione del Teatro non intende esternalizzare il personale di sala e si è impegnata ad assumere ulteriore personale una volta sottoscritto l'accordo sindacale. 'Ma il dialogo è bloccato - ha ribadito Russo - e non ci si può lavare le mani di fronte alle difficoltà espresse da 15 lavoratori. Auspico una moral suasion della Regione nei confronti della Fondazione'.

Tiziano Centis (Cittadini) ha invece posto il tema della paventata riduzione delle classi di scuola primaria nei centri di riabilitazione per disabili gestiti dall'associazione La Nostra Famiglia, a San Vito al Tagliamento e a Pasian di Prato. 'Siamo a conoscenza di questa ipotesi - ha risposto Alessia Rosolen, titolare della delega all'Istruzione - e domani incontrerò i rappresentanti degli istituti. L'Ufficio scolastico regionale ci ha assicurato che verrà fornito personale specializzato e non sarà ridotto il numero di docenti assegnato ai due centri'.

Giuseppe Sibau, del gruppo Progetto Fvg/Ar, ha chiesto alla Giunta di valutare la possibilità di ridurre i rifiuti alimentari, e in particolare il cibo in eccedenza nelle mense scolastiche, cambiando la destinazione di questi avanzi. Sibau chiede anche di prevedere un contributo ai Comuni per le ditte che inseriscono, nei propri progetti, il riutilizzo del cibo non consumato nelle mense. L'assessore alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, ha ricordato che già esistono norme e iniziative di sensibilizzazione su questo tema. 'Si potrebbe anche adottare questa richiesta con una norma specifica - ha proseguito - ma ad oggi nessun Comune ha presentato progetti di questo tipo'.

Cristian Sergo, capogruppo del M5S, si chiede quali conseguenze comporti l'uso dell'acido peracetico nella disinfezione delle acque reflue scaricate nei nostri mari, sulla base di numerose segnalazioni di potenziale pericolosità da parte delle autorità competenti. Scoccimarro gli ha ricordato che l'utilizzo di questa sostanza è stato approvato dall'Unione Europea e che i prodotti finali della sua decomposizione sono acqua, acido acetico e ossigeno: 'Arpa non ha mai rilevato presso il diffusore a mare una presenza significativa di questo tipo di acido, anche perché la molecola si decompone rapidamente'. Sergo ha ribattuto ricordando i tre pareri dell'Istituto superiore di sanità che sconsiglia l'acido peracetico come disinfettante, paventando un rischio ecotossicologico per gli ecosistemi fluviali e marini.

Il collega del M5S Mauro Capozzella ha posto il tema delle difficoltà dei Comuni ad accedere ai proventi derivanti dai sovracanoni per i Bacini imbriferi montani, ricordando che 'le risorse derivanti dal sovracanone rappresentano per alcuni Comuni della montagna l'unica cassaforte rimasta. Si sta parlando di 5 milioni di euro che i concessionari non vogliono ridare ai giusti e diretti beneficiari'. 'La materia non è di competenza regionale - ha risposto l'assessore Scoccimarro - ma posso garantire che mi rapporterò col Ministero per supportare i Comuni che hanno avuto questa problematica'.

Al centro dell'interrogazione rapida di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) le problematiche attuali della Net e il percorso che deve condurre al gestore pubblico unico dei rifiuti nell'ex provincia di Udine. Scoccimarro, nel ricordargli che 'spetta ad Ausir e ai Comuni soci di Net rilevare i problemi e trovare soluzioni' ha spiegato di essere a disposizione per fare da tavolo di coordinamento con i sindaci. Honsell ha apprezzato l'impegno dell'assessore, invitandolo 'ad usare la sua autorevolezza per evitare una possibile disgregazione'.

Ilaria Dal Zovo (M5S) ha chiesto invece chiarimenti sullo stato di degrado del sito della discarica di Pecol dei Lupi, per conoscere le intenzioni della Regione in riferimento alle richieste dei cittadini, che invocano una maggiore trasparenza nella vicenda. 'Il 30 aprile - ha ricordato Scoccimarro - è stata emanata un'ordinanza del presidente della Regione con la quale viene chiesto alla società Isontina Ambiente di predisporre atti per chiudere la discarica secondo il progetto approvato nel 2009. È previsto anche l'obbligo di una proposta operativa per l'eliminazione o la riduzione delle infiltrazioni di acqua meteorica. È stato anche ordinato di proseguire fino al 31 ottobre 2021 nelle operazioni di presidio ambientale, tra le quali l'aspirazione del percolato'.

Nell'ultima interrogazione discussa oggi in aula, Sergio Bolzonello (Pd) ha chiesto un intervento di mitigazione dei rumori, specie quelli notturni, nell'area del Centro intermodale di Pordenone. 'L'Interporto è sempre stato sostenuto in modo unanime dalla politica regionale - ha ricordato il consigliere dem - e ora vive una fase di sviluppo importante. Ma ci sono due popolosi quartieri, per un totale di 15mila abitanti, che si trovano a subire i disagi del traffico su ferro oltre a quelli del traffico su gomma, ed è un problema non più rinviabile'. Scoccimarro ha spiegato che nel Piano di abbattimento dei rumori, a carico di Rfi, sono previsti a Pordenone 5 interventi di realizzazione di barriere acustiche e interventi diretti presso i recettori. 'Ma oggi gli interventi di mitigazione non sono finanziati e Rfi non ha intenzione di farli - ha replicato Bolzonello - Non possiamo fermarci a quello che è stabilito sulla carta'. ACON/FA



L'aula del Consiglio regionale durante il question time
L'intervento da remoto dell'assessore Sergio Emidio Bini
Francesco Russo (Pd) durante il question time
L'intervento da remoto dell'assessore Graziano Pizzimenti