Salute: Bolzonello (Pd), ridare priorità a territorialità sanitaria
(ACON) Trieste, 29 giu - "Al netto di posizioni politiche e
mere speculazioni che in questi anni molto spesso hanno falsato
una reale lettura della situazione sanitaria pordenonese, il
potenziamento della sanità territoriale deve essere un obiettivo
comune, condiviso da tutto l'arco istituzionale e politico. Nel
Pordenonese, questo si declina anche attraverso un possibile
recupero di uno dei padiglioni dell'ospedale della città del
Noncello per destinarlo a una struttura per cure intermedie. A
nostro avviso infatti riteniamo che si debba dare priorità alla
riconversione del padiglione A".
Lo ha affermato il consigliere regionale Sergio Bolzonello
(Pd)intervenendo nel dibattito sulla mozione 233 inerente il
recupero di un padiglione dell'ospedale Santa Maria degli Angeli
di Pordenone e la sua riconversione in struttura per le cure
intermedie, presentato dalla consigliera regionale Mara Piccin
(FI).
Nel suo intervento Bolzonello, annunciando di "condividere i fini
della mozione", ha chiesto dunque di "inserire un emendamento per
dare un'indicazione chiara di priorità nel progetto previsto
dalla mozione stessa. È arrivato il tempo, per il solo bene
comune del territorio, di abbandonare prese di posizione
preconcette e ideologiche adottate da molti e affrontare in
maniera prospettica il tema sanitario. Il contributo del
Consiglio regionale può essere quello di agevolare un percorso di
progettualità comune rispetto a certi asset strategici del nostro
territorio. Senza prevaricare le prerogative tecniche, crediamo
che l'Assemblea regionale possa indicare una priorità di
intervento in tal senso".
"Bisogna riconoscere alla consigliera Piccin la correttezza
nell'aver chiaramente citato il percorso sul nuovo complesso
ospedaliero pordenonese che attraversa tre amministrazioni
regionali, la Tondo, la Serracchiani e l'attuale. Come va
riconosciuto al vicepresidente Riccardi di aver dato risposte
puntuali sulle risorse che saranno impegnate, nei prossimi mesi,
per le opere di demolizione delle attuali strutture che ospitano
il nosocomio. Su questo però ci permettiamo d'insistere che,
prima della demolizione del padiglione A, che rappresenta un
segno architettonico caro a molti, vi sia una riflessione in
merito per provare a salvaguardare questa struttura e
riqualificarla alla nuove esigenze".
ACON/COM/rcm