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Salute: Piccin (FI), investimento da 20 milioni su Pordenone

29.06.2021
14:52
(ACON) Trieste, 29 giu - "E' un grande giorno per Pordenone e la sua sanità. La mozione a mia prima firma per il recupero di un padiglione dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, per riconvertirlo a struttura per le cure intermedie, è stata approvata all'unanimità. Nella discussione, il vicepresidente Riccardi ha specificato che la giunta stanzierà altri 20 milioni di euro per l'ospedale: 11,5 saranno utilizzati per riconvertire il padiglione A in una nuova struttura per le cure intermedie da 50 posti letto".

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), prima firmataria della mozione 233, presentata assieme ai colleghi forzisti Nicoli e Mattiussi e alla quale hanno aggiunto le firme anche altri consiglieri di maggioranza e di opposizione.

"Ringrazio i colleghi per il dibattito e l'aggiunta delle firme - continua -, nonché il vicepresidente Riccardi. Dispiace soltanto che non ci fosse in Aula chi continuerà a dire, contrariamente a quanto dicono i fatti, che la sanità di Pordenone è abbandonata. In realtà, va dato atto a tutti di aver fatto un pezzetto di storia della sanità pordenonese: sono 234 i milioni di euro stanziati complessivamente per la sanità pordenonese nelle ultime tre legislature e anche quella in corso, a guida Centrodestra, ha fatto la sua parte".

"Dei 20 milioni di intervento sui padiglioni del Santa Maria degli Angeli - specifica la consigliera -, 11,5 serviranno a ricavare, laddove sorge ora il padiglione A, una struttura dedicata alle cure intermedie da 50 posti letto, ovvero la metà del gap tra i 171 posti attuali e i 270 dello standard programmato nel Friuli occidentale. È un tassello fondamentale per il percorso di cura dei pazienti ma che ora sconta una carenza, come emerso nell'emergenza coronavirus e non soltanto".

"Le strutture per le cure intermedie - ricorda Piccin - sono volte a garantire la continuità delle cure, consolidare le condizioni fisiche e continuare il recupero funzionale a beneficio di pazienti in dimissione dai reparti per acuti e di individui provenienti dal territorio, per i quali il medico di medicina generale richieda un ambiente protetto per proseguire le terapie ed evitare un ricovero ospedaliero. Il sistema di cure intermedie - continua la consigliera - svolge un ruolo chiave per garantire la continuità dell'assistenza ai pazienti, mantenendo un raccordo stabile tra strutture ospedaliere e territorio. Ruolo riconosciuto anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che stanzia un miliardo di euro proprio per il potenziamento di strutture per l'erogazione di cure intermedie (ospedali di comunità)". ACON/COM/fa



Mara Piccin (Forza Italia)