Salute: Zalukar (Misto), preoccupa appalto ristorazione ospedali
(ACON) Trieste, 28 giu - "Desta non poca sorpresa e
preoccupazione la notizia di come la Giunta, per mano dell'Arcs,
si appresti a metter mano alla questione della ristorazione
ospedaliera; gli auspici non sono buoni
per i degenti,
s'intende".
Così, in una nota, il consigliere regionale Walter Zalukar, del
gruppo Misto. "In breve: l'appalto prevede 317 milioni per 6
anni, un unico vincitore, un'unica cucina centralizzata a
Palmanova e cibo preparato col metodo "cook and chill", ovvero
cibo cotto alcuni giorni prima di servirlo - continua il
comunicato di Zalukar - . Sul tema erano state presentate alcune
mozioni in Consiglio regionale e si evidenziava che il metodo
"cook and chill" si era dimostrato di gran lunga peggiore del
metodo "fresco-caldo", cibo cucinato e servito subito: sia uno
studio dell'Università di Trieste che uno commissionato dall'Egas
ad una società specializzata evidenziavano con nettezza che il
metodo "fresco-caldo" presentava più elementi di preferenza
rispetto al "cook and chill" sia in termini di costi che di
qualità".
"Lo studio dell'Università - si legge ancora nella nota - aveva
messo in luce la perdita significativa delle componenti
protettive nelle varie preparazioni alimentari per tutti i cibi
considerati, non una banalità! Gli studi sono rispettivamente del
2018 e del 2015 e quindi, pur sapendo che i cibi somministrati
ai degenti (già indeboliti dalla malattia) non erano
particolarmente nutrienti (ad essere generosi), per quattro anni
si è continuato così".
"E adesso, pur sapendo che il sistema "cook and chill" è
peggiore, come hanno sperimentato sulla loro pelle i degenti
dell'ospedale di Cattinara in tutti questi anni, si sceglie
proprio questo perché il metodo "fresco caldo" presenta maggiori
complessità. Ma la sanità è per definizione un sistema complesso
- obietta Zalukar - e a seguito dell'aziendalizzazione del
sistema ci sono dei manager che devono gestire questa
complessità, è il loro mestiere; forse la Giunta non si fida dei
manager che ha scelto e quindi a scontare tutto ciò devono essere
i degenti?".
"Questa fissazione perniciosa sulla centralizzazione ha già
danneggiato gravemente il sistema di emergenza-urgenza e adesso
lo si adotta anche per la ristorazione", osserva ancora il
consigliere.
"Se dal punto di vista economico - prosegue Zalukar - si
decantano le economie di scala, bisogna ricordare che anche
queste hanno ad un certo punto dei rendimenti decrescenti,oltre a
non considerare l'intera dimensione della questione e delle
possibili alternative, ma limitandosi all'aspetto
economico-ragionieristico, invero antico e miope".
"Un'analisi costo-utilità sarebbe invece capace di soppesare
aspetti che vanno al di là di quello ragionieristico e in
particolare prenderebbe in ben maggior considerazione gli aspetti
qualitativi del cibo, il numero e la qualità dei posti di lavoro
creati, l'indotto locale movimentato e via dicendo - conclude il
consigliere del Gruppo Misto - ma forse tutto ciò è troppo
complesso e che i pazienti si rassegnino, dunque, alla verdesca
riscaldata made in Palmanova!".
ACON/COM/fa