News


Indennizzi: Piccin (FI), nessun ritardo per danni fauna selvatica

24.06.2021
11:54
(ACON) Trieste, 24 giu - "Non si registra alcun ritardo, nella liquidazione degli indennizzi per danni arrecati dalla fauna selvatica alle colture agricole, rispetto ai termini stabiliti dalle disposizioni normative e si può ritenere che entro la fine di luglio i procedimenti saranno completati. È quanto ha puntualizzato la Giunta regionale in risposta alla mia interrogazione depositata dopo la protesta inscenata a Meduno, lo scorso 22 maggio in occasione del passaggio del Giro d'Italia, di un gruppo di agricoltori dello Spilimberghese che lamentava presunte lungaggini nella liquidazione degli indennizzi, oltre che, in generale, il persistere del problema dei danni all'agricoltura da parte dei cinghiali".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin di Forza Italia, che con un atto di sindacato ispettivo ha voluto far luce su modalità di liquidazione deli indennizzi agli agricoltori e sul numero di domande presentate.

"Scorrendo i dati - osserva la Piccin -, si evince ancora una volta come il fenomeno dei danni causati alle colture da parte degli ungulati sia urgente da affrontare. Per questo rinnovo la vicinanza agli imprenditori agricoli che sono costretti a subire questa situazione, sulla quale da anni suggerisco soluzioni, trovando di fronte ostacoli per lo più di natura ideologica".

"Nel 2020 - rende noto la consigliera - sono state presentate 368 domande di indennizzo. Nel 2019 si era raggiunto il picco, con 675, mentre nel 2018 si arrivava a 185 e nel 2017 a 137: un aumento esponenziale di richieste che ha imposto all'amministrazione regionale un notevole impegno di individuazione di nuove modalità di esecuzione delle attività istruttorie. Tra le domande del 2020, circa 300 sono state trattate secondo il decreto presidenziale 23 del 2018 e di queste 110 sono risultate inammissibili o da archiviare, mentre circa 190 sono liquidabili, delle quali per 155 si è già provveduto nel rispetto del termine del 30 aprile scorso o comunque una volta integrata la documentazione da parte dei richiedenti su domanda degli uffici. Per altre 35 si attende il completamento dell'istruttoria che avverrà una volta ricevuta la documentazione mancante".

"Non è, invece, stato possibile procedere all'accertamento del danno e alla liquidazione per circa 70 domande: per queste è stato previsto uno specifico aiuto nella legge di stabilità 2021. Dunque ne sono state liquidate 11, altre 29 sono in fase di liquidazione e delle altre 30 pratiche, 22 sono da archiviare (inammissibili o relative a un danno inferiore a 150 euro) mentre per altre 8 si è in attesa di risposta. Il termine di 60 giorni dall'acquisizione delle dichiarazioni sostitutive (de minimis) relative alle pratiche deve ancora iniziare a decorrere, sebbene alcune richieste siano già state liquidate". "Resta il grave problema della devastazione dei campi da parte dei cinghiali - sottolinea ancora la Piccin -. Nel mese di marzo, avevo sottoposto ad assessorato regionale e uffici la portata rivoluzionaria di una sentenza della Corte costituzionale sul tema del controllo dei cinghiali: era stata confermata l'impostazione secondo la quale i cacciatori, abilitati attraverso specifici corsi di formazione, possono essere coinvolti da parte del Corpo forestale. Era stato previsto che la novità sarebbe stata recepita nel quadro normativo regionale: è urgente provvedere in tal senso, perché è un aspetto cruciale per risolvere il problema". ACON/COM/rcm



Mara Piccin (FI)