Indennizzi: Piccin (FI), nessun ritardo per danni fauna selvatica
(ACON) Trieste, 24 giu - "Non si registra alcun ritardo, nella
liquidazione degli indennizzi per danni arrecati dalla fauna
selvatica alle colture agricole, rispetto ai termini stabiliti
dalle disposizioni normative e si può ritenere che entro la fine
di luglio i procedimenti saranno completati. È quanto ha
puntualizzato la Giunta regionale in risposta alla mia
interrogazione depositata dopo la protesta inscenata a Meduno, lo
scorso 22 maggio in occasione del passaggio del Giro d'Italia, di
un gruppo di agricoltori dello Spilimberghese che lamentava
presunte lungaggini nella liquidazione degli indennizzi, oltre
che, in generale, il persistere del problema dei danni
all'agricoltura da parte dei cinghiali".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin di
Forza Italia, che con un atto di sindacato ispettivo ha voluto
far luce su modalità di liquidazione deli indennizzi agli
agricoltori e sul numero di domande presentate.
"Scorrendo i dati - osserva la Piccin -, si evince ancora una
volta come il fenomeno dei danni causati alle colture da parte
degli ungulati sia urgente da affrontare. Per questo rinnovo la
vicinanza agli imprenditori agricoli che sono costretti a subire
questa situazione, sulla quale da anni suggerisco soluzioni,
trovando di fronte ostacoli per lo più di natura ideologica".
"Nel 2020 - rende noto la consigliera - sono state presentate 368
domande di indennizzo. Nel 2019 si era raggiunto il picco, con
675, mentre nel 2018 si arrivava a 185 e nel 2017 a 137: un
aumento esponenziale di richieste che ha imposto
all'amministrazione regionale un notevole impegno di
individuazione di nuove modalità di esecuzione delle attività
istruttorie. Tra le domande del 2020, circa 300 sono state
trattate secondo il decreto presidenziale 23 del 2018 e di queste
110 sono risultate inammissibili o da archiviare, mentre circa
190 sono liquidabili, delle quali per 155 si è già provveduto nel
rispetto del termine del 30 aprile scorso o comunque una volta
integrata la documentazione da parte dei richiedenti su domanda
degli uffici. Per altre 35 si attende il completamento
dell'istruttoria che avverrà una volta ricevuta la documentazione
mancante".
"Non è, invece, stato possibile procedere all'accertamento del
danno e alla liquidazione per circa 70 domande: per queste è
stato previsto uno specifico aiuto nella legge di stabilità 2021.
Dunque ne sono state liquidate 11, altre 29 sono in fase di
liquidazione e delle altre 30 pratiche, 22 sono da archiviare
(inammissibili o relative a un danno inferiore a 150 euro) mentre
per altre 8 si è in attesa di risposta. Il termine di 60 giorni
dall'acquisizione delle dichiarazioni sostitutive (de minimis)
relative alle pratiche deve ancora iniziare a decorrere, sebbene
alcune richieste siano già state liquidate".
"Resta il grave problema della devastazione dei campi da parte
dei cinghiali - sottolinea ancora la Piccin -. Nel mese di marzo,
avevo sottoposto ad assessorato regionale e uffici la portata
rivoluzionaria di una sentenza della Corte costituzionale sul
tema del controllo dei cinghiali: era stata confermata
l'impostazione secondo la quale i cacciatori, abilitati
attraverso specifici corsi di formazione, possono essere
coinvolti da parte del Corpo forestale. Era stato previsto che la
novità sarebbe stata recepita nel quadro normativo regionale: è
urgente provvedere in tal senso, perché è un aspetto cruciale per
risolvere il problema".
ACON/COM/rcm