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Salute: Zanon (Futura), ripensare sistema emergenza area montana

24.06.2021
17:38
(ACON) Trieste, 24 giu - "Diventa improcrastinabile un ripensamento del sistema dell'emergenza nell'area montana, ragionando sulle specificità del territorio: sia dal punto di vista orografico che da quello dell'eterogeneità e della frammentazione degli insediamenti. A iniziare, intanto, dalla riapertura del Punto di primo intervento di Maniago, dove il rischio è che si perda un presidio fondamentale per l'assistenza sanitaria nell'area pedemontana e montana, proprio in un periodo estivo che già fisiologicamente è critico, sia in termini di organico che di sovra-afflusso di residenti che si trasferiscono nelle seconde case nei mesi caldi".

Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Emanuele Zanon (Regione Futura), dicendosi preoccupato. "Dall'insorgere della pandemia da Covid-19 nell'inverno 2020, le popolazioni della pedemontana occidentale - sottolinea - hanno assistito a un susseguirsi di chiusure e riaperture del Punto di primo intervento nel Presidio ospedaliero per la Salute di Maniago".

"Se da un lato è chiaro che le cure specialistiche richiedano strutture idonee centralizzate, la rege dell'assistenza sanitaria d'emergenza deve invece garantire la massima capillarità e omogeneità delle prestazioni su tutto il territorio", prosegue Zanon che, in riferimento al Ppi di Maniago, precisa come "il rafforzamento di un sistema di emergenza-urgenza sul maniaghese contribuirebbe non solo a migliorare la risposta dell'area, ma anche a sgravare l'accesso ad altri Pronto soccorso, soprattutto per i codici bianchi e verdi".

"La difficoltà aumenta durante i mesi estivi, quando queste aree si ripopolano per effetto del rientro di nostri emigranti residenti all'estero o in altre regioni, ma anche di chi mantiene la seconda casa. Senza contare - continua la nota - il grande afflusso di sportivi e turisti che quotidianamente praticano attività di volo libero, escursionismo, ciclismo. Questo determina la necessità di un punto di soccorso di prossimità efficiente e operativo".

"Sono trascorsi sette mesi dall'ultima chiusura del punto. Oggi, con la curva dei contagi ridotta ai minimi termini e la chiusura dei reparti Covid, il perdurare dell'assenza del servizio non risulta motivato", conclude Zanon che più volte nei mesi passati aveva manifestato timori "per l'interruzione del servizio in questo territorio, così come espresso anche da alcuni amministratori locali". ACON/COM/db



Emanuele Zanon (Regione Futura)