Question time: in Cr risposte su turismo, viabilità, lavoro e ambiente
(ACON) Trieste, 23 giu - Dodici interrogazioni a risposta
immediata sono state discusse oggi in Consiglio regionale, in
apertura della seduta mattutina presieduta da Piero Mauro Zanin.
Al centro del question time temi attinenti a turismo, viabilità,
infrastrutture, lavoro, formazione, ambiente e rifiuti.
Igor Gabrovec (Ssk) ha chiesto alla Giunta di rafforzare la
comunicazione turistica nelle lingue minoritarie, constatando che
oggi solo sporadicamente si trovano negli uffici turistici
regionali materiali promozionali in sloveno e in friulano.
L'assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini, gli ha ricordato le
numerose iniziative di Promoturismo e Arlef sulla promozione in
lingua friulana, e ha spiegato che si sta valutando di tradurre
in sloveno alcuni materiali culturali proposte con le audioguide.
Gabrovec, solo parzialmente soddisfatto della risposta, ha
invitato a pensare a tutte le comunità linguistiche,
sottolineando che 'promuovendo le lingue facciamo un favore a noi
stessi' e invitando a guardare all'esempio dell'Alto Adige.
A Franco Iacop (Pd) stanno a cuore la concreta applicazione e gli
effetti del bonus Turesta, e ha chiesto la Giunta dettagli sulla
partecipazione del comparto alberghiero. L'assessore Bini, nel
ricordare le finalità dell'iniziativa che è quella di attirare
clientela aggiuntiva allungando la stagione turistica, ha
ricordato che le strutture hanno ricevuto le linee guida sulle
procedure burocratiche da seguire, che sono semplici e non
costituiscono un aggravio. 'La procedura di accreditamento delle
strutture non è completata - ha spiegato ancora Bini - in quanto
non è previsto alcun termine temporale. A ieri erano comunque 60
le strutture accreditate, sufficientemente distribuite nel
territorio, con 155 soggetti che hanno beneficiato del voucher'.
L'assessore è convinto che si potrà verificare la bontà del
progetto a fine anno, anche grazie agli effetti della campagna
informativa e valutando le presenze fuori stagione. 'Le chiedo di
venire con me da un operatore per verificare i problemi connessi
alle procedure - ha replicato Iacop - : ci sono troppi carichi
burocratici, ed è per questo che finora ha aderito solo una
trentina di operatori montani'.
L'assessore a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti,
ha risposto all'interrogazione rapida di Enzo Marsilio (Pd), che
chiedeva alla Giunta di attivarsi per garantire la copertura di
segnale telefonico in molte zone della montagna friulana che ne
sono ancora sprovviste, tra le quali anche importanti malghe.
Pizzimenti ha ricordato che l'installazione dei tralicci delle
antenne è di competenza degli operatori privati, che decidono
autonomamente se coprire alcune zone. La Regione, ha riferito
ancora l'assessore, ha anche ipotizzato di farsi carico del costo
di realizzazione dei tralicci, ma non si intravvedono soluzioni
rapide, ed è per questo che 'all'interno del Por Fesr pensiamo a
una nuova proposta, che prevede di realizzare 'bolle' Fvg wi-fi
in parcheggi, aree di sosta, rifugi e aree turistiche'. Marsilio
però è pessimista: 'Se pensiamo di risolvere il problema con la
nuova programmazione europea non succederà niente nei prossimi 5
anni. Dobbiamo obbligare gli operatori a dare copertura a quelle
zone, facendo leva sulle agevolazioni che concediamo loro con la
fibra regionale'.
Al centro dell'interrogazione di Mariagrazia Santoro (Pd) lo
stralcio dei 48,5 milioni previsti per il nodo di Palmanova,
nell'ambito del quarto lotto dei lavori per la terza corsia. La
consigliera, che ha richiamato l'allarme dei sindaci di
quell'area, si chiede che fine farà la prevista rotonda
all'uscita del casello di Palmanova. 'La rotonda verrà realizzata
e i soldi ci sono, circa 2 milioni', le ha risposto Pizzimenti.
Che ha spiegato il dirottamento dei circa 50 milioni 'con
l'urgenza di intervenire sui cavalcavia nel tratto veneto di San
Donà e Portogruaro, dove troppo spesso si verificano incidenti'.
L'allargamento del nodo di Palmanova, meno urgente, entrerà a far
parte di un nuovo progetto che comprenderà anche l'uscita di
Villesse. 'È una risposta preoccupante - ha replicato Santoro -
per tutto il sistema-regione: sono stati distolti fondi per
mandarli in Veneto, e questa decisione lascia il nodo di
Palmanova nella situazione attuale'.
Il consigliere Francesco Russo (Pd) ha sollecitato la Giunta a
impegnarsi per garantire il futuro lavorativo degli addetti di
sala, le cosiddette 'maschere', del teatro Verdi di Trieste.
L'assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, nel ricordare che la
Regione non ha titolo per entrare in questa vertenza, ha
ricordato che la Fondazione del Teatro non intende esternalizzare
il personale di sala e si è impegnata ad assumere ulteriore
personale una volta sottoscritto l'accordo sindacale. 'Ma il
dialogo è bloccato - ha ribadito Russo - e non ci si può lavare
le mani di fronte alle difficoltà espresse da 15 lavoratori.
Auspico una moral suasion della Regione nei confronti della
Fondazione'.
Tiziano Centis (Cittadini) ha invece posto il tema della
paventata riduzione delle classi di scuola primaria nei centri di
riabilitazione per disabili gestiti dall'associazione La Nostra
Famiglia, a San Vito al Tagliamento e a Pasian di Prato. 'Siamo a
conoscenza di questa ipotesi - ha risposto Alessia Rosolen,
titolare della delega all'Istruzione - e domani incontrerò i
rappresentanti degli istituti. L'Ufficio scolastico regionale ci
ha assicurato che verrà fornito personale specializzato e non
sarà ridotto il numero di docenti assegnato ai due centri'.
Giuseppe Sibau, del gruppo Progetto Fvg/Ar, ha chiesto alla
Giunta di valutare la possibilità di ridurre i rifiuti
alimentari, e in particolare il cibo in eccedenza nelle mense
scolastiche, cambiando la destinazione di questi avanzi. Sibau
chiede anche di prevedere un contributo ai Comuni per le ditte
che inseriscono, nei propri progetti, il riutilizzo del cibo non
consumato nelle mense. L'assessore alla Difesa dell'ambiente,
Fabio Scoccimarro, ha ricordato che già esistono norme e
iniziative di sensibilizzazione su questo tema. 'Si potrebbe
anche adottare questa richiesta con una norma specifica - ha
proseguito - ma ad oggi nessun Comune ha presentato progetti di
questo tipo'.
Cristian Sergo, capogruppo del M5S, si chiede quali conseguenze
comporti l'uso dell'acido peracetico nella disinfezione delle
acque reflue scaricate nei nostri mari, sulla base di numerose
segnalazioni di potenziale pericolosità da parte delle autorità
competenti. Scoccimarro gli ha ricordato che l'utilizzo di questa
sostanza è stato approvato dall'Unione Europea e che i prodotti
finali della sua decomposizione sono acqua, acido acetico e
ossigeno: 'Arpa non ha mai rilevato presso il diffusore a mare
una presenza significativa di questo tipo di acido, anche perché
la molecola si decompone rapidamente'. Sergo ha ribattuto
ricordando i tre pareri dell'Istituto superiore di sanità che
sconsiglia l'acido peracetico come disinfettante, paventando un
rischio ecotossicologico per gli ecosistemi fluviali e marini.
Il collega del M5S Mauro Capozzella ha posto il tema delle
difficoltà dei Comuni ad accedere ai proventi derivanti dai
sovracanoni per i Bacini imbriferi montani, ricordando che 'le
risorse derivanti dal sovracanone rappresentano per alcuni Comuni
della montagna l'unica cassaforte rimasta. Si sta parlando di 5
milioni di euro che i concessionari non vogliono ridare ai giusti
e diretti beneficiari'. 'La materia non è di competenza regionale
- ha risposto l'assessore Scoccimarro - ma posso garantire che mi
rapporterò col Ministero per supportare i Comuni che hanno avuto
questa problematica'.
Al centro dell'interrogazione rapida di Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) le problematiche attuali della Net e il percorso
che deve condurre al gestore pubblico unico dei rifiuti nell'ex
provincia di Udine. Scoccimarro, nel ricordargli che 'spetta ad
Ausir e ai Comuni soci di Net rilevare i problemi e trovare
soluzioni' ha spiegato di essere a disposizione per fare da
tavolo di coordinamento con i sindaci. Honsell ha apprezzato
l'impegno dell'assessore, invitandolo 'ad usare la sua
autorevolezza per evitare una possibile disgregazione'.
Ilaria Dal Zovo (M5S) ha chiesto invece chiarimenti sullo stato
di degrado del sito della discarica di Pecol dei Lupi, per
conoscere le intenzioni della Regione in riferimento alle
richieste dei cittadini, che invocano una maggiore trasparenza
nella vicenda. 'Il 30 aprile - ha ricordato Scoccimarro - è stata
emanata un'ordinanza del presidente della Regione con la quale
viene chiesto alla società Isontina Ambiente di predisporre atti
per chiudere la discarica secondo il progetto approvato nel 2009.
È previsto anche l'obbligo di una proposta operativa per
l'eliminazione o la riduzione delle infiltrazioni di acqua
meteorica. È stato anche ordinato di proseguire fino al 31
ottobre 2021 nelle operazioni di presidio ambientale, tra le
quali l'aspirazione del percolato'.
Nell'ultima interrogazione discussa oggi in aula, Sergio
Bolzonello (Pd) ha chiesto un intervento di mitigazione dei
rumori, specie quelli notturni, nell'area del Centro intermodale
di Pordenone. 'L'Interporto è sempre stato sostenuto in modo
unanime dalla politica regionale - ha ricordato il consigliere
dem - e ora vive una fase di sviluppo importante. Ma ci sono due
popolosi quartieri, per un totale di 15mila abitanti, che si
trovano a subire i disagi del traffico su ferro oltre a quelli
del traffico su gomma, ed è un problema non più rinviabile'.
Scoccimarro ha spiegato che nel Piano di abbattimento dei rumori,
a carico di Rfi, sono previsti a Pordenone 5 interventi di
realizzazione di barriere acustiche e interventi diretti presso i
recettori. 'Ma oggi gli interventi di mitigazione non sono
finanziati e Rfi non ha intenzione di farli - ha replicato
Bolzonello - Non possiamo fermarci a quello che è stabilito sulla
carta'.
ACON/FA