Ambiente: M5S, Giunta passi dalle parole ai fatti nel Pordenonese
(ACON) Trieste, 29 giu - "Purtroppo non è l'unico caso. Ormai
siamo abituati e anche un po' stufi: davanti ai cittadini e ai
comitati tutti quanti sono pronti a dire che ne condividono
istanze e richieste poi però poco o nulla si fa per risolvere i
problemi e venire incontro alla popolazione, preferendo buttare
sempre la palla in tribuna scaricando colpe e responsabilità
altrove (come se altrove non ci fossero sottosegretari in grado
di intervenire, ad esempio)".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionale del Movimento
5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo e Mauro
Capozzella, in merito agli insediamenti industriali nel
pordenonese.
"Le richieste che avanziamo dal 2013 sono chiare. Continuare ad
autorizzare impianti con grandi quantità di emissioni in zone già
compromesse e che superano abitualmente quelli che sono i limiti
imposti dalle normative sulla qualità dell'aria, non solo non ha
senso ma è completamente sbagliato - aggiungono Dal Zovo e
Capozzella -. Peggio ancora se queste autorizzazioni si
rilasciano in zone dove non vi sono monitoraggi ambientali e non
vi sono centraline fisse".
"La tutela della salute è la stella polare da seguire
nell'autorizzare impianti ed è lecito, se non addirittura
doveroso, chiedere dati certi prima di qualsiasi autorizzazione.
Ecco perché sosteniamo le istanze dei cittadini che chiedono un
reale check up della nostra aria, delle emissioni industriali e
non - continuano i consiglieri pentastellati -. Se per farlo
servono finanziamenti e stanziamenti la politica regionale ha
l'occasione di passare dalle parole ai fatti già nella prossima
seduta di assestamento di bilancio. Da parte nostra presenteremo
una proposta di legge nazionale per fare in modo che il controllo
delle emissioni che si sommano sul territorio sia necessario
nella valutazione dei progetti".
"Abbiamo speso 75mila euro per il progetto 'AMO il Friuli Venezia
Giulia', progetto che sta sollevando molte critiche e finalizzato
a portare l'educazione ambientale nelle scuole primarie, potremmo
ben spendere qualche decina di migliaia di euro per installare un
paio di centraline che, come abbiamo ricordato più volte nel
corso della legislatura, nella provincia di Pordenone, da Morsano
a Tramonti, non ci sono. Eppure - concludono Capozzella e Dal
Zovo - tra queste due località ci sono le zone industriali di San
Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Fanna e Maniago che andrebbero
monitorate".
ACON/COM/fa