Salute: Conficoni (Pd), in Asfo di fronte ai disagi si fa di conto
(ACON) Trieste, 23 giu - "Il tempo passa e le promesse restano
ferme: la situazione dell'Asfo è sempre più inaccettabile, di
fronte a continui disagi i vertici, anziché dare risposte in
termini di cure e servizi, guardano ai conti. L'ultimo spiacevole
episodio è di questi giorni, con la denuncia di una donna
sessantaduenne che per una visita dermatologica ha dovuto
ricorrere alla sanità privata".
A denunciarlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd,
Nicola Conficoni, componente della 3ª commissione Salute,
commentando la situazione della sanità pordenonese.
"Tra tempi di attesa inaccettabili e incompatibili con le
necessità di cura delle persone, servizi carenti e tagli al
volontariato che offre servizi socio assistenziali, l'Asfo, con i
suoi vertici aziendali, continua a dimostrare più attenzione ai
conti che alla cura delle persone", commenta Conficoni ricordando
che "l'interrogazione presentata tre mesi fa per chiarire la
situazione critica della struttura di dermatologia dell'ospedale
Santa Maria degli Angeli, dove il solo medico rimasto in servizio
non è certo in grado di far fronte a tutte le esigenze, è ancora
senza risposta".
"Nel tempo trascorso da allora, nulla è cambiato e lo dimostra in
maniera del tutto evidente la recente denuncia fatta da una
cittadina che rispetto a molte altre ha scelto di rendere
pubblico il forte disagio di non poter ricorrere alle cure che il
servizio pubblico dovrebbe offrire in tempi dignitosi".
Secondo Conficoni "i tentativi di giustificarsi da parte dei
vertici dell'Asfo non tengono: le difficoltà sofferte dalla
sanità pordenonese non sono le stesse che vivono altri territori
dove i tempi di attesa sono ben differenti".
"Sono purtroppo troppi i tasselli che compongono un quadro
critico: dalla situazione di oculistica a quella di dermatologia,
dallo stop alla guardia medica anche nel capoluogo sabato notte,
dalle forti carenze di organico denunciate più volte dai
sindacati, ai tagli alle associazioni di volontariato che offrono
servizi importanti a molte persone e che stridono con gli utili
del bilancio, per finire con le parole del dottor Spaziante ("Si
è fatto di conto anziché prepararsi alla seconda ondata") che
pesano come macigni. Questi sono fatti che dimostrano che la
situazione dell'Asfo non è positiva come racconta il direttore
generale Polimeni, sempre più distaccato dalla realtà
territoriale e troppo con la calcolatrice in mano".
ACON/COM/fa