Porzûs: Zanin a Cividale, affiancare bandiere Italia, Europa e Friuli
(ACON) Cividale del Friuli (Ud), 27 giu - "Mai più!". Questo
messaggio, semplice eppure così drammatico, ripetuto tante e
tante volte, espresso da voci diverse ma caratterizzate sempre
dal medesimo spirito di condivisione, è quello che rimane in
eredità dopo la 76. celebrazione dei solenni funerali dei caduti
della Brigata Osoppo.
La cerimonia, ospitata davanti al Cippo posto all'ingresso del
parco del Bosco Romagno di Cividale del Friuli (località Spessa,
Udine), è stata caratterizzata da momenti di grande emozione e da
una foltissima partecipazione.
"Commemorare il sacrificio di questi martiri, trucidati nel 1945,
significa anche ribadire un messaggio di libertà - ha
sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin - che, come ricordato anche
dalla medaglia d'oro al valor militare, Paola Del Din, non deve
essere mai sottovalutato o dimenticato. La libertà è sempre a
rischio e il sacrificio per garantirla, donando la propria vita
per un bene comune come hanno fatto questi giovani, si trasforma
per noi nel compito di offrire ai nostri giovani una guida verso
un futuro che sarà duro, facendoli guardare con sguardo limpido
all'esempio dei martiri che oggi onoriamo".
"Il motto della Brigata Osoppo non a caso è Pai nestris fogolârs
(Per i nostri focolari) e lega i valori fondamentali della
comunità locale alla proiezione verso il domani. Se il presidente
Volpetti - ha sottolineato Zanin - vuole affiancare in questi
luoghi la bandiera dell'Europa a quella dell'Italia, la mia
proposta è quella di aggiungere anche quella del Friuli, perché
sono proprio i valori espressi da queste genti a consentirci di
guardare con fiducia al progresso e alle nuove generazioni".
L'evento, dopo il tradizionale alzabandiera con gli onori ai
caduti e la posa delle corone di alloro sul cippo che ricorda gli
osovani uccisi al Bosco Romagno, è stato organizzato dalla
Federazione italiana Volontari Libertà (Fivl) - Associazione
Partigiani Osoppo-Friuli, insieme a Malghe di Porzûs monumento
nazionale e in collaborazione con il Comune di Cividale del
Friuli. Oltre al sostegno della Regione Autonoma Fvg, hanno
concesso il patrocinio anche i Comuni di Corno di Rosazzo,
Moimacco, Premariacco, Prepotto e Torreano.
"Questo non è un appuntamento inutile, non è semplice routine, ma
la necessità di voler difendere ora e sempre - ha aggiunto il
presidente del Cr Fvg - quel sacrificio estremo, attraverso un
impegno quotidiano e sempre determinato. Loro hanno donato il
bene più prezioso, la vita, indicandoci che dobbiamo provvedere
alla difesa di valori come democrazia, libertà e condivisone".
"Per anni questi eroi erano stati uccisi una seconda volta nella
dimenticanza e nell'oblio più completo, ma la pandemia - ha
concluso Zanin - ci ha fatto capire nuovamente il peso della
limitazione della libertà. Oggi rilanciamo un richiamo categorico
che, pur senza un sacrificio estremo, tutti devono portare un
contributo alla costruzione della comunità del domani".
Una breve cerimonia religiosa ha preceduto gli interventi delle
autorità (presenti anche i consiglieri regionali Elia Miani e
Lorenzo Tosolini), aperte dal sindaco del Comune di Cividale,
Daniela Bernardi, che ha ricordato "il sacrificio dei fazzoletti
verdi, caduti per difendere i confini della patria, spinti dai
valori della libertà, della democrazia e della pace. Siamo qui
per commemorare il loro coraggio e celebrare gli ideali dai quali
erano mossi con generosa ed estrema dedizione".
L'assessore alla Cultura del Comune di Udine, Fabrizio Cigolot,
ha portato il saluto del sindaco Pietro Fontanini, mentre il
parlamentare Roberto Novelli quello dei componenti della Camera
dei Deputati.
La professoressa Paola Del Din, dal canto suo, ha ricordato
l'attualità del sacrificio dei giovani osovani: "Sono stati
uccisi in modo selvaggio da una dittatura. Parliamo molto di
libertà, ma troppo spesso dimentichiamo i valori ad essa legati.
Noi avevamo sofferto in maniera particolare e, forse, eravamo
duri e ferrati per difendere la libertà. Le giovani generazioni
non sono altrettanto preparate, avendo perso alcuni principi
etici fondamentali che, invece, costituiscono la forza di un
popolo".
Il presidente dell'Associazione Partigiani Osoppo, Roberto
Volpetti, ha invece parlato di "patrioti rapiti e trucidati in un
tragico crescendo di crudeltà e barbarie. È bello vedere che non
siamo più i soli a ricordarli: il silenzio è stato rotto e la
storia di questi martiri è diventata patrimonio di tutta la
nazione. La Regione Fvg ci ha affidato il compito di valorizzare
il monumento nazionale della Malghe di Porzûs, che gestiremo
nell'interesse di tutti per accogliere il maggior numero di
persone possibile. La mia aspirazione è quella di poter issare,
accanto alla bandiera dell'Italia, qui e a Porzûs, anche una
seconda bandiera: quella dell'Europa".
L'evento è stato chiuso dall'intervento in modalità telematica
del sottosegretario di Stato per la Difesa, Giorgio Mulè, che ha
rimarcato il concetto di "crimine di guerra che esclude ogni
giustificazione, una delle pagine più buie del Fvg e dell'Italia.
È necessario trasmettere il senso dell'importanza della vita per
evocare le motivazioni profonde che hanno alimentato la rinascita
del nostro popolo e che sono alla base della Costituzione. Il
Paese guarda all'Associazione Osoppo con riconoscenza, perché
avete tramandato la storia di un sacrificio".
ACON/DB