Enti locali: Piccin (FI), stop a ostruzionismo su Comunità montagna
(ACON) Trieste, 28 giu - "Con doti da veggente, il consigliere
Bidoli già bolla come "fallimento" la riforma degli enti locali
approvata dal Centrodestra, quando le Comunità di montagna devono
ancora partire: affermazione quantomeno azzardata, considerando
che l'autonomismo di cui vorrebbe farsi portavoce si è fermato
troppe volte dinanzi al tentativo, tutto propagandistico, di
porre veti e rinvii alla volontà della maggioranza dei sindaci
delle due Comunità di montagna".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Mara Piccin
(Forza Italia), commentando le dichiarazioni del consigliere
Gianpaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) apparse sulla stampa.
"Troppe volte, su questo tema - osserva Piccin -, Bidoli ha
tentato di avviare un processo alle intenzioni per mezzo di
considerazioni che poco hanno a che fare con il buon
funzionamento dell'amministrazione del territorio, ciò che hanno
reclamato con forza, trovando risposta nella riforma approvata
dal centrodestra, la maggioranza dei sindaci e dei cittadini, che
non sanno che farsene di aspetti burocratici legati a tempistiche
e delibere, che appaiono immediatamente superabili".
"Ora il consigliere Bidoli tenta di assumere pure il ruolo di
sindacalista - continua la consigliera forzista -: ascolti anche
i sindaci, non soltanto della minoranza di cui vuole farsi
portavoce, così forse considererà anche il fatto che il personale
dell'attuale Uti è già numericamente insufficiente e che
l'intento è incrementarlo nei primi mesi di avvio delle Comunità
di montagna".
"Comprendiamo la foga preelettorale di marcare il territorio
corrispondente al proprio bacino elettorale in vista delle
elezioni regionali del 2023, ma non si può pretendere che vengano
accolte richieste dettate soltanto da una volontà di
ostruzionismo politico".
ACON/COM/fa